In via Civitavecchia, n. 57, all’interno della cantina del moderno palazzo sono documentati due rivestimenti in tessellato, bicromo a decorazione geometrica, tutt’ora impiegati come piano pavimentale. I mosaici appartengono a due ambienti contigui, orientati est-ovest, le cui strutture murarie non si sono conservate. I pavimenti possono essere attribuiti ad una domus, di cui non è nota la planimetria, datata, su base archeologica, alla prima metà del II secolo d.C. (Pianta da Monacchi, 1986-1986, tav. VIII).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus, Amb.B, tessellato geometrico con svastiche e quadrati, b/n Rivestimento in tessellato, bicromo, decorato con fasce, caricate da svastiche, che descrivono quadrati di risulta con motivi vegetalizzati come riempimento. Parte del rivestimento è obliterato da muri moderni, mentre il settore centrale è tutt’ora utilizzato come piano pavimentale all’interno della cantina del palazzo in via Civitavecchia 57.
Ambiente A: vano di forma quadrangolare, solo in parte rintracciato e scavato, caratterizzato da una pavimentazione in tessellato bianco e nero a decorazione geometrica. In un settore decentrato rispetto al centro del rivestimento pavimentale è stata rintracciata l’apertura per un pozzo che ha spinto gli studiosi a pensare all’ambiente in esame come ad un’area cortilizia (Monacchi 1985-1986, p. 211). L’ambiente viene datato alla prima metà del II secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: anni ’80 del XX secolo
Domua. Amb. A, corte, tessellato geometrico bicromo
Parte dell’ambiente: corte Rivestimento con scansione: a più unità decorative Tipo di impaginazione: ad emblema/pseudoemblema Cromia: bicromo
L’ambiente A ha restituito una pavimentazione in tessellato, bianco e nero, decorato con un reticolato di fasce e quadrati nei punti di incrocio. Il mosaico, ben conservato, prosegue sotto i muri moderni e lascia pensare ad un ambiente di ampie dimensioni di cui si è ipotizzato un impiego come area cortilizia. Tale ipotesi sembra essere in parte avvalorata dalla presenza, in un settore decentrato del rivestimento musivo, di un’apertura per un pozzo in pietra, segnalata da una doppia cornice in tessere bianche e nere. Il piano pavimentale viene datato, su base archeologica, alla prima metà del II secolo d.C.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.2/1.4 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie Dimensioni Metriche Tessere: 1.2/1.4 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 142a – reticolato di fasce monocrome con quadrati nei punti di incrocio, in colori contrastanti
Referenza fotografica: Immagine scansionata da Monacchi, 1985-1986, fig. 1 tav. IX.
Monacchi, D. 1985-1986, I mosaici romani di Amelia nel contesto urbanistico antico, in Annali della facoltà di lettere e filosofia, Perugia, pp. 209-212, tav. II VII, fig. 2; tav. VIII; tav. IX, fig. 1.