scheda

Chiesa di S. Maria Foris Portas, opus sectile a piccolo modulo di esagoni e triangoli
Castelseprio ( VA )


Edificio ecclesiastico, denominato S. Maria "foris portas" a partire dal 1200, quando probabilmente si trovava "fuori dalle porte" del borgo. Gli scavi effettuati nel 1948, dopo gli eventi della Seconda Guerra Mondiale, hanno portato alla luce i resti della fase più antica dell’edificio e del cimitero che si è sviluppato nelle immediate adiacenze.
La chiesa fu costruita in età tardoantica sulla pendenza SE della collina, spianando un terreno in cui erano sepolture a cremazione golasecchiane. In una singola operazione furono costruite la navata, le tre absidi semicircolari (a N, a E e a S) e l’atrio. Le fondazioni sono costituite da grandi ciottoli fluviali, disposti nell’argilla in due file; le pareti sono in opera incertga di ciottoli. Il pavimento, del quale rimangono alcune porzioni nella parte NE della navata, è realizzato in opus sectile bicromo in marmo bianco di Musso e nero di Varenna, con proposta di datazione al VI-VII sec. d.C. (Guidobaldi 2009), sia per la decorazione pavimentale sia per quella parietale con affreschi che narrano episodi della vita di Cristo.
Il complesso fu interessato da numerosi restauri successivi fino al XIII sec. d.C., che in ogni caso non mutarono l’assetto originale. (La pianta dell’edificio allegata è tratta da Massa 2009, fig. 7)
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VII d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici


Navata: ambiente a pianta rettangolare avente funzione di navata unica della chiesa di S. Maria foris portas, costruita in età tardoantica, con tre absidi semicircolari (a N, a E e a S) e l’atrio a W. Le fondazioni sono costituite da grandi ciottoli fluviali, disposti nell’argilla in due file; le pareti sono in opera incertga di ciottoli. Il pavimento, del quale rimangono alcune porzioni nella parte NE della navata, è realizzato in opus sectile bicromo in marmo bianco di Musso e nero di Varenna, con proposta di datazione al VI-VII sec. d.C. (Guidobaldi 2009), sia per la decorazione pavimentale sia per quella parietale con affreschi che narrano episodi della vita di Cristo.(La pianta dell’ambiente allegata è tratta da Massa 2009, fig. 7)
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VII d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1980 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia

Chiesa di S. Maria Foris Portas, opus sectile a piccolo modulo di esagoni e triangoli

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: bicromo

Rivestimento in opus sectile geometrico bicromo a piccolo modulo con motivi geometrici diversificati distribuiti per fasce lineari. Da W verso E i motivi sono delle bande sono i seguenti: fascia di rettangoli in marmo bianco; fascia a quadrati tangenti posti in doppia fila come nella scacchiera di rombi; fascia di rettangoli in marmo bianco; due fasce ad esagoni e triangoli (modulo medio); fascia di rettangoli in marmo bianco, di modulo più largo; quattro fasce ad esagoni e triangoli (modulo piccolo); fascia di rettangoli in marmo bianco, di modulo più largo; tre fasce ad esagoni e triangoli (modulo piccolo); fascia a rombi adiacenti, con effetto di file spezzate di parallelogrammi adiacenti; fascia ad esagoni e triangoli (modulo medio). Gli esagoni e i quadrati sono neri, gli altri elementi sono bianchi.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (1° q) al secolo VII d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: cementizio a base fittile rosa

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
*a esagoni e triangoli
*scacchiera di quadrati sulla diagonale
*a rettangoli
*a rombi adiacenti, con effetto di file spezzate di parallelogrammi adiacenti

 
 

Referenza fotografica: da MASSA 2009, fig. 5.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Parco Archeologico di Castelseprio. Chiesa di Santa Maria foris portas)

Parco Archeologico di Castelseprio. Chiesa di Santa Maria foris portas (Riferimento: Francesco Muscolino ) via Castelvecchio 1513 – Castelseprio

Guidobaldi, F. 2009, Sectilia pavimenta tardoantichi e paleocristiani a piccolo modulo dall’Italia settentrionale, in Rivista di Archeologia Cristiana, Citttà del Vaticano, pp. 374-376, fig. 12.
Massa, S. 2009, Santa Maria “foris portas”. La narrazione e il messaggio del maestro di Castelseprio, in Alle origini di Varese e del suo territorio. Le collezioni del sistema archeologico provinciale, Roma, p. 627, fig. 5.
Surace, A. 2006, in Castelseprio – Santa Maria foris portas ed il suo borgo, p. 7, figg. pp. 7, 15 (foto 7).

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Massara, Daniela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, Chiesa di S. Maria Foris Portas, opus sectile a piccolo modulo di esagoni e triangoli, in TESS – scheda 15222 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15222), 2013

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15222


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