Quartiere suburbano, probabilmente con funzioni artigianali, del quale alcuni resti di edifici sono stati individuati durante uno scavo effettuato tra 2004 e 2005 nel settore Nord della città attuale, al di fuori del perimetro della Cremona romana. L’orientamento N/S delle strutture è conforme infatti a quello della centuriazione del territorio e si discosta da quello NW/SE dell’impianto urbano. Alla prima antropizzazione risalente al I sec. a.C., segue la costruzione di edifici in materiali deperibili e poi di edifici in mattoni, cronologicamente riferibili alla prima metà del I sec. a.C.
FASE UNICA (prima metà I sec. d.C.): gli edifici, ricalcano l’organizzazione di precedenti costruzioni con pareti in legno e argilla e pavimenti in terra battuta, affacciati su una strada glareata. Si osserva l’uso di mattoni sesquipedali legati con argilla per le murature e la stesura di pavimenti cementizi. Viene probabilmente costruito un portico con basamento in laterizi come affaccio sulla strada e continua l’attività delle piccole fornaci di I sec. a.C. I resti dei tre pavimenti in cementizio appartengono ad almeno due diversi edifici: tra i due lacerti maggiori, infatti, si trova la strada glareata.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
via Palestro, amb. n.d., cementizio con inserti marmorei romboidali, triangolari e rettangolare Rivestimento in cementizio a base fittile (frammenti laterizi legati con malta rosata) con inserti tricromi sparsi, costituiti da scaglie bianche e nere, qualche tessera degli stessi colori e scagliette laterizie; in alcuni punti si notano addensamenti casuali di una delle tre componenti. Una zona presenta una piastrella romboidale (10 cm ca per lato) in marmo bianco con striature grigiastre, attorno alla quale si dispongono, ad una distanza di 14-15 cm dai suoi vertici, due piastrelle a triangolo equilatero in calcare bianco (10 cm per lato), una a triangolo isoscele in giallo antico (4.5 cm di base) e una a forma rettangolare in marmo africano (7×4 cm). Stato di conservazione non documentato.
Ambiente n.d.: ambiente a pianta rettangolare, non meglio documentato, con andamento N/S, appartenente ad un edificio non meglio interpretabile, situato in un quartiere suburbano. Il pavimento è realizzato in cementizio a base fittile con inserti sparsi e emblema in opus sectile, databile entro la prima metà del I sec. a.C.
Lunghezza: 5.4 m – Larghezza: 4.2 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2004-2005 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia
Via Palestro, amb. n.d., cementizio a base fittile con inserti sparsi e emblema in opus sectile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: non documentato
Rivestimento in cementizio a base fittile (frammenti laterizi legati con malta rosata) con al centro le impronte di un emblema in opus sectile (70×70 cm), con cornice composta da piastrelle rettangolari (lato lungo di 8-10 cm ca); la parte centrale non è leggibile. Lo stato di conservazione non è documentato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio
opus sectile (cementizio a base fittile senza insertisectile a base non marmorea?)
Volonté, M. 2007, Pavimenti cementizi dallo scavo di un quartiere suburbano di Cremona romana, in Atti del XII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Padova-Brescia, 14-17 febbraio 2006), Tivoli, pp. 354-355, figg. 3-4.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela, via Palestro, amb. n.d., cementizio a base fittile con inserti sparsi e emblema in opus sectile, in TESS – scheda 15935 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15935), 2014