Indagini effettuate nelle fondazioni dei confinanti palazzi Lambardi e Brandaglia-Centeni, hanno rivelato l’esistenza di almeno due vani, certamente pertinenti allo stesso edificio gravitante sull’asse viario nord-sud di Arretium. Il complesso, riconosciuto in passato come un impianto termale (Gamurrini 1895), è stato recentemente oggetto di nuove indagini archeologiche (Vilucchi 2008) che hanno recuperato le due stesure musive già rilevate in passato, verosimilmente relative al settore termale di una grande domus, attualmente in corso di studio e pubblicazione insieme ai pavimenti da parte di Silvia Vilucchi (Planimetria tratta da Vilucchi 2008, fig. 1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Corso Italia 60, edificio residenziale (?), tessellato a decorazione figurata (AR-07) Ampia stesura in tessellato pertinente a un ambiente di circa 200 mq, realizzato in tessere nere con due fasce perimetrali in tessere bianche. Il pavimento è ornato centralmente da un riquadro di circa 3,40 x 3,40 m, verosimilmente occupato in origine da una piccola vasca centrale arricchita da una fontana. Il pannello presenta una decorazione figurata con quattro anatre poste agli angoli, alternate ad altrettanti delfini. Le figure, rappresentate nell’atto di nuotare, sono rese in tessere bianche con notazioni anatomiche in nero, con l’aggiunta di tessere rosso-arancio per la campitura del becco e delle zampe delle anatre.
Ambiente 1: ambiente quadrangolare con sviluppo est-ovest e con rivestimento in tessellato a decorazione geometrica posto ad una quota più alta rispetto a quella del piano pavimentale del vano adicente (0,25-0,30 m).
Lunghezza: >5.90 m – Larghezza: 6.60 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1875; settembre 2007 – Ente responsabile: SA FI
Corso Italia 60, edificio residenziale (?), tessellato a decorazione geometrica (Ar-06)
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Tessellato tricromo a decorazione geometrica con reticolato obliquo di fasce delineate, con quadrati sulla diagonale e quadrati inscritti nelle croci di risulta. I quadrati posti sulla diagonale, delineati in nero, sono ornati da un quadrato concentrico campito da un fiore stilizzato di otto foglie verdi, mentre i quadrati maggiori presentano un motivo a matassa; i rettangoli del reticolato, infine, sono ribattuti da rettangoli concentrici neri.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (3° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 x 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 146b – reticolato di fasce, con quadrati sporgenti sovrimposti ai punti di incrocio formanti spazi di risulta cruciformile, le fasce delineate, con losanghe iscritte nei rettangoli e quadrati sulla diagonale iscritti nei quadrati sporgenti e nelle croci
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 44; 306; 428;437; 440; 443.Gamurrini, G.F. 1895, Pavimenti a musaico scoperti nell’interno della città, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, pp. 223-224.Masseria, C. 1992, Arretium, in Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, p. 258, n. 23.3.Rittatore, F. 1951, in Edizione Archeologica della Carta d’Italia al 100.000. Foglio 114 (Arezzo), Firenze, Istituto Geografico Militare, p. 22, n.33.Vilucchi, S. 2008, Arezzo. I mosaici di Palazzo Lambardi, in Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Borgo San Lorenzo (FI), pp. 193-194, fig. 7.