Alle pendici del monte Aquilata si estendeva in posizione panoramica sul lago di Massaciuccoli una imponente villa, a lungo interpretata come edificio termale, le cui strutture sono ancora in parte visibili. Nel suo impianto iniziale (10-40 d.C.), l’edificio si articolava in due corpi di fabbrica distribuiti su due terrazze, una superiore (non in pianta), dove si trovava il settore residenziale parzialmente inglobato nella pieve, e una inferiore occupata probabilmente da un giardino e sostruita da un muraglione con avancorpo circolare e ipotetico fronte a torrette. Del settore della terrazza superiore sono stati rilevati almeno due vani tra loro contigui, rispettivamente dotati di pavimentazione in tessellato e in opus sectile, riprodotti “al Museo Nazionale di Villa Guinigi. In età tardo-neroniana o flavia l’edificio venne sottoposto ad una importante opera di ristrutturazione che interessò in particolare la terrazza inferiore con la costruzione di impianti termali nell’area precedentemente destinata a giardino. Il nuovo nucleo termale era organizzato intorno ad un imponente triclinio-ninfeo (1-2). A partire dalle relazioni di scavo è possibile ipotizzare la presenza di un rivestimento in sectile nell’ambiente 1 e in tessellato negli ambienti 3 e 4, oggi completamente distrutti (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 56 p. 105).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Bagni di Nerone, villa, opus sectile con motivi listellati (Mass-04) Rivestimento in opus sectile rinvenuto nei pressi della pieve di S. Lorenzo nella terrazza superiore.Il pavimento, documentato dalla tela settecentesca esposta nel Museo Nazionale di Villa Guinigi, presentava una composizione per bande parallele costituita da file di Q2 in bardiglio di luni listellati in marmo rosso e separati da un listello in giallo antico, alternate a file di quadrati e rettangoli con losanga inscritta in giallo antico.