Edificio termale ascrivibile alla prima metà del I sec. d.C., caratterizzato dalla cisterna 1 divisa in due navate voltate a botte, dall’ambiente absidato 2 e da una serie di vani minori dotati di intercapedine parietale e, forse, pavimentale. L’edificio, verosimilmente a destinazione pubblica, era decorato con marmi e pavimenti in tessellato, probabilmente da attribuire a una fase di ristrutturazione di età adrianea. Dei pavimenti rinvenuti, risulta attualmente documentato solo un tessellato con scena figurata di incerta collocazione all’interno dell’edificio (pianta edificio tratta da Bueno 2011, p. 46, fig. 9).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Ambiente termale con pavimento in tessellato a decorazione figurata. Sul pavimento poggiava un’ara marmorea con lupercale.
Lunghezza: 4 m – Larghezza: m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1933
Porta Crucifera, edificio termale, tessellato con Nettuno (AR-14)
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Tessellato a decorazione figurata con Nettuno caratterizzato dal tridente e dal mantello svolazzante sopra la testa posta di profilo, colto nell’atto di trattenere con le redini quattro cavalli (ippocampi?) con i musi affrontati a due a due. Le figure sono rese in silhouette nera su fondo bianco, mentre i particolari anatomici e il drappeggio del mantello sono delineati da file di tessere bianche.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: smalto di calcestruzzo ottenuto con pozzolana e frammenti in cotto
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Bueno, M. 2011, in Mosaici e pavimenti della Toscana (II secolo a.C. – V secolo d.C.), Roma, pp. 46-47; 245-246; 434; 439, tav. VII,1.Del Vita, A. 1934, Arezzo, Ara marmorea trovata presso Porta Crucifera, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, pp. 429 ss., fig. 1.Masseria, C. 1992, Arretium, in Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, p. 262, n. 37.6.Paturzo, F. 1997, in Arezzo Antica: la città dalla preistoria alla fine del mondo romano, Cortona, pp. 332-333, fig. 141.Rittatore, F. 1951, in Edizione Archeologica della Carta d’Italia al 100.000. Foglio 114 (Arezzo), Firenze, Istituto Geografico Militare, p. 18, n. 14.Vilucchi, S. 2008, Il “…monticello di San Lorenzo…”, luogo di rinvenimento della Minerva di Arezzo, in La Minerva di Arezzo, Firenze, p. 89.Zamarchi Grassi, P. 1987, in Il Museo Archeologico Nazionale G. C. Mecenate in Arezzo, Firenze, p. 98.