scheda

domus NO Insula 30, fase I, vano C1, lastricato lapideo
Aosta ( AO )


DOMUS DI PIAZZA SAN FRANCESCO (Insula 30, angolo NO). Durante i lavori per la realizzazione di un muro d’intercapedine lungo il fianco N del Palazzo Comunale di Aosta, in piazza San Francesco, vennero intercettate la porzione NO dell’Insula 30 e l’adiacente cardo minore K4 che corre a O dell’isolato (I lotto 2008-2009; cfr. ubicazione, da R. MOLLO, P. FRAMARIN, “Pavimentazioni e rivestimenti architettonici nell’edilizia pubblica di Augusta Praetoria”, in BPréhistAlp, XVIII, 2007, fig. 1 p. 304: in rosso), oltre all’angolo NE dell’Insula 29 (edificio NE dell’Insula 29, vd. infra). L’indagine, limitata a una trincea lunga circa 32m (EO), ha evidenziato alcuni ambienti di una domus che occupa l’angolo NO dell’insula (cfr. planimetria, da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 3 p. 51): sono state riconosciute diverse fasi di vita del complesso, dall’epoca augustea fino alla spoliazione delle strutture murarie e dei pavimenti intorno alla metà del IV sec. d.C. La presenza del palazzo comunale non consente di rapportare questi resti con i ritrovamenti del settore SE della medesima insula (domus SE dell’Insula 30, piazza Chanoux, vd. infra), pertanto in questa sede appare più prudente considerare i due edifici separatamente.
FASE I (25 a.C.-prima metà I sec. d.C.). Sul fronte settentrionale dell’insula si dispone una serie di ambienti, aperta a E con il vano A, che si sviluppa oltre i limiti dello scavo e per il quale non è esclusa l’appartenenza a un altro blocco edilizio. Proseguendo verso O si incontrano il vano B, affacciato sul decumano e aperto sull’interno dell’insula; il vano C, suddiviso internamente da una struttura in gran parte asportata, che determina due vani minori comunicanti, C1 a O e C2 a E; il vano D, collegato all’adiacente vano E e, infine, il vano angolare F, accanto al cui muro N si riconosce una struttura a “L” che definisce un piccolo ambiente accessibile forse dal cardo minore a O, interpretato come vano scala o come latrina. I rivestimenti pavimentali conservati per questa fase sono sei, nello specifico cementizi litici (vani A, C2, D, E), fittili (B) e in lastre lapidee (C1).
FASE II (inizio I-III sec. d.C.). In questa fase si assiste a piccole modifiche interne, che non determinano significative variazioni planimetriche. Nel vano C1 viene messa in posa una canaletta lungo la base del muro O; nel vano D il piano pavimentale originario, ancora in uso, subisce un cedimento nella porzione centrale; nel vano E il pavimento viene spoliato e viene eretto un muro divisorio NS, che determina due vani minori, E1 a E ed E2 a O. Nessun nuovo piano pavimentale è noto per questa fase.
FASE III (fine II-prima metà III sec. d.C.). L’edificio viene modificato sensibilmente: nel vano A viene posato un nuovo pavimento in cementizio fittile; nel vano B viene realizzato un condotto di evacuazione verso il decumano minore a N. La serie successiva di vani viene rimodellata con la demolizione dei muri EO, fino a ottenere nuovi ambienti: il blocco più orientale è composto dai vani I, H, G, che non hanno restituito pavimenti; il blocco occidentale è composto dal vano J (dall’unione dei precedenti vani D ed E1), con pavimento in cementizio litico; dal vano K, forse vano scala; dal vano F, caratterizzato da un nuovo tramezzo e pavimentato in lastre lapidee di reimpiego, interpretato come latrina, forse a uso pubblico, considerata la posizione all’angolo dell’isolato.
FASE IIIB (prima metà IV sec. d.C.). Nel corso di questa fase le strutture vengono progressivamente spoliate e demolite. Dall’angolo NE del vano J provengono due placche bronzee decorate a smalto millefiori, attribuite al II-III sec. d.C.
FASE IV (metà IV sec. d.C.). Gran parte della porzione N dell’insula viene obliterata da un ambiente che invade parzialmente il decumano, mentre il settore E viene livellato e suddiviso in nuovi ambienti (L, M, N). In generale si assiste al degrado del tessuto urbano romano, fino al livellamento dell’area per la costruzione del convento di S. Francesco, documentato a partire dal 1300.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
domus NO Insula 30, fase I, vano A, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica, di colore bianco-giallastro, visibile in sezione.

domus NO Insula 30, fase I, vano B, cementizio fittile
Rivestimento in cementizio a base fittile.

domus NO Insula 30, fase I, vano C2, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 5 p. 52.

domus NO Insula 30, fase I, vano D, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica di fattura accurata. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 8 p. 55.

domus NO Insula 30, fase I, vano E, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 4 p. 52.

domus NO Insula 30, fase III, vano A, cementizio fittile
Rivestimento in cementizio a base fittile.

domus NO Insula 30, fase III, vano F, lastricato lapideo di reimpiego
Rivestimento in grandi lastre lapidee di reimpiego. Due di queste sono contraddistinte da scanalature superficiali (a “U” sulla lastra NO, a “T” con incavo a semicerchio, diametro 0.30m, su quella SO) non combacianti. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 10 p. 56.

domus NO Insula 30, fase III, vano J, cementizio litico
Rivestimento in cementizio a base litica, composto da frammenti di calcare, di laterizio di piccole dimensioni e rari ciottoli misti a malta bianco-giallastra. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 8 p. 55.


Vano C1, fase I (fine I sec. a.C.-prima metà I sec. d.C.). Ambiente ricavato nel tratto O del vano C: comunicante con l’attiguo C2 mediante un’apertura nel tratto N del tramezzo che li separa, esso è pavimentato in grandi lastre lapidee.
Fase II (inizio I-III sec. d.C.). Il vano viene dotato di una canaletta fognaria lungo la base del muro O; forse il precedente piano pavimentale viene ancora utilizzato, in parte modificato.
Fase III (fine II-inizio III sec. d.C.). Il vano viene obliterato dai nuovi ambienti G e H.

Lunghezza: 3.40 m – Larghezza: 3.80 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2008-2009 – Ente responsabile: RAVA-SBAC

Domus NO Insula 30, fase I, vano C1, lastricato lapideo

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Rivestimento in grandi lastre lapidee irregolari. Foto da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 5 p. 52.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: lastricato (lastricato omogeneo non marmoreo)

 
 

Referenza fotografica: da FRAMARIN, GABURRI, WICKS 2009, fig. 5 p. 52
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

Framarin, P./ Gaburri, C./ Wicks, D. 2009, Indagini archeologiche in piazza San Francesco ad Aosta (I lotto 2008-2009), in Bollettino della Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Valle d’Aosta , Aosta, p. 52, fig. 5.

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , domus NO Insula 30, fase I, vano C1, lastricato lapideo, in TESS – scheda 16228 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16228), 2014

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16228


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