Edificio interpretato in un primo momento come complesso termale (Pellegrini 1899), ma più verosimilmente villa (Ciampoltrini 1990), di cui sono stati indagati alcuni ambienti. Tra questi è documentata una grande aula di rappresentanza suddivisa in un settore principale rettangolare (11,20 x 7,30 m) e in una esedra quasi quadrata (5,20 x 5,10 m) aperta su uno dei lati brevi. Il vano presenta un rivestimento in tessellato policromo la cui decorazione geometrica sottolinea la bipartizione funzionale dello spazio. Le indagini del 1899 hanno documentato la presenza di altri pavimenti in cementizio e in tessellato relativi agli ambienti contigui al vano di rappresentanza principale (pianta edificio tratta da Bueno 2011, p. 49, fig. 11).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Asciano, corso Matteotti, villa, sala di rappresentanza, tessellato geometrico policromo (Asc-01) I due settori, caratterizzati da due diverse composizioni geometriche, sono separati da una fascia costituita da una fila di fusi sdraiati alternati a quadrati diritti delineati in bianco su fondo nero con campiture concentriche in grigio, giallo e rosso. -a (spazio principale): tessellato policromo a decorazione geometrica bordato sui lati lunghi da una fila di ogive e squame adiacenti, seguita verso l’interno da una fascia di losanghe e quadrati concavi tangenti. Il campo presenta una composizione ortogonale di cerchi tangenti campiti da fiori stilizzati di quattro foglie trilobate saldate a pistilli cuoriformi policromi. I cerchi generano quadrati a lati concavi, anch’essi campiti da un motivo floreale quadrilobato. -b (esedra rettangolare): tessellato bordato da una fila di ogive e squame adiacenti orlate di bianco e campite in giallo, in grigio o in rosso su fondo nero. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di stelle composte da otto losanghe tangenti per due estremità, profilate da una linea doppia nera su fondo bianco, con campitura concentrica in giallo e in rosso. Le stelle generano quadrati maggiori diritti decorati da un motivo a matassa e quadrati minori posti sulla diagonale e caricati da un nodo di Salomone.
Ambiente contiguo alla grande sala di rappresentanza e non visibile in pianta, interpretato come corridoio, ha restituito una pavimentazione in tessellato.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1899
Asciano, corso Matteotti, villa, corridoio, tessellato geometrico (Asc-I)
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato “formato a riquadri di tesselli neri incorniciati di bianco, larghi circa m. 1,20” pertinente ad “una specie di corridoio”.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Metriche Tessere: non documentato cm
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 50; 386.Pellegrini, G. 1899, Asciano. Grandioso musaico policromo e altri resti di un edificio termale romano scoperti dentro il paese, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, p. 8.