Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri Sud-Est della città antica, immediatamente ad est del primo cardine ad oriente del cardine massimo, 55 m circa a sud del secondo decumano a meridione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata sotto piazza Capitolo. L’edificio, parzialmente scavato, è una domus a peristilio con l’alzato in opera listata (caratterizzata da un’alternanza di due corsi di mattoni e uno di pietre), alla quale si accedeva da occidente, da un cardine che correva lungo l’attuale lato ovest di piazza Capitolo. L’ingresso era affiancato da ambienti di servizio pavimentati in cotto (9-10), uno dei quali dotato di focolare; è stata identificata anche una doppia latrina. Al centro dell’edificio, attorno a un giardino, si estendeva il peristilio, del quali sono stati individuati basamenti delle colonne, il cui portico era abbellito da un mosaico (vano 1). Ad est del peristilio, in asse con l’ingresso, si apriva un vano di rappresentanza con il pavimento policromo (vano beta), a nord del quale si trovavano altri due ambienti mosaicati (vani 7 e F), scavati solo in parte, mentre a sud si estendeva un vano allungato, forse un braccio del peristilio (vano 3). Altri frammenti musivi si sono rinvenuti in diversi ambienti: nel vano X (a nord-ovest del vano F), nel vano 8 (in prossimità dell’ingresso), e lacerti in cubetti di cotto nel vano H (non si esclude un rifacimento pertinente al vano X). Di altri rivestimenti non si conosce nè la quota nè il rapporto con le strutture (vano N, in cocciopesto, vano P in laterizi disposti a spina di pesce, vano Z in cubetti di cotto, vani epsilon, Y, Q, R in tessellato, L’abitazione, datata da Bertacchi 1982 al III sec.d.C. non sembra aver subito modificazioni nel tempo e risulta in uso fino alla metà del IV sec.d.C. La pianta presentata è tratta da Bertacchi 1982, fig.4. Si ricorda che lo scavo ha restituito tre livelli romani, ma l’articolazione delle strutture si è riconosciuta solo per il livello più tardo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
piazza Capitolo, Domus 1, vano 1, tessellato con punteggiato di dadi Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco ornato da un punteggiato di dadi neri. Ne sono stati rinvenuti numerosi lacerti sparsi. Bertacchi ricorda solamente il rinvenimento di un tessellato geometrico bicromo.
piazza Capitolo, Domus 1, vano 7, tess. con rettangoli e losanghe Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco bordato da una fascia nera che racchiude un pannello bicromo. Quest’ultimo è ornato da una composizione romboidale di rettangoli e di losanghe adiacenti, formanti grandi losanghe di risulta. Bertacchi ricorda solamente il rinvenimento di un tessellato geometrico bicromo.
Vano beta. Del vasto ambiente, scoperto sotto l’ala settentrionale del quadriportico della basilica postteodoriana, è venuto in luce il pregevole pavimento musivo, che suggerisce una datazione nel III sec.d.C. A parere di Bertacchi 1982 il vano fungeva da tablino.
Lunghezza: 10.00 m – Larghezza: 8.00 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1970-71 – Ente responsabile: SA TS
Piazza Capitolo, Domus 1, vano beta, meandro con animali
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa? Cromia: policromo
Il pavimento, di cui sono venuti in luce oltre 7.00 x 5.00 m, è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, una fascia con spine rettilinee nere su fondo bianco, una treccia a quattro capi policroma su fondo scuro, una treccia a due capi bianca su fondo nero, una linea doppia, le tessere disposte a scacchiera, una fila di quadrati bianchi e neri alternati, una linea doppia, le tessere disposte a scacchiera, una treccia a due capi bianca su fondo nero. Il campo presenta una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnata da una treccia a due capi bianca su fondo nero fiancheggiata da una linea tripla bianca, una linea doppia nera e una linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera; gli intervalli sono riempiti da file di quadrati bianchi e neri alternati. Si sono conservati due dei quadrati, ornati da motivi figurati: uno rappresenta un toro in corsa, l’altro un cervo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.9-1.1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1a – linea semplice
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
DM 1k – linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera
DM 73e – treccia a quattro capi, policroma, su fondo scuro
DM 1t – linea tripla
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
non documentato – fila di quadrati adiacenti, in colori contrastanti
DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastante
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: minute Dimensioni Metriche Tessere: 0.3-0.5 e 0.9-1.1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
non documentato – fila di quadrati adiacenti, in colori contrastanti
DM 1i – linea doppia
DM 1t – linea tripla
DM 1k – linea doppia bicroma, le tessere disposte a scacchiera
var. DM 192 – composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati policroma, disegnata da trecce a due capi, con gli intervalli riempiti da file di quadrati
Bertacchi, L. 1982, L’edilizia civile nel IV secolo ad Aquileia, in Aquileia nel IV secolo, Atti della XII settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 30 aprile – 5 maggio 1981), Udine, pp. 351-353 , figg. 5-7.Bertacchi, L. 1982, Notiziario. Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 311.Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, pp. 49, n. 131 , tavv. 31 e 40.Rinaldi, F. 2005, Il mosaico c.d. del Tappeto fiorito, in Aquileia dalle origini alla costituzione del ducato longobardo. La cultura artistica in età romana (II secolo a.C. – III secolo d.C.), Atti della XXXV settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 6-8 maggio 2004) , Trieste, p. 397, fig. 6.