
La domus 2 è situata nel settore nord-orientale dell’area di scavo e presenta almeno due fasi edilizie, dal momento che i piani pavimentali si trovano a quote dissimili. Il vano 1 è un ambiente scavato solo in parte posto nella zona orientale della domus e pavimentato in cementizio. Il vano 2 è invece posto nel settore settentrionale e presenta una pavimentazione a commessi di laterizi, a S del quale è stata messa in luce parte della pavimentazione in cementizio del vano 3. Nella seconda fase edilizia il pavimento del vano 1 è obliterato da una nuova pavimentazione in cementizio (9), messa in luce solo per una porzione, mentre non è chiaro se anche la pavimentazione dell’ambiente 2 sia almeno parzialmente obliterata dal nuovo pavimento in cementizio del vano 8. In questa seconda fase edilizia il settore residenziale (vani 5-7) viene a accentrarsi attorno allo spazio scoperto 4, pavimentato in acciottolato. L’ambiente 5 è un vano di rappresentanza scavato solo in parte, posto a S dello spazio aperto 4, e pavimentato in tessellato. Attraverso una soglia in tessellato l’ambiente comunica con il vano di soggiorno 6, un ambiente a pianta quadrangolare con pavimentazione in tessellato. Ad O dell’ambiente scoperto 4 si trova il vano di soggiorno 7, a pianta quadrangolare e pavimentato in tessellato, che comunica con il vano 6 attraverso una soglia sempre in tessellato. Ad O dell’ambiente 7 è stato rinvenuto un tratto di pavimentazione a commessi di laterizi (10), molto irregolare. A circa 1 m in direzione S rispetto al vano 6 è stato scavato per una parte il vano 11, con pavimento in tessellato.
La prima fase edilizia è inquadrabile intorno alla metà del I sec.a.C., mentre la seconda fase si può attribuire alla fine del I sec.d.C. (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è una rielaborazione di G. Paolucci di Degani 1960, tav.I).
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (2° q) al secolo I a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti litici policromi, di forma irregolare, sparsi sulla superficie senza ordine, messo in luce per una parte della superficie originaria.
S. Rocco, domus 2, vano 10, pavimento in mattoni
Pavimento a commessi di laterizi con mattoni, formanti un piano irregolare, messo in luce per una parte della superficie originaria e subito reinterrato.
S. Rocco, domus 2, vano 11, tessellato con bordo con svastiche
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per un tratto di 1.8×0.8 m e strappato in due sezioni, attualmente conservate presso i Musei Civici. Il tappeto in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui, è bordato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati.
S. Rocco, domus 2, vano 2, pavimento in mattoni
Pavimento a commessi di laterizi con mattoni, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e subito ricoperto.
S. Rocco, domus 2, vano 3, cementizio con punteggiato di tessere
Pavimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di tessere bianche e nere, messo in luce per una parte della superficie originaria e subito reinterrato.
S. Rocco, domus 2, vano 5, tessellato con fascia ad archi
Pavimento in tessellato policromo dell’ambiente e della soglia, messo in luce per una parte della superficie originaria e strappato in 7 sezioni (6 sezioni dell’ambiente e 1 della soglia), attualmente conservate presso i magazzini dei Musei Civici. Il pavimento dell’ambiente è in tessellato nero con numerosi inserti marmorei policromi, bordato da una fascia merlata disegnata da una treccia a due capi, la soglia invece è decorata da un motivo a spina di pesce, con inserti in marmo, incorniciato da due trecce a calice policrome.
S. Rocco, domus 2, vano 6, tess. con comp. di stelle di 8 losanghe
Pavimento in tessellato bicromo, scandito in due tappeti, che corrispondono all’ambiente 6 (7.1×5.19 m) e alla soglia di passaggio tra i vani 6 e 7 (messa in luce per una superficie di 0.70×0.60 m). Il tappeto dell’ambiente è decorato da una composizione ortogonale di stelle di otto losanghe tangenti per due sommità (formanti quadrati grandi e piccoli, dritti e sulla diagonale), mentre la soglia è decorata da una composizione ortogonale di quadrati adiacenti fomati da quattro rettangoli uguali delineati in nero attorno a un quadrato, su fondo bianco. Il tappeto dell’ambiente è stato staccato in 10 sezioni, attualmente conservate presso i magazzini dei Musei Civici, mentre la soglia è stata reinterrata subito dopo il rinvenimento.
S. Rocco, domus 2, vano 7, tessellato con comp. di stelle di 6 punte
Pavimento in tessellato policromo, rinvenuto per circa l’80% della superficie originaria, staccato in quattro sezioni e attualmente conservato presso i magazzini dei Musei Civici. Il pavimento è decorato da una composizione triassale di stelle di sei punte tangenti, formanti losanghe, caricate da un esagono inscritto, in colori contrastanti.
S. Rocco, domus 2, vano 9, cem. con meandro di svastiche e quadrati
Pavimento in cementizio a base fittile con inserti in tessere musive bianche e nere, messo in luce solo per una parte (2×1 m), corrispondente presumibilmente a parte del bordo, decorato da un meandro di svastiche a giro semplice e quadrati, disegnato da una linea semplice dentata bianca e una una tessera nera al centro di ogni quadrato. Una sezione del pavimento è stata strappata ed è attualmente conservata presso i magazzini dei Musei Civici.

Lunghezza: 7 m – Larghezza: 4.7 m
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: 1958 – Ente responsabile: SA ER
S. Rocco, domus 2, vano 8, cementizio a base litica
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo
Pavimento in cementizio a base litica senza inserti, di colore bianco messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e subito reinterrato. Degani lo descrive come un "conglomerato di marmiglia bianca" (Degani 1960, p. 250).
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Lunghezza: 7 m; Larghezza: 4.7 m;
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Vespaio in ciottoli (12cm) e cocciopesto (10 cm)
Spessore: 22 cm
Campo
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: assente
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base litica senza inserti)
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8514