Tra 1995 e1997 grazie ad alcuni scavi effettuati nella pieve di S. Stefano, al di sotto della chiesa romanica, sono state riconosciute diverse strutture concernenti una villa romana (vedi scheda relativa), obliterata da un mausoleo (FASE 1), trasformato in oratorio cristiano (FASE 2); queste due ultime strutture sono cronologicamente inquadrabili tra la metà del V e l’inizio dell’VIII sec. d.C.
FASE 1(metà V sec. d.C.): le strutture dell’ambiente A della precedente villa (vedi scheda relativa) vengono riutilizzate in questo periodo per l’impianto di un mausoleo, con atrio verso W (amb. A1), che mantiene in uso l’originario mosaico di età romana, mentre per la chiusura delle tombe vengono utilizzate o lastre o parti pavimentazione precedente rappezzate. In un settore della villa potrebbe essere stato impiantato, inoltre, un luogo di culto (S. Agnese), forse con battistero distinto (S. Vincenzo?): si ha infatti notizia che nel 490 d.C., quando viene deposto Pierius (attestato epigraficamente), vi era un complesso religioso con chiesa battesimale dedicata a S. Agnese provvista di un’attigua area cimiteriale.
FASE 2 (fine VII – inizi VIII sec. d.C.): il mausoleo (FASE 1) viene trasformato in oratorio funerario con l’aggiunta di un’abside pavimentato in tessellato.
Tra fine X e inizio XI sec. d.C. viene edificata la chiesa romanica a tre navate e campanile, conservatasi fino ad oggi. (La pianta dell’edificio allegata è rielaborata da Baggio/ Toso 2002, fig. 18)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (2° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Mausoleo di S. Stefano, op. sect. a rombi, esagoni e triangoli e cementizio con crocette bicrome Rivestimento intecnica mista costituito da una porizione (I) in opus sectile bicromo a piccolo modulo di rombi, esagoni e triangoli, affiancato mediante rappezzo, a un frammento (II) di cementizio a base litica con inserti litici neri sparsi e fitti e punteggiato di crocette bicrome, originariamente pertinente al pavimento dell’ambiente A1 della villa romana (Garlt-XX1, si veda scheda relativa). Se ne conservano due tratti intorno ad una lastra in marmo bianco.
Camera funeraria: il mausoleo era probabilmente suddiviso in due parti con atrio (amb. A2), dove il pavimento mantiene in uso il cementizio con bordo in tessellato della villa romana, e camera funeraria con tombe (amb. A1), pavimentata in cementizio a base fittile, di cui rimarrebbe un piccolo frammento in appoggio al muro divisorio; nella preparazione è stato reimpiegato un frammento di pavimento di età romana, riutilizzato rovescio. In un secondo momento un deposito naturale di limo verde viene riutilizzato come pavimento e in un punto è costituito anche da due frammenti di cementizio (US 4081, 4083), con e senza punteggiato di crocette, che originariamente decorava il triclinio A della villa romana. Nella parte invece corrispondente al presbiterio di FASE 2, ma ancora in quota con gli altri frammenti della pavimentazione sopra descritta, si conserva parte di pavimento (US 4143) costituito da una lastra (US 4138) contornata sui due lati lunghi da una porizione in opus sectile bicromo a piccolo modulo di rombi, esagoni e triangoli, affiancato mediante rappezzo, a un frammento di cementizio a base litica con inserti litici neri sparsi e fitti e punteggiato di crocette bicrome, originariamente pertinente al pavimento dell’ambiente A1 della villa romana (cfr. si veda scheda relativa). (La pianta dell’ambiente allegata è rielaborata da Baggio/ Toso 2002, fig. 18)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (2° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Mausoleo di S. Stefano, op. sect. a rombi, esagoni e triangoli e cementizio con crocette bicrome Rivestimento intecnica mista costituito da una porizione (I) in opus sectile bicromo a piccolo modulo di rombi, esagoni e triangoli, affiancato mediante rappezzo, a un frammento (II) di cementizio a base litica con inserti litici neri sparsi e fitti e punteggiato di crocette bicrome, originariamente pertinente al pavimento dell’ambiente A1 della villa romana (Garlt-XX1, si veda scheda relativa). Se ne conservano due tratti intorno ad una lastra in marmo bianco.
Specifiche di rinvenimento Data: non documentata
Mausoleo di S. Stefano, cementizio a base litica con inserti litici e punteggiato di crocette bicrome
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Rivestimento in cementizio a base litica con inserti litici neri sparsi e fitti, del quale si conservano quattro frammenti di reimpiego, rappezzati, due dei quali (II, IV) presentano un punteggiato di crocette bicrome e uno (I) il bordo in tessellato a fasce monocrome bianche e nere.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (2° q) al secolo V d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, Mausoleo di S. Stefano, cementizio a base litica con inserti litici e punteggiato di crocette bicrome, in TESS – scheda 15258 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15258), 2014