Noto da varie fonti storiche, il Palazzo Imperiale di Milano è citato per la prima volta dal panegirista Claudio Mamertino, in relazione all’incontro avvenuto a Milano tra Diocleziano e Massimiano nel 288-289. Cospicui rinvenimenti, effettuati nel corso del tempo fino ad oggi, di imponenti fondazioni in conglomerato di ciottoli e frammenti laterizi nell’area ovest della città antica (tra via S. Maria della Porta, via S. Maria Fulcorina e via del Bollo), stanno via via ricomponendo una pianta, pur se lacunosa, del complesso architettonico. Gli scavi condotti fra 2009 e 2010 in via Gorani 2-4 hanno permesso di ottenere nuove informazioni sullo sviluppo planimetrico del palazzo. Nel corso dell’indagine sono stati scoperti i resti di almeno due domus (con fasi di vita fra I e III sec. d.C.) precedenti la costruzione della residenza imperiale. Sono inoltre venuti in luce alcuni ambienti relativi al palazzo, in particolare: un vano di ingresso (A) aperto sul decumano, un vestibolo (B), che introduce in un’aula absidata; a SE un’altra aula absidata (C) e, ad ovest, un corridoio (D) e alcuni vani disposti (G-M) intorno ad un peristilio (F). Un settore di rappresentanza si individua presso gli ambienti (B) e (C), a cui si aggiunge il vano triconco (U), la sala (N) e il vano (Q): quest’ultimo e il vano (B) conservano tracce di decorazione in tessellato bicromo. Il complesso di ambienti fin qui descritto, pertinente all’impianto originario del palazzo (ultimi decenni dei III secolo), subì un’importante intervento di restauro verosimilmente nel corso della seconda metà del IV secolo, momento in cui Milano riacquista importanza come capitale dell’impero d’Occidente: a questa fase, oltre ad alcune opere di riadattamento degli ambienti preesistenti, va ricondotta la creazione dell’aula (T), pavimentata in tessellato bicromo. Pianta edificio da CERESA MORI 2013.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (4° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
via Gorani 2-4, Palazzo Imperiale, vano Q, tessellato bicromo a motivi geometrici Tessellato bicromo a motivi geometrici, a tessere nere su fondo bianco. Nel bordo inquadrato rispettivamente da tre e due sottili fasce di tessere nere (DM 1y), motivo a semicerchi tangenti e contrapposti, in colore contrastante (DM 60b); nel campo composizione triassiale di esagoni concavi tangenti (formanti triangoli equilateri convessi) in colore contrastante (DM 209e), qui con crocette con petali a squadra all’interno degli esagoni.
Aula (T), ubicata nel settore N del complesso e caratterizzata, sul lato S, da un ingresso fiancheggiato da due pilastri distanti m 2.90. L’ambiente presenta pianta quadrangolare e pavimento in tessellato bicromo, di cui restano ampi tratti.
Lunghezza: 7.10 m – Larghezza: 5.20 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2009-2010 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia
Via Gorani 2-4, Palazzo Imperiale, aula T, tessellato bicromo a motivi geometrici
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria? Tipo di impaginazione: centralizzata Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decorazione geometrica e figurata. Il campo, di cui si conserva solo una parte, è una composizione centralizzata a motivo a motivo assiale (pannello circolare) che interrompe la trama (var. DM 422) costituita da un reticolato di trecce a due capi, con alternanza regolare di pannelli quadrati ed ottagonali (DM 135a/164d). Del tondo centrale resta solo parte di una decorazione figurata (un tronco e rami con foglie). Gli scomparti geometrici sono caricati da motivi vegetali (infiorescenze ad otto petali) ed animali (volatili); nei due tondi ai lati di quello centrale sono rappresentati un busto di Vittoria alata con corona di foglie d’alloro e un busto femminile non identificabile, di cui è visibile parte dell’acconciatura, con mantello ricadente sulle spalle. Lo strato di preparazione sottostante al pavimento ha restituito una moneta di Costanzo II (352-355), interpretata come offerta di fondazione.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (3° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stratigrafici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 135b – reticolato di trecce a tre capi
var. DM 422 – composizione centralizzata a motivo a motivo assiale (pannello circolare) che interrompe la trama
Decorazioni vegetali
Motivo
Modulo
infiorescenze ad otto petali
tronco e rami con foglie
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Animali
Uccelli
Busto di
Vittoria
Busto di
Figura femminile
Referenza fotografica: da CERESA MORI 2013, fig. 4.