Lo scavo, non visibile e non visitabile, nella città antica si trova 170 m circa ad ovest del cardine massimo e 100 m circa a nord del quarto decumano a settentrione del decumano massimo; nella città moderna l’area è ubicata presso il Cimitero, nell’ex fondo Stabile, p.c. 420/1. Dell’edificio, esplorato solo parzialmente e orientato quasi esattamente nord-sud, sono stati rinvenuti quattro pavimenti che formano un unico blocco rettangolare. L’ambiente maggiore (vano 1), pavimentato in tessellato policromo, era probabilmente il più importante e potrebbe aver avuto funzioni di rappresentanza, mentre gli altri due ambienti abbelliti da mosaici (vani 2-3), a nord di esso, avevano dimensioni più ridotte. Il quarto ambiente (vano 4), infine, ad est del gruppo, aveva il pavimento in cubetti di cotto. Le pareti divisorie dell’edificio, spesse in media 0.25-0.30 m, risultano realizzate con frammenti di tegole e mattoni, mentre i muri perimetrali, spessi 0.45 m, impiegano mattoni posti a spina di pesce e pietrame. Uno strato di bruciato che copriva i resti della residenza testimonia la sua distruzione a causa di un incendio (in epoca non precisata). Tra i ritrovamenti venuti in luce nello scavo si ricordano alcune monete del III-IV secolo, lucerne, ceramica, e un torso fittile di Priapo. La datazione del complesso nel III sec.d.C. si basa sullo stile dei pavimenti. L’immagine presentata da Bertacchi 2003, tav.9, n.56 nel testo è erroneamente riferita al mosaico con il tritone, fondo Fogar: l’esatta ubicazione dello scavo è annotata in Brusin 1939, p.65. La pianta presentata è tratta da Novello, c.s.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Casa del fondo Stabile, vano 2, p.c. 420/1, tessellato con pelte Il mosaico è un tessellato bordato da fasce bianche e nere alternate, da una fascia ornata da racemi di edera che escono da canthari (uno al centro di ogni lato), da una fascia con denti di sega dentati e da una fila di ogive giustapposte, tangenti e policrome. Il campo presenta una composizione ortogonale policroma di girandole di pelte nello stesso verso, intorno ad un nodo di Salomone, qui le girandole collegate da linee. Una fascia di raccordo, realizzata con tessere bianche a ordito di filari paralleli e obliqui. si estende tra i muri messi in luce e il bordo che circonda il campo.
Casa fondo Stabile, vano 3, p.c. 420/1, cotto e tessellato con cerchi Il pavimento, del quale al momento dello scavo era conservata circa la metà, presenta una stesura di cubetti di cotto che racchiude un pannello tessellato policromo bordato da una fascia nera seguita da tre linee bianche e una linea nera e decorato da uno "stralcio" centrato di una composizione ortogonale di cerchi tangenti: in un quadrato e attorno ad un cerchio, quattro semicerchi sui lati e quattro quarti di cerchio angolari, queste figure tangenti determinano quattro quadrati a lati concavi posti sulle diagonali. Nei punti di tangenza tra i cerchi figurano cerchi più piccoli caricati da nodi di Salomone e la composizione è caricata da motivi geometrici complessi.
Vano 1. Dell’ambiente è venuta in luce parte della pavimentazione musiva; un muro spesso 0.32 m lo separava dall’adiacente vano 4. La decorazione del pavimento suggerisce una datazione nel III sec.d.C. Le notevoli dimensioni suggeriscono una funzione di rappresentanza.
Lunghezza: 7.90 m – Larghezza: 5.55 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1938/dicembre – Ente responsabile: SA TS
Casa del fondo Stabile, vano 1, p.c. 420/1, tessellato bicromo
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
Il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato a fondo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui (?), che racchiude al centro un pannello quadrato bicromo, già distrutto al momento dello scavo.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Brusin, G. 1939, Scavi dell’Associazione dal dicembre 1938 al luglio 1939, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, c. 66 , fig. 1.