Nel 1981, in occasione dei lavori per la costruzione del nuovo Centro Meccanografico della Cassa di Risparmio di Ravenna, furono riportati in luce all’angolo tra via Boccaccio e Largo Firenze, i resti di una domus articolata in vari ambienti (sito 12). L’area indagata, a sviluppo prevalentemente longitudinale, era interamente attraversata da un ampio fossato antico con orientamento N-S che determina la separazione degli strati romani in due blocchi distinti, attribuibili tuttavia alla medesima unità abitativa.
La domus presenta almeno due fasi costruttive, attestate dai restauri ai mosaici e dagli interventi alle strutture murarie.
Alla fase d’impianto, datata all’età augustea, si devono attribuire gli ambienti 1 e 2, collocati nel settore occidentale e separati da un muro con andamento SO-NE. In questo momento le pavimentazioni sono rispettivamente un cocciopesto di colore rosa chiaro ed un tessellato di cui rimane solamente la preparazione. Nel settore orientale, al di sotto del pavimento parzialmente conservato dell’ambiente 4, si rinvenne un muro orientato NNO-SSE: si tratta con ogni probabilità di una struttura appartenente alla prima fase, in seguito defuzionalizzata e coperta nel momento in cui si pianificò una ristrutturazione planimetrica e dell’apparato decorativo della casa.
Tra il II ed il III sec.d.C. infatti, gli ambienti 1 e 2 furono dotati di una nuova pavimentazione, ma mantennero, limitatamente a quanto visibile nelle strutture murarie conservate, la stessa planimetria della fase precedente. Il settore orientale subì invece modificazioni nella distribuzione spaziale che portarono alla costruzione di un vano di passaggio a S, ambiente 3, il quale introduceva all’ambiente 4, posto a N, identificato come stanza di soggiorno o piccolo triclinio. Da questo si poteva accedere tramite una soglia posta ad O all’ambiente 5, pavimentato ad esagonette.
L’edificio mostra evidenti tracce d’incendio che determinò l’abbandono dell’area per oltre un secolo. Seguirono le fasi d’occupazione bizantina, scarsamente attestate, e quelle medievali con la costruzione di muri che tagliano i pavimenti romani del settore occidentale.
(Planimetria tratta da Manzelli 2000, p. 124).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus di largo Firenze 12, amb. 1, cementizio Rivestimento in cementizio, a copertura unitaria, di colore rosa chiaro, rinvenuto sotto la pavimentazione ad esagonette di seconda fase. La porzione conservata coincide con l’estensione residua del vano stesso, corrispondente a 2.2 x 4.4 m, ricavati dalla planimetria.
Domus di largo Firenze 12, amb. 2, tess. con pelte e svastiche Tessellato geometrico, policromo, scandito in due unità decorative. La prima, posta nel settore NO dell’ambiente, presenta una fascia monocroma bianca ai lati di un riquadro centrale nero. La seconda, nel settore SE, è decorata da una composizione centralizzata, costituita da un ampio bordo geometrico e da un riquadro campito da pelte e svastiche. Il lacerto pavimentale conservato misura m 3.13 x 0.94
Domus di largo Firenze 12, amb. 3, tessellato con punt. crocette nere Tessellato bicromo composto da tre diverse unità decorative: la soglia, decorata da una composizione ortogonale di croci di quattro squadre in colori contrastanti; lo spazio centrale, a crocette nere su fondo bianco, ed uno spazio laterale, forse tricliniare, in tessellato bianco delimitato da una cornice con andamento meandriforme, nera e bianca. Il rivestimento risulta conservato parzialmente nella parte S della stanza e tagliato ad E dal limite di scavo.
Ambiente 1: ambiente parzialmente scavato, individuato nel settore O della domus, delimitato a S da un muro romano, che lo separa dall’ambiente 2. Ad O il margine dello scavo costituisce il bordo della visibilità del vano, mentre ad E il pavimento è tagliato da una trincea antica. Dotato di un rivestimento in cementizio rosa durante la prima fase, ebbe una pavimentazione in esagonette fittili nella seconda. Il tipo di pavimenti suggerisce una destinazione d’uso ad area scoperta o ad ambiente di servizio (Planimetria tratta da Manzelli, 2000).
Lunghezza: >2.2 m – Larghezza: >4.4 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Domus di largo Firenze 12, amb. 1, cementizio Rivestimento in cementizio, a copertura unitaria, di colore rosa chiaro, rinvenuto sotto la pavimentazione ad esagonette di seconda fase. La porzione conservata coincide con l’estensione residua del vano stesso, corrispondente a 2.2 x 4.4 m, ricavati dalla planimetria.
Specifiche di rinvenimento Data: 1981
Domus di largo Firenze 12, amb. 1, esagonette
Parte dell’ambiente: area scoperta Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: monocromo
Rivestimento in commessi laterizi, ad esagoni semplici, pertinente alla seconda fase di vita del complesso abitativo. Le diverse dimensioni degli elementi fittili indicano chiaramente il reimpiego del materiale. La porzione conservata coincide con l’estensione residua del vano stesso, corrispondente a m 2.2 x 4.4 ricavati dalla planimetria.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo III d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
George, M. 1997, in The Roman Domestic Architecture of Northern Italy, Oxford, p. 55.Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec. a.C.-III sec. d.C.)., in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, p. 87.Leoni, C./ Montevecchi, G. 2003, Comune di Ravenna. La domus di largo Firenze – via Boccaccio e gli altri edifici di largo Firenze, in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 28 .Maioli, M.G. 1986, Appunti sulla tipologia delle case di Ravenna in epoca imperiale., in Seminario Internazionale di Studi su “La Macedonia iugoslava”, Atti del convegno (Ravenna, 15-22 marzo 1986), Ravenna, p. 206.Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Largo Firenze, Centro Meccanografico della Cassa di Risparmio di Ravenna (I-III sec. d.C.)., in Ravenna romana, Ravenna, p. 155.Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, p. 125.Scagliarini Corlaita, D. 1987, Nuovi dati e nuove osservazioni sulle domus di Ravenna e della Romagna., in Seminario Internazionale di Studi su “Archeologia e Arte nella Spagna tardoromana, visigota e mozarabica” (Ravenna, 4-11 aprile 1987), Ravenna, p. 385.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Domus di largo Firenze 12, amb. 1, esagonette, in TESS – scheda 8451 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8451), 2010