
FASE I (inizio I sec. d.C.). La domus occupa la metà orientale dell’Insula 33 (2156mq circa) ed è riconducibile a un edificio di tipo centro-italico/pompeiano, articolato attorno a un atrio centrale (4). L’ingresso 1, aperto sul decumano massimo (via Aubert), è affiancato da botteghe o ambienti accessori (2), oltre i quali il corridoio trasversale 3, finestrato e con fistula acquaria (a) nella parete N, si estende a “L” per aprirsi probabilmente anche a E sul cardine minore. A O dell’ampio atrio 4 si dispongono almeno tre ambienti (6-8), a E altri due vani allineati (9-10), con funzione di rappresentanza o di soggiorno, a S tre grandi ambienti (5, 11-12), di cui quello centrale (5) identificabile con un tablino. Per questa fase sono noti diversi rivestimenti pavimentali, in cementizio (3-4, 10), talvolta decorato (4, 10), e in tessellato (6, 8). Si segnalano, inoltre, i cementizi interpretati come piani preparatori (MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2012, p. 138) nei vani 7 e 9.
FASE II (fine I-inizio II sec. d.C.). Nel corso della II fase si registrano alcuni interventi di rinnovamento dell’apparato decorativo pavimentale, come l’inserimento della soglia musiva fra l’atrio 4 e il vano 5, volta a sottolineare l’accesso verso il settore S della dimora, non indagato. La porzione centro-settentrionale dell’edificio non sembra subire sostanziali modifiche rispetto alla fase I.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Il rivestimento, descritto come “cementizio in pietrisco”, è costituito da un cementizio a base litica, ornato da un ampio tappeto a punteggiato di dadi bianchi, inquadrato da una fascia musiva bianca e nera, presente anche al centro del pavimento a delimitazione di uno spazio rettangolare. Attorno al tappeto si estende una fascia in cementizio privo di inserti, più larga lungo il lato O. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, via tempio_trottechien_6036_ftg06_DeTommaso1982.
Augusta Praetoria 3, fase I, corridoio 3, cementizio litico
Rivestimento in cementizio litico grigio. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, DSCN5728.
Augusta Praetoria 3, fase I, vano 6, tessellato nero a punteggiato di crocette bianche
Del tessellato si conserva un lacerto di 1.70×1.50m circa: si osservano diversi motivi decorativi, ma l’esiguità dei resti non consente di precisare se questi distinguessero differenti unità decorative (anticamera-soglia-cubicolo?) o facessero parte di uno stesso tappeto. Una larga fascia bianca a ordito di filari paralleli e obliqui sembra raccordare il rivestimento alla parete; seguono 4 linee triple a ordito diritto, alternativamente bianche e nere, quest’ultima di contorno a un punteggiato di crocette su fondo nero (4 tessere bianche attorno a una nera centrale) a ordito obliquo. Infine per un breve tratto, sul lato opposto alla larga fascia monocroma bianca, si riconosce una fila di spine corte nere su fondo bianco, raccordate al tappeto a crocette da una linea doppia bianca e da una tripla nera a ordito diritto. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, via tempio_trottechien_6036_ftg04_DeTommaso1982.
Augusta Praetoria 3, fase I, vano 8, tessellato bianco a nido d’ape
Del tessellato si conserva un ampio lacerto (2.65×1.70m), relativo al bordo e al campo del tappeto musivo, in origine forse di forma rettangolare allungata: una larga fascia in tessellato nero a ordito di filari paralleli e obliqui, una linea tripla nera a ordito diritto, una fascia monocroma bianca (7 file di tessere) e una linea doppia nera inquadrano un motivo a nido d’ape delineato in nero (linea doppia) su fondo bianco. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, via tempio_trottechien_ftg27_archivio_luglio1968.
Augusta Praetoria 3, fase II, atrio 4, soglia in tessellato bicromo geometrico a cornici concentriche
Del pannello musivo, forse già presente nel tappeto di fase I e rimaneggiato nella fase II (così in MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2012), sopravvive solo un lacerto, dal quale è tuttavia possibile ricostruire almeno in parte la decorazione, costituita da una serie di cornici concentriche bicrome. Il pannello rettangolare è inquadrato da una fascia a meandro a doppie “T” di svastiche a giro semplice e da una larga fascia nera a ordito obliquo. Internamente un rettangolo più piccolo, incorniciato da una linea tripla nera a ordito diritto e da una fascia monocroma bianca, contiene una fascia di rettangoli sdraiati caricati da pelte e una fila di quadrati sulla diagonale, formanti clessidre, caricati da ruote a girandola. Infine una treccia a due capi racchiude una fila di quadrati divisi dalle loro diagonali. Disegno da MOLLO MEZZENA 2004, fig. 9 p. 26.
Augusta Praetoria 3, fase nd, vano nd, tessellato bicromo nd
In letteratura vengono segnalati i resti di un “pavimento tessellato, di poco pregio vogliasi per la materia o pel lavoro” (PROMIS 1862, p. 140 n. 20), rinvenuto in contrada Trottechien (rue du Temple). Il Promis in una carta manoscritta (1838) lo descrive come appartenente “a una superficie sola: estendesi, benché frammentato, in considerabile area, ma lo scomparto non offre singolarità alcuna; consta di tessere mistilinee di pietra ollare detta Lavet, assicurate da parallelepipedi di marmo bianco” (NOTIZIE SCAVI 1883, p. 7). Si tratta verosimilmente di un tessellato bicromo di dimensioni notevoli.
Augusta Praetoria 3, fase nd, vano nd, tessellato nero con frutti e uccelli
Mosaico con frutti e uccelli su fondo nero, non altrimenti noto. In letteratura se ne sottolinea la raffinatezza (GORRET, BICH 1877, p. 173).

Lunghezza: >2.20 m – Larghezza: >3.40 m
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Data: 1969 – Ente responsabile: RAVA-SBAC
Augusta Praetoria 3, fase I, vano 10, cementizio a punteggiato di dadi
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo?
Il lacerto pavimentale conservato è costituito da un cementizio (nd) a punteggiato di dadi bianchi.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 103e – punteggiato di dadi, su signino |
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16018