Scavi effettuati dalla Soprintendenza nel 1982 al di sotto del piano pavimentale della cantina del palazzo in via Leone Quarta, hanno permesso di rintracciare tre ambienti, pertinenti ad una domus romana datata alla seconda metà del I secolo a.C. Le strutture murarie antiche hanno direzione nord-est /sud-ovest e sembrano proseguire al di sotto dei muri perimetrali della cantina. Solo uno degli ambienti, vano A, ha restituito una pavimentazione in tessellato bicromo a decorazione geometrica, riferibile, ad ogni modo, ad una seconda fase di vita del complesso da datare alla fine del I secolo d.C., periodo che vede una ampio intervento di ristrutturazione,a cui fa seguito la realizzazione di nuovi livelli pavimentali, all’interno del complesso. Non si hanno ulteriori indicazioni circa la planimetria e le caratteristiche dell’edificio residenziale.(Pianta da Monacchi, 1985-1986, tav. II).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (3° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus, vano B, cementizio con inserti in palombino Pavimentazione in cementizio, a base litica, decorata con scaglie di palombino di forma irregolare. Il rivestimento, conservato solo in parte, viene datato alla I fase di vita del complesso (metà o seconda metà del I secolo a.C.) ed è tagliato dal muro, in opera mista, che delimita e chiude a nord-est il vano A.
Domus, vano D, pavimento a commessi laterizi Pavimentazione a commessi laterizi pertinente al vano di servizio D. Non si hanno ulteriori indicazioni circa il rivestimento in esame.
Ambiente A: vano di forma rettangolare identificato a nord-est dell’ambiente B e caratterizzato da una pavimentazione in tessellato bicromo a decorazione geometrica. L’ambiente, che prosegue sotto le strutture murarie moderne, viene datato alla fine del I secolo d.C., periodo in cui la domus subisce una serie di interventi di restauro e di riqualificazione architettonica. In questa fase edilizia l’ambiente B viene ristretto, con la costruzione di un muro in opera mista, e si procede alla creazione di un nuovo vano, ambiente A, la cui pavimentazione si imposta al di sopra del precedente rivestimento in cementizio dell’ambiente B.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1982
Domus, vano A, tessellao bicromo con losanghe ed esagoni
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Rivestimento in tessellato bicromo, con stelle di losanghe ed esagoni adiacenti incorniciati da una treccia a due capi, rintracciato per una estensione di 5.60×3.40 m. Il pavimento è stato rinvenuto ad una quota di 45 cm più alta rispetto ai livelli pavimentali degli ambienti contigui, relativi alla medesima domus, ma pertinenti ad una fase edilizia precedente. Il tessellato viene dato alla fine del I secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure Lunghezza: 5.60 m; Larghezza: 3.40 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: Il mosaico si imposta su una base, in malta cementizia con scaglie di calcare, di ca. 30 cm di spessore. Spessore: 0.30 m
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.7/0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1y – fascia monocroma
DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastante
DM 96b – fila di torri in colori contrastanti con effetto ambivalente
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 0.7/0.8 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 208a – composizione ad alveare di stelle di sei losanghe e di piccoli e grandi esagoni adiacenti, qui delineata
fiore a sei petali, esagoni iscritti
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Bolognesi, 2009, fig.1.
Bolognesi, S. 2009, Alcuni aspetti della produzione musiva umbra a altro adriatica, in Atti del XIV Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Spoleto, 7-9 febbraio 2008), Tivoli, pp. 89-90, fig. 2.Lisciarelli A./ Suadoni,T. 2006, Notizie preliminari sulle nuove scoperte di via Leone IV, in Uomini, terre e materiali: aspetti dell’antica Ameria tra paletnologia e tardoantico, Atti del Convegno di Studi, 26 novembre 2005, Sala Boccarini, Amelia, p. 138, figg. 3-4.Monacchi, D. 1985-1986, , I mosaici romani di Amelia nel contesto urbanistico antico, in Annali della facoltà di lettere e filosofia, Perugia, pp. 202-207, tav. II; tav. III fig. 1, tav. V.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ferrari, Stefano, Domus, vano A, tessellao bicromo con losanghe ed esagoni, in TESS – scheda 8330 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8330), 2010