Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nei Quartieri centrali della città antica, 25 m circa ad Ovest del Foro, 30 m circa a Nord del primo decumano a settentrione del decumano massimo; nella città moderna l’area si trova ad Ovest dell’area archeologica del Foro, 60 m circa a Sud-Ovest dell’incrocio tra via Giulia Augusta e via Gemina, nel fondo Stabile, p.c. 421. Brusin 1951 lo considera fondo Tuzet, p.c. 420, mentre sulle piante d’archivio è indicato come fondo Stabile, p.c. 421. Dell’edificio, solo parzialmente scavato, sono stati identificati tre vani: un’ampia sala di rappresentanza pavimentata in mosaico (vano 1), che suggerisce una datazione nel V sec.d.C., un secondo ambiente ad est di essa (vano 2), del quale si sono scoperti alcuni frammneti musivi, ed un terzo vano (vano 3) a sud del precedente, verosimilmente con funzione di corridoio. Secondo Brusin 1951, p.56 si tratta di un edificio di culto cristiano, secondo altri studiosi un edificio residenziale. Una pianta è riportata da Bertacchi 2003, tav.23, la pianta presentata in questa sede è tratta da Novello, c.s.
Cronologia Non determinata Motivazione della cronologia: non determinata
Casa f. Stabile-Tuzet, vano 2, p.c. 421-420, tess. con cerchi Dalle piante di archivio conservate presso l’Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn. 85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da una composizione ortogonale di cerchi secanti, formanti quadrati concavi, con effetto di quadrifogli. Al momento della scoperta si conservavano solamente alcuni lacerti. Non sono noti altri dati.
Casa f. Stabile-Tuzet, vano 2, p.c. 421-420, tess. con reticolato Dalle piante di archivio conservate presso l’Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn. 85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte e di cui al momento della scoperta si conservava solo un frammento, è un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate, gli scomparti caricati da figure geometriche (si riconosce un fiore di quattro foglie). Non sono noti altri dati.
Casa f. Stabile-Tuzet, vano 3, p.c. 421-420, tess. con reticolato Dalle piante di archivio conservate presso l’Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (cassetto 7, nn.85-86) si desume che il pavimento, di cui si ignora la sorte, è un tessellato ornato da un reticolato di linee dentate, gli scomparti caricati da nodi di Salomone e da diamanti.
Vano 1. Dell’ambiente è stata messa in luce parte della pavimentazione musiva, che suggerisce una datazione in epoca tarda, e alcuni lacerti murari spessi 0.60 m circa.
Lunghezza: > 7.9 m – Larghezza: > 4.5 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 1894-1895
Casa f. Stabile-Tuzet, vano 1, p.c. 421-420, t. con cerchi e pesci
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: policromo
Il pavimento è un tessellato policromo con il campo decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee formante quadrati. I cerchi sono formati da quattro pelte e al centro presentano un quadrato sulla punta ornato da un nodo di Salomone; i quadrati concavi sono caricati da uccelli e animali marini. Il bordo del tessellato consta di fasce bianche, nere, gialle e rosse alternate, una greca, una linea dentellata (i dentelli di quattro tessere), una treccia a due capi policroma su fondo scuro.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 232d – composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), in colori contrastanti, i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee (formante quadrati)
figurati
DM 232d – composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), in colori contrastanti, i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee (formante quadrati)
nodo di Salomone
DM 232d – composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), in colori contrastanti, i cerchi centrati sugli incroci di un reticolato di linee (formante quadrati)
pelta
Decorazioni figurate
Tema
Soggetto
Altre componenti
Uccelli
Pesci
Animali marini
Delfino
Referenza fotografica: Archivio MAN Aquileia, neg. s.n. (immagine su concessione del MiBACT – Polo Museale del Friuli Venezia Giulia, con divieto di ulteriore riproduzione senza preventiva autorizzazione).
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Nazionale Paleocristiano, piano terra) museo paleocristiano Restauri moderni: Il mosaico è stato strappato e consolidato su una base cementizia.
Bertacchi, L. 2003, in Nuova pianta archeologica di Aquileia, Udine, tav. 23.Bovini, G. 1972, in Antichità cristiane di Aquileia, Bologna, pp. 435-436.Brusin, G./ Zovatto, P.L. 1957, in Monumenti paleocristiani di Aquileia e di Grado, Udine, pp. 358-361.Brusin, G. 1951, Chiese paleocristiane di Aquileia, in Aquileia Nostra: Rivista dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, cc. 55-56, figg. 2-3.Verzár-Bass, M./ Mian, G. 2001, Le domus di Aquileia, in Abitare in Cisalpina. L’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana, Atti della XXXI settimana di studi aquileiesi (Aquileia, 23-26 maggio 2000), Trieste, p. 615, nota 61 , fig. 11.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Casa f. Stabile-Tuzet, vano 1, p.c. 421-420, t. con cerchi e pesci, in TESS – scheda 4362 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4362), 2007