schedaPiazza dei Miracoli, vasca con tessellato a cubi prospettici e pavimento in cementizio con reticolo di losanghe (PI-III) Pisa ( PI ) L’area di Piazza dei Miracoli è stata oggetto di ripetuti sondaggi archeologici già dalla metà del XIX secolo (scavi 1860-1861; scavi Sanpaolesi 1949-1951; scavi SBAT 1985-1988, 1992-1993, 2005), a partire da quando vennero rilevate strutture murarie e pavimentali (cementizi e tessellati) relative a un quartiere residenziale ubicato nella periferia settentrionale della città, sviluppatosi ai lati di un asse stradale con andamento est-ovest. Sebbene il quadro topografico di questo settore di Pisae sia ancora in attesa di definizione – è assente una planimetria complessiva di tutte le strutture rinvenute – a partire dai dati editi è oggi possibile delineare un quadro di frequentazione dell’area in un arco di tempo compreso tra l’età repubblicana e l’età tardoantica, scandito da più fasi edilizie che apportarono la parziale ristrutturazione delle singole unità abitative, con l’aggiornamento dei relativi sistemi decorativi. Le indagini effettuate nel 1860-1861 durante “lo sterro per la prosecuzione della fogna” alla base delle nuove gradinate della Cattedrale (lato settentrionale), successivamente riprese nel corso del ’900, portarono alla luce almeno due pavimenti in tessellato a decorazione geometrica. Se sono noti solo in forma di notizia i tessellati di un edificio di età augustea indagati tra l’abside del duomo e l’inizio di via Bottari in occasione degli scavi 1985-1988, nuove evidenze sono state rilevate tra il 1992 e il 1993 nel settore nord-occidentale della piazza, tra la porta del Leone e il Camposanto Monumentale, dove, al di sotto di un sepolcreto del V sec. d.C., vennero alla luce strutture murarie quasi completamente spoliate e rivestimenti in cementizio e tessellato. Il rinvenimento, a una quota inferiore dei piani di vita della domus, di ulteriori strutture datate all’inizio del I sec. a.C. offre un termine post quem per la datazione dei pavimenti, attribuibili con cautela a un intervento di ristrutturazione realizzato tra gli ultimi anni della Repubblica e la piena età augustea.
Ai più recenti interventi di scavo condotti a partire dal 2005 ancora in Piazza dei Miracoli (scavi SBAT; Alberti, Paribeni 2006), si deve infine il rinvenimento di un ulteriore rivestimento pavimentale in cementizio con vasca centrale in tessellato a cubi prospettici, attualmente in corso di studio da parte di Emanuela Paribeni. Lo spaccato urbano di questo settore della città è stato ulteriormente documentato dagli scavi condotti nel 1961 nel giardino dell’Arcivescovado che hanno accertato una continuità di frequentazione già a partire dall’età preromana e che hanno restituito, oltre a frammenti ceramici, anche “2 mattoncini pavimentali in terracotta, 5 frammenti pavimentali in opus signinum, 14 tessere pavimentali in terracotta e in vari tipi di pietra calcarea” (Pasquinucci Storti 1989, p. 121).
Cronologia Non determinata Piazza dei Miracoli, cementizio con punteggiato di crocette (PI-03) Cementizio a base fittile bordato da una serie di fasce bianche e nere in tessellato e ornato da un punteggiato regolare di crocette formate da quattro tessere nere disposte attorno a una tessera bianca.Piazza dei Miracoli, soglia musiva con motivo a scacchiera e campo in cementizio con punteggiato di crocette (PI-04) Rivestimento pavimentale suddiviso in due unità decorative, pertinenti in via ipotetica a una soglia identificata da un pannello musivo a decorazione geometrica (a) e al campo di un ambiente di incerta destinazione, caratterizzato da un rivestimento in cementizio con punteggiato di crocette (b). -a (soglia?): pannello quadrangolare in tessellato ornato da una scacchiera di triangoli isosceli alternatamente bianchi e neri. -b (ambiente): rivestimento in cementizio a base fittile con punteggiato di crocette. La sintassi decorativa è articolata da una fascia musiva in tessere bianche. Piazza dei Miracoli, tessellato a decorazione geometrica (PI-02) Rivestimento in tessellato parzialmente conservato. Il bordo presenta una fascia in ordito di filari obliqui seguita da una treccia a tre capi in bianco su fondo nero tra due linee triple nere. Internamente il campo sembra essere articolato da una treccia a due capi che articola la sintassi decorativa in almeno due riquadri: il primo riquadro, di cui non è possibile accertare o meno la funzione di soglia, risulta ornato da una losanga verosimilmente posta tra due pelte (una sola conservata); il secondo riquadro, ulteriormente bordato da una fila di torri in colore contrastante con effetto ambivalente, presenta una decorazione geometrica il cui stato lacunoso non consente una ricostruzione dello schema. Piazza dei Miracoli, triclinio (?), tessellato con motivi geometrici, vegetali e figurati (PI-01) Rivestimento in tessellato di cui si conservano parte del bordo o, piuttosto, di una fascia partizionale (a) e parte del campo (b). -a (fascia partizionale?): tralcio vegetale sorgente da un cespo d’acanto centrale, delineato in nero su fondo bianco e animato da piccoli volatili, resi in silhouette nera su fondo bianco. -b (campo): composizione a nido d’ape delineato da tessere nere su fondo bianco. L’ambiente era provvisto di una vasca con rivestimento in tessellato a cubi prospettici. Il pavimento invece era caratterizzato da un cementizio a ase fittile con reticolato di losanghe.Cronologia Non determinata Specifiche di rinvenimento Data: non documentata Piazza dei Miracoli, vasca con tessellato a cubi prospettici e pavimento in cementizio con reticolo di losanghe (PI-III) Rivestimento con scansione: a più unità decorative Cementizio a base fittile ornato da un reticolato di losanghe delineato da un punteggiato di tessere bianche. Al centro del pavimento è inserita una vasca rivestita in tesselato a cubi prospettici. Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici Unità decorative Parte dell’ambiente: vascaTipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Cementizio a base fittile ornato da un reticolato di losanghe delineato da un punteggiato di tessere bianche. Al centro del pavimento è inserita una vasca rivestita in tesselato a cubi prospettici. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 212a – composizione triassiale di cubi adiacenti | | |
Parte dell’ambiente: intero ambienteTipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo Cementizio a base fittile ornato da un reticolato di losanghe delineato da un punteggiato di tessere bianche. Al centro del pavimento è inserita una vasca rivestita in tesselato a cubi prospettici. Specifiche tecnicheIdentificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive) Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 201b – reticolato romboidale, qui disegnato da linee punteggiate | | |
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 121;186-187;189;263-264;366,nota 103.
DATA SCHEDA: 2014 | AUTORE: Bueno, Michele | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Bueno, Michele, Piazza dei Miracoli, vasca con tessellato a cubi prospettici e pavimento in cementizio con reticolo di losanghe (PI-III), in TESS – scheda 17318 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17318), 2014INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=17318
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