scheda

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, tablino E, tessellato con pseudoemblema a stelle di losanghe, quadrati adiacenti
Pompei – Pompei ( NA )


Grande domus, che occupa larga parte del settore meridionale dell’Insula 16 della Regio VI. La casa è nota come Casa degli Amorini dorati. L’edificio è il risultato dell’accorpamento di diverse unità abitative, databili a partire dal III sec. a.C. Intorno alla metà del I secolo a.C., viene costruita la casa a peristilio, che costituirà il nucleo centrale della domus, organizzata attorno al grande peristilio F. L’ingresso A, pavimentato in cementizio, consentiva l’accesso all’atrio B, decorato da pitture di III stile e pavimentato in cementizio. In asse con le fauces A e comunicante col peristilio F, il tablino E si caratterizza per una ricca decorazione di III stile e pavimento in tessellato. Nel settore centrale, il pavimento del peristilio rodio F è in cementizio, con lastre marmoree. Sul lato est si apre la grande esedra G, dipinta in III stile e pavimentata da un tessellato bianco e nero, coevo alla decorazione delle pareti. Sul lato nord si apre il cubicolo I, con doppia alcova, pareti decorate de pitture di IV stile impreziosite da due tondi vitrei con foglia d’oro, con amorini, che dà il nome alla casa. Il pavimento è un tessellato bianco e nero, organizzato con una doppia alcova. Sullo stesso lato del peristilio si apre il vano M, pavimentato in cementizio decorato da tessere, riferibile alla fase più tarda, quando vengono eseguite le pitture di IV stile. Sul lato sud, il piccolo cubicolo N è rivestito, nell’ultima fase di vita della casa, da un cementizio con lastrine marmoree, mentre sul lato ovest si apre il grande triclinio O, rivestito in cementizio dipinto. Il vano è adiacente ai cubicoli Q ed R, entrambi decorati da pitture e stucchi di IV stile. Il pavimenti sono in cementizio. Pianta tratta da Seiler 1994.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7. 38, cubicolo Q, cementizio con meandri di svastiche a doppio giro e doppie T caricate da losanghe
Cementizio a base fittile, decorato da linee dentate, che disegnano meandri di svastiche a doppio giro e doppie T, caricate da losanghe con cerchio inscritto. La soglia è decorata da uno pseudoemblema con esagono caricato da fiore di tre petali.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, atrio B, cementizio punteggiato di dadi
Cementizio a base fittile, punteggiato di dadi bianchi.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, cubicolo I, tessellato bianco; tralcio d’edera; scacchiera di triangoli
Anticamera in tessellato bianco a ordito di filari paralleli, bordato da una fascia nera, seguita da un’ampia fascia bianca. Prima alcova introdotta da scendiletto con girali d’edera, bordati da fascia nera; alcova in tessellato bianco a ordito di filari paralleli. Seconda alcova introdotta da scendiletto a scacchiera di triangoli; alcova in tessellato bianco a ordito di filari paralleli.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, cubicolo N, cementizio punteggiato di lastrine marmoree
Cementizio a base fittle punteggiato da file di lastrine marmoree esagonali e romboidali.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, cubicolo R, cementizio con quadrati adiacenti formati da quattro rettangoli
Cementizio a base fittle, decorato da linee punteggiate bianche, che disegnano una composizione ortogonale di quadrati adiacenti, formati da quattro rettangoli uguali delineati attorno ad un quadrato. La soglia è decorata da un quadrato, compreso tra due rettangoli dritti. Il quadrato è caricato da un quadrato sulla diagonale, a sua volta caricato da un quadrato minore dritto e da un esagono. I rettangoli sono caricati da losanghe, ripartite in quattro da una croce.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, esedra G, tessellato con scudo di triangoli, soglia a stelle
Tessellato bianco e nero. L’esedra è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli con grande pseudoemblema decorato da uno scudo di triangoli. Il cerchio centrale è caricato da un fiorone di sei petali, inscritto in un esagono dai lati concavi. Lo scudo è inscritto un quadrato, con gli spazi di risulta caricati, rispettivamente, da due coppie di germogli d’edera, che spuntano dal piede di un’anfora e girali con melograni, che germogliano da due palmette. La soglia è invece decorata da una fila di stelle di quattro punte, tangenti.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, ingresso A, cementizio a base fittile con inserti litici
Cementizio a base fittile, con inserti bianchi e neri.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, peristilio F, cementizio con reticolato di linee, con cerchi nei punti di incrocio
Cementizio a base fittile, decorato da linee dentate di tessere bianche, che disegnano un reticolato di linee, con cerchi nei punti di incrocio. In alcuni punti del pavimento, il decoro varia, con un doppio reticolato. Nella fase finale di vita della casa, vengno inserite lastrine marmoree policrome.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, triclinio O, cementizio con reticolato di linee semplici, gli scomparti dipinti
Cementizio a base fittile, decorato da linee semplici bianche, con tessera nera nei punti di incrocio, gli scomparti dipinti in nero e giallo. Al centro del pavimento si osservano le impronte di un emblema in sectile, asportato.

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, vano M, cementizio con ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori
Cementizio a base fittile, decorato da una una inea dentata di tessere bianche, che disegna una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati).


Tablino E: vano affacciato sull’atrio B e comunicante con il peristilio F. Sia le pareti, che il pavimento in tessellato, sono di età augustea.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, tablino E, tessellato con pseudoemblema a stelle di losanghe, quadrati adiacenti

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Tessellato bianco e nero con dettagli policromi nei riempitivi. Nel vano, il campo è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli con, al centro, uno pseudoemblema a stelle di losanghe, che disegnano quadrati maggiori e quadrati piccoli sulla diagonale. Le losanghe sono ribattute da losanghe. I quadrati minori sono caricati da quadrati diritti, con piccolo quadrato inscritto sulla diagonale. Il motivo presenta un errore nel disegno della stella posta in basso, al centro. I quadrati maggiori son ribattuti da quadrati, caricati da motivi vegetali a quattro petali. Lo pseudoemblema è bordato da una fascia nera, compresa tra due linee triple di tessere bianche. La soglia verso l’atrio è decorata da un motivo di quadrati adiacenti, disegnati da una treccia a due capi e caricati da pesci, uccelli e fiori. La soglia verso il peristilio è invece in gran parte perduta. Si conserva un lacerto, che permette di ipotizzare che anche la seconda soglia fosse decorata da una fila di quadrati adiacenti.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: tablino
Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema
Cromia: policromo

Tessellato bianco e nero con dettagli policromi nei riempitivi. Nel vano, il campo è in tessellato bianco a ordito di filari paralleli con, al centro, uno pseudoemblema a stelle di losanghe, che disegnano quadrati maggiori e quadrati piccoli sulla diagonale. Le losanghe sono ribattute da losanghe. I quadrati minori sono caricati da quadrati diritti, con piccolo quadrato inscritto sulla diagonale. Il motivo presenta un errore nel disegno della stella in basso, al centro. I quadrati maggiori son ribattuti da quadrati, caricati da motivi vegetali a quattro petali. Lo pseudoemblema è bordato da una fascia nera, compresa tra dule linee triple di tessere bianche.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari parallelifiore quadrupetalo di quattro bulbi trifidi a volute
DM 173a – composizione reticolata di grandi quadrati dritti e piccoli quadrati sulla diagonale, tangenti (i quadrati maggiori nei punti di incrocio) (formanti stelle di otto punte)fiore quadrupetalo di quattro fusi, con doppio cerchio contrapposto
DM 1a – linea semplice

 
 
Referenza fotografica: Da Seiler 1994, p. 739, figg. 43-45

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Un fila di quadrati adiacenti, disegnati da una treccia a due capi e bordati da una fascia nera. I quadrati sono caricati da: un delfino, un fiore quadrupetalo di petali cuoriformi, un loto di sie petali bicromi, due protomi di grifi affrontate, un loto di se petali bicromi, un cigno ed un capro, di cui si conserva solo la testa.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capidelfino
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capifiore quadrupetalo di petali cuoriformi
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capiloto di sie petali bicromi
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capiprotome di grifo
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capicigno
DM 19b – fila di quadrati adiacenti disegnata da una treccia a due capicapro

 
 
Referenza fotografica: Da Seiler 1994, p. 740, fig. 46

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

La soglia verso il peristilio è invece in gran parte perduta. Si conserva un lacerto, che permette di ipotizzare che anche la seconda soglia fosse decorata da una fila di quadrati adiacenti. Il quadrato superstilte è caricato da un fiore formato da due fiori di loto.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
var. DM 17h – fila di quadrati adiacenti, delineatifiore formato da due fiori di loto

 
 
Referenza fotografica: Da Seiler 1994, p. 740, fig. 47

Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Pompei, scavi)

Seiler, F. 1994, VI 16, 7.38 Casa degli Amorini dorati, in Pompei. Pitture e mosaici. Regio vI, parte II, Roma, pp. 738-740, figg. 43-47.

DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa degli Amorini dorati, Regio VI 16, 7.38, tablino E, tessellato con pseudoemblema a stelle di losanghe, quadrati adiacenti , in TESS – scheda 16420 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16420), 2014

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16420


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