schedaCasa di Dioniso, vano 4, fondo Fogar, p.c. 416/1, tess. con scudo Aquileia ( UD ) Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova a nord della città antica, circa 30 m ad est del cardine massimo e circa 40-50 m a nord della cinta urbica settentrionale; nella città moderna l’area è ubicata immeditamente a sud di via Martiri della Libertà e 30 m ad est di via Giulia Augusta, nel fondo Fogar, G.B., ex fondo Hentschel, p.c. 416/1. In alcuni documenti presso l’Archivio della Sede Della Direzione del Museo Archeologico di Aquileia il fondo viene indicato come Moro-Bramuzzo. Dell’edificio, che presentava orientamento est-ovest, non si conosce la planimetria. E’ noto che sono venuti in luce sei pavimenti, la cui decorazione suggerisce per il complesso una datazione tra l’età augustea e il I sec.d.C. e che almeno due vani erano adiacenti (vano 1 e vano 5) e separati da un muro spesso 0.60 cm (attualmente distrutto). Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Casa di Dioniso, vano 2, fondo Fogar, p.c. 416/1, tess. con scacchiera Il tessellato a fondo bianco, bordato da una fascia bianca seguita da una fascia nera, è ornato da una scacchiera, gli scacchi alternativamente bianchi e neri.Casa Dioniso, vano 1, f. Fogar (Moro-Bramuzzo), pc416/1, Dioniso Il pavimento è un tessellato. Lungo i muri ad est, ovest e sud si estende un’ampia fascia nera seguita da un’ampia fascia bianca sulle quali è stato ipotizzato che si disponessero i letti tricliniari. Al centro del campo si trova un pannello circondato da fasce bianche e nere alternate e ornato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, i meandri disegnati da fasce bianche e nere, gli intervalli riempiti da file di quadratini neri e di clessidre bianche adiacenti. I quadrati grandi sono otto, di cui tre sui lati lunghi e due nella zona mediana: i primi sono ornati da fiori policromi su fondo scuro e da croci bianche formate da un quadrato e da quattro clessidre sdraiate, mentre uno dei due quadrati mediani, a fondo bianco, presenta la testa di Dioniso. Il secondo quadrato mediano, a fondo nero, è invece in gran parte distrutto. Casa Dioniso, vano 3, Fogar(Moro-Bramuzzo), pc416/1, t. con scacchiera Il tessellato, bordato da fasce bianche e nere e da una fascia di linee bianche e nere alternate (frange), è decorato da una scacchiera bicroma, gli scacchi caricati da un quadrato iscritto sulla diagonale in colori contrastanti (con effetto di reticolato). Casa Dioniso, vano 5, f Fogar (Moro-Bramuzzo), pc416/1, c. con scaglie Pavimento in cocciopesto ornato da piccole scaglie di marmo. Casa Dioniso, vano 5, fondo Fogar (Moro-Bramuzzo), pc416/1, t. bianco Del pavimento è stato messo in luce un lacerto in tessellato bianco (1.00 x 4.50 m), forse a ordito di filari paralleli e obliqui. Vano 4. Dell’ambiente è venuta in luce parte della pavimentazione musiva. Uno dei muri divisori, di cui al momento della scoperta restava solo la trincea di fondazione, era largo 0.50 m. La datazione si basa sullo stile degli altri mosaici che abbellivano il complesso.Lunghezza: > 3.20 m – Larghezza: > 2.60 m Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Specifiche di rinvenimento Data: 1947 – Ente responsabile: SA TS Casa di Dioniso, vano 4, fondo Fogar, p.c. 416/1, tess. con scudo Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo Il pavimento è un tessellato bicromo a fondo bianco che racchiude un pannello quadrato bordato da fasce bianche e nere alternate e da una fascia con una fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati (i rettangoli con una losanga iscritta, i quadrati con quadrati concentrici). Il campo del pannello, a fondo bianco, racchiude uno scudo di triangoli a colori opposti, con il centro occupato da un cerchio caricato da un fiore a sei foglie bianco su fondo nero; nei pennacchi di risulta compare un elemento fitomorfo. Si osserva un restauro antico in tessere bianche. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici Misure Lunghezza: > 3.20 m; Larghezza: > 2.60 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto Spessore: 0.12-0.13 m Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 18e – fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti | | quadrato con quadrato inscritto caricato da crocetta | DM 1y – fascia monocroma | | | DM 1t – linea tripla | | | DM 18e – fila di quadrati e di rettangoli sdraiati, adiacenti, delineati e caricati rispettivamente da un quadrato e da una losanga iscritti | | losanga |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.8 cm Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
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DM 327a – scudo di triangoli a colori opposti | | fiore di sei foglie | DM 1t – linea tripla | | | DM 1i – linea doppia | | | DM 292a – cerchio inscritto in un quadrato | | elemento fitomorfo | DM 10g – denti di sega, dentati | | |
Referenza fotografica: foto di T. Clementi. Oggetto conservato: parte del tappeto – Conservato in: museo (Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, a terra, in una sala del Museo) Restauri antichi: Una delle losanghe mostra un restauro antico in tessere bianche. Restauri moderni: Il pavimento è stato strappato e consolidato su un supporto cementizio. Parte del bordo è stata restaurata.
Balmelle, C. 1980, in Recueil général des mosaïques de la Gaule, IV. Aquitaine, 1. Partie méridionale. Piémont pyrénéen, Paris, p. 41.Becatti, G. 1961, in Scavi di Ostia, IV. Mosaici e pavimenti marmorei, Roma, p. 225.Bertacchi, L. 1963, Nuovi mosaici figurati di Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, c. 42.Bertacchi, L. 1980, Architettura e mosaico, in Da Aquileia a Venezia. Una mediazione tra l’Europa e l’Oriente dal II secolo a.C. al VI secolo d.C., Milano, pp. 162-163 , fig. 132.Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, p. 50, n. 142, tav.9 (errato: è f. Fogar, tritone).Berti, F. 1976, in Mosaici antichi in Italia, Aemilia. Regione ottava. Ravenna, 1, Roma, p. 93, nota 1.Brusin, G. 1947, Aquileia. Nuovi tessellati, in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, pp. 11-13 , fig. 5.Brusin, G. 1956, in Aquileia e Grado. Guida storico-artistica, Padova, p. 137.Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 73-74, Aquileia 141 , tav. 28.2.
DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Casa di Dioniso, vano 4, fondo Fogar, p.c. 416/1, tess. con scudo , in TESS – scheda 3868 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3868), 2007INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=3868
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