Villa marittima individuata a partire dagli anni Trenta. Ubicato nell’area antistante l’antico lacus Prelius, l’edificio è costituito da un nucleo termale a SE, ambienti di servizio (latrine) a SO e un nucleo residenziale a NE. Il diverso orientamento dei tre settori sembra essere dovuto ad esigenze morfologiche e di panoramicità più che a differenti fasi di vita. Elemento di raccordo tra i tre settori è il cortile triangolare 1. Il nucleo residenziale è incentrato sulla corte colonnata 2 con rivestimento in tessellato a decorazione geometrica, affiancata dall’ampio ambiente di rappresentanza 3, anch’esso caratterizzato da un pavimento musivo, obliterato in un momento imprecisabile da un pavimento in lastre di cui si conservano solo le impronte. Sul lato est di quest’ultimo ambiente, il vano 4 presenta una pavimentazione in tessellato a decorazione geometrica sovrapposta a un precedente rivestimento in cementizio. In un secondo momento, la corte 2, originariamente colonnata, viene trasformata in viridarium: gli intercolumni vengono tamponati e decorati da pitture parietali a specchi e da stucchi policromi, mentre l’area scoperta, ora pavimentata in cementizio, sembra essere stata trasformata in un ninfeo con giochi d’acqua. I tre pavimenti in tessellato, caratterizzati da una decorazione geometrica bianca e nera, sono attribuibili alla principale fase edilizia della villa, inquadrabile in un orizzonte cronologico compreso tra l’età flavia e l’età adrianea (pianta edificio tratta da Bueno 2011, fig. 68 p. 115).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Paduline, villa, ambiente 3, opus sectile (Pad-I) Rivestimento pavimentale in lastre rettangolari disposte a isodomo dell’ambiente 3, sovrapposto alla precedente stesura in tessellato. Del pavimento si conservano le sole impronte rimaste nella malta di allettamento e non è pertanto possibile stabilire il materiale delle lastre e se l’isodomo fosse esaltato da contrasti cromatici.
Ambiente 3: Ampio vano quadrangolare parzialmente scavato, posto sul lato sud del peristilio ed aperto ad ovest su un corridoio. La presenza di due impiantiti pavimentali sovrapposti, rispettivamente in tessellato ed in sectile, rivela due fasi edilizie, datate nella seconda metà del I secolo d.C. e alla post età flavia.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Paduline, villa, ambiente 3, opus sectile (Pad-I) Rivestimento pavimentale in lastre rettangolari disposte a isodomo dell’ambiente 3, sovrapposto alla precedente stesura in tessellato. Del pavimento si conservano le sole impronte rimaste nella malta di allettamento e non è pertanto possibile stabilire il materiale delle lastre e se l’isodomo fosse esaltato da contrasti cromatici.
Specifiche di rinvenimento Data: 1972-1978
Paduline, villa, ambiente 3, tessellato con composizione di cerchi secanti (Pad-02)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decorazione geometrica. Bordato da una fascia nera, il campo è caratterizzato da una composizione di cerchi secanti, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti. In un secondo momento il pavimento venne obliterato da un nuovo rivestimento in opus sectile.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo II d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 247b – composizione triassiale di cerchi secanti e non contigui, con effetto di trifogli e formanti esagoni concavi, in colori contrastanti