scheda

Insula 21, Terme del Foro, IV sec. d.C., vano G, cementizio litico
Aosta ( AO )


TERME DEL FORO (Insula 21). Indagini archeologiche condotte fra il 1897 e il 1898 (D’ANDRADE 1899) e fra il 1982 e il 1986 (R. MOLLO MEZZENA, “Ricerche archeologiche in Valle d’Aosta (1986-1987)”, in “La Venetia nell’area padano-danubiana. Le vie di comunicazione”, Atti del Convegno, Venezia, 6-10 aprile 1988, Padova 1990, pp. 552-554) nell’isolato a E del Foro di Augusta Praetoria (cfr. ubicazione, da MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2007, fig. 1 p. 304, n. 4: in rosso) misero in luce i resti di un impianto termale dell’Insula 21, oggi occupata dalla Scuola Media S. Francesco. Il complesso, risalente al I sec. d.C. e in uso fino al VI sec. d.C., presenta successive addizioni e trasformazioni nell’articolazione degli ambienti, disposti secondo un asse N-S (cfr. planimetria, da MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2007, fig. 17 p. 318. Rielaborazione grafica P. Da Pieve). La porzione meglio nota interessa i vani riscaldati, i calidaria I-L-Z e i tepidaria W-U, serviti da corridoi (D, E’) e ambienti di servizio (E, G, praefurnium F), mentre più incerta risulta la localizzazione dei frigidaria, probabilmente decentrati verso E (vani Y1 e Y2). A S di questi ambienti si riconoscono ancora altri ambienti termali (N, O) e uno spazio caratterizzato dalla concentrazione di anfore capovolte (R), per il passaggio dell’aria calda o per l’isolamento dall’umidità (D’ANDRADE 1899, p. 117). Un secondo corpo absidato (M), costruito a circa 6.50m a S dal calidario I, viene realizzato in epoca tardoantica, con suspensurae recanti il bollo SEPPI.
I rivestimenti pavimentali del complesso sono principalmente costituiti da lastricati marmorei, in gran parte spoliati: sono presenti nel calidario I, nel vano riscaldato Z e nei vani orientali Y1 e Y2. A quest’ultimo ambiente si deve ricondurre il tratto di “battuto P” riconosciuto dal D’Andrade a E del vano O (D’ANDRADE 1899, p. 117), verosimilmente parte della preparazione per la posa delle lastre di marmo. Allo stesso modo è da intendersi, con tutta probabilità, anche il “battuto Q”, intercettato ancora più a S e composto da due strati di ghiaia, fine nel livello superiore e grossolana in quello superiore (D’ANDRADE 1899, p. 118). Altri pavimenti sono stati individuati a N, in cementizio fittile nel corridoio D, in commessi laterizi nel corridoio E’ e in cementizio litico nel vano di servizio G.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Insula 21, Terme del Foro, II sec. d.C., calidario I, lastricato marmoreo bianco
Rivestimento in lastre di marmo bianco, ricostruibile dai frammenti rinvenuti nei livelli di distruzione del vano.

Insula 21, Terme del Foro, II sec. d.C., vano Y1, lastricato marmoreo bianco
Lastricato marmoreo bianco a isodomo regolare con tessuto ortogonale di quadrati affiancati (lastre quadrangolari di 38cm di lato), conservato nel tratto S del vano e interrotto da una partizione lineare di lastre rettangolari (100x60cm), forse per evidenziare la presenza di una vasca o di una piscina (non conservata). Entro la porzione di lastre quadrate è inserita l’apertura di un condotto di scolo di forma quadrata (100cm di lato).

Insula 21, Terme del Foro, II sec. d.C., vano Y2, lastricato marmoreo grigio
Lastricato marmoreo a isodomo regolare, composto da lastre rettangolari di bardiglio grigio venato. Foto da MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2007, tav. I, 4 p. 453.

Insula 21, Terme del Foro, II sec. d.C., vano Z, lastricato marmoreo bianco
Lastricato marmoreo bianco a isodomo irregolare, costituito da elementi quadrati (60cm di lato) e rettangolari di grande formato (90x45cm) o di piccolo modulo (30x15cm). La disomogeneità dei moduli è attenuata dall’uniformità cromatica.

Insula 21, Terme del Foro, II sec. d.C., vasca L, lastricato marmoreo grigio
Rivestimento in sottili lastre di marmo bardiglio. Foto da MOLLO MEZZENA, FRAMARIN 2007, fig. 20 p. 319.

Insula 21, Terme del Foro, IV sec. d.C., vano D, cementizio fittile
Descritto dal D’Andrade come "battuto di cocciopisto e malta" (D’ANDRADE 1899, p. 113), il rivestimento pavimentale è interpretabile come cementizio a base fittile.

Insula 21, Terme del Foro, IV sec. d.C., vano E’, commessi laterizi
Il rivestimento è costituito da “grossi tabelloni (di m. 0.45×0.32×0.08) in parte intatti, in parte frammentari” (D’ANDRADE 1899, p. 114). Esso è interpretabile come rivestimento a commessi laterizi.


Vano G. Piccolo ambiente accessibile mediante una soglia a N, individuato dal D’Andrade nel settore N del complesso, a E della fornace F. Le pareti sono rivestite di cementizio fittile, mentre il pavimento è costituito da un cementizio litico, in parte rimosso per lo scavo di un canale di scolo.

Lunghezza: 4.20 m – Larghezza: 1.60 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1897-1898

Insula 21, Terme del Foro, IV sec. d.C., vano G, cementizio litico

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Descritto dal D’Andrade come "battuto molto compatto di calce e malta" (D’ANDRADE 1899, p. 114), il rivestimento pavimentale è interpretabile come cementizio a base litica, spesso 40cm.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Bordo

Elemento non presente

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)

 
 

Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: non documentato

D’Andrade, A. 1899, Aosta. Scoperte di antichità romane avvenute durante la costruzione dell’edificio per le Scuole normali, in Notizie degli Scavi di Antichità, Roma, p. 114.

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Insula 21, Terme del Foro, IV sec. d.C., vano G, cementizio litico, in TESS – scheda 16392 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16392), 2014

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16392


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