Il sito, localizzato nei fondi di proprietà Beltrame, fu scavato dal della Torre tra il 1819 e il 1822. Vennero rinvenuti tre edifici, due dei quali (B e C) scavati solo parzialmente, il terzo (D-E) messo in luce per tutta la sua lunghezza, di m 74. Il complesso doveva essere composto da un grande edificio centrale, affiancato da due laterali più piccoli. La costruzione principale D-E era caratterizzata da tre cortili e da una serie di stanze – da una delle quali proviene una fistula in piombo – con pareti dipinte ad encausto e rivestimenti musivi, rinvenuti in cattivo stato di conservazione: l’unico documentato è quello relativo al vano 5, originariamente conservato al Museo Archeologico Nazionale di Cividale ma poi andato perduto. All’interno del fabbricato si recuperarono materiali di vario tipo, tra cui venti monete in bronzo che datano la frequentazione del sito fino al V sec. d.C. Lo Stucchi parla di una villa del tipo a portico anteriore; l’edificio si organizzava attorno a due cortili, uno dei quali fu in seguito diviso in due parti. In fasi successive all’impianto originario lo Stucchi colloca una serie di aggiunte: si tratta dei vani collocati lungo i lati sud-est e sud-ovest, nonchè degli ambienti che circondano a sud-ovest il grande cortile E. Il fabbricato B venne messo in luce solo in parte: presenta una pianta presumibilmente rettangolare; maggiori informazioni si possiedono dell’edificio C, che presentava alcuni vani pavimentati a commessi laterizi. Una ricognizione effettuata nel 1983 ha accertato la presenza di consistenti quantità di frammenti ceramici, dispersi nell’area con un andamento compatibile con l’esistenza di un edificio principale e due secondari; nel corso della ricognizione vennero raccolti vari reperti in metallo (pesi in piombo, un campanello e una chiave in bronzo, un’asse), tutti conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Cividale.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.7 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: non documentato Restauri antichi: Lo Stucchi documenta l’esistenza di restauri realizzati in antico: la prima delle due lacune era risarcita da tessere che misuravano cm 1×1.2 ed erano regolarmente messe in opera; l’altra era caratterizzata da tessere di cm 1.5 di lato, disposte però in modo irregolare.
De Franceschini, M. 1998, in Le ville romane della X regio Venetia et Histria, Roma, pp. 412-413, n. 364, fig. 119.Stucchi, A. 1951, in Forum Iulii (Cividale del Friuli): Regio X, Venetia et Histria, Roma, p. 104, fig. 12, tav. XII.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume primo. Testi, Pordenone, p. 250, fig. 77.Tagliaferri, A. 1986, in Coloni e legionari romani nel Friuli celtico. Una ricerca per la storia. Volume secondo. Documenti., Pordenone, pp. 201-202, PR 40.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tessellato monocromo bianco dall’edificio D-E della villa di Orzano, in TESS – scheda 4564 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4564), 2007