CATTEDRALE DI NÔTRE DAME (Insula 12). La Cattedrale di Nôtre Dame sorge immediatamente a E del Foro di Augusta Praetoria (cfr. ubicazione, da R. MOLLO, P. FRAMARIN, “Pavimentazioni e rivestimenti architettonici nell’edilizia pubblica di Augusta Praetoria”, in BPréhistAlp, XVIII, 2007, fig. 1 p. 304: in rosso) e documenta una stratigrafia piuttosto complessa (cfr. planimetria, da BONNET, PERINETTI 1986, tav. f.t.), dall’epoca romana fino alla costruzione della cattedrale anselmiana alla fine del X-XI secolo, ornata da mosaici figurati a partire dalla seconda metà del XII sec. (R. PERINETTI, “I mosaici medievali di Aosta”, in AISCOM VI, 2000, pp. 162-164). Il complesso episcopale sorge sui resti di un edificio residenziale della fine del III-inizio del IV sec. d.C. (Augusta Praetoria 1, vd. infra; in giallo nella pianta), trasformato nel corso del IV sec. d.C. in domus ecclesiae.
FINE IV-INIZIO V SEC. D.C. (arancione). L’edificio preesistente viene in gran parte raso al suolo per fare posto alla basilica paleocristiana, a navata unica (30.30×11.50m), conclusa a E da un’abside semicircolare e a O da un battistero (n. 5) che si addossa al Criptoportico forense (n. 1, in grigio), a quell’epoca ancora in uso; a N e a S della navata si dispongono diversi annessi laterali, che, almeno nel settore meridionale, riutilizzano i pavimenti in cementizio decorato della domus Augusta Praetoria 1 (vd. infra). Il pavimento della navata è costituito da diverse stesure che sottolineano la gerarchia degli spazi liturgici: l’area E (presbiterio, largh. 10m) è rivestita di lastre marmoree bianche e nere di reimpiego; l’area mediana (larga 6m) è pavimentata in cementizio giallo-ocra arricchito da inserti di lastre marmoree di forma differente, anch’esse di reimpiego; l’area O (larga 7.20m) in semplice cementizio giallo-ocra. Sotto la porzione occidentale del presbiterio si estende un ipocausto largo circa 2m per riscaldare la zona riservata al clero; qui un tesoretto monetale (60 monete bronzee di Costanzo II, Valentiniano I e Teodosio I) conferma la datazione alla fine del IV-inizio del V sec. d.C.
V SEC. D.C. (rosso). L’interno della basilica è interessato da alcune modifiche, come la ricostruzione delle strutture liturgiche (altare e solea), la riduzione della vasca del battistero principale che assume ora un profilo cruciforme, la costruzione di un battistero secondario (n. 6), a N, con vasca ottagonale. Per questa fase sono noti il pavimento in cementizio fittile del battistero secondario che contorna la vasca battesimale e quello in sectile (di cui sopravvivono solo le impronte) nell’area attorno all’altare.
VI SEC. D.C. (verde). Il pavimento dell’aula viene completamente rifatto in cementizio grigio, sul quale la biforcazione verso i due battisteri è sottolineata da un crisma bicromo (n. 8).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (4° q) al secolo V d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Cattedrale, Basilica, IV sec. d.C., navata, sectile, cementizio decorato e cementizio semplice Il rivestimento pavimentale della navata è composto da tre distinti settori, qui considerati come differenti unità decorative, che indicano una precisa gerarchia degli spazi liturgici. Zona E (larga 10m; presbiterio): opus sectile a scacchiera irregolare bicroma, costituita da lastre di dimensioni e forme diverse, di reimpiego.
Zona mediana (larga 6m): cementizio fittile con inserti marmorei bicromi, irregolarmente sparsi sulla superficie, da opus sectile (Q2, lastrine rettangolari, esagonali). Zona O (larga 7.20m): cementizio fittile privo di inserti. Foto su concessione RAVA-SBAC, Patrimonio archeologico, 03_BI_1424_1137.
Cattedrale, Basilica, VI sec. d.C., navata, cementizio litico e crisma Rivestimento in cementizio litico grigio, con indicazione dei percorsi liturgici ottenuta mediante l’inserzione di piccoli ciottoli bianchi e neri. In corrispondenza della biforcazione fra i due battisteri si colloca un chrismon bicromo. Foto Archivio RAVA-SBAC, 115_03_BI_1424_1148.
Altare, V sec. d.C. (n. 3 nella pianta). L’area attorno all’altare viene pavimentata con un opus sectile a modulo quadrato reticolare semplice (QRQ), in uso ancora nella basilica di VI sec. d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1976; 1981-85 – Ente responsabile: RAVA-SBAC
Cattedrale, Basilica, V sec. d.C., altare, sectile QRQ
Parte dell’ambiente: spazio centrale Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: non documentato
Del pavimento sono apprezzabili le impronte delle formelle nell’area antistante l’altare: si tratta di un sectile a modulo quadrato reticolare semplice QRQ, di cui non è possibile determinare la cromia. Foto Paola Da Pieve.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: malta rosata
Bonnet, Ch./ Perinetti, R. 1986, La Cathédrale Notre-Dame, in Aoste aux premiers temps chretiens, Quart (AO), p. 17.Perinetti, R. 2001, I pavimenti della Cattedrale di Aosta, in Atti del VIII Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Firenze, 21-23 febbraio 2001), Ravenna, p. 88.
DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola, Cattedrale, Basilica, V sec. d.C., altare, sectile QRQ, in TESS – scheda 16606 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16606), 2014