Nel mese di febbraio del 1966 è stata sterrata una vasta area (1100 mq) per la costruzione di un nuovo complesso edilizio e sono stati messi in luce 10 ambienti pertinenti a uno stesso edificio residenziale, probabilmente una domus, e un tratto di strada romana, che si dipartiva obliquamente dal limite occidentale della città romana. Si deve rilevare che le modalità dell’indagine archeologica, la lacunosità dei resti edilizi e la documentazione approssimativa non consentono una lettura puntuale dell’impianto planimetrico dell’edificio, che presenta due nuclei edilizi vicini, ma con orientamento diverso, influenzato dal reticolo viario. Gli ambienti 1-4, infatti, sono orientati verso la strada con andamento obliquo che in un secondo momento è obliterata dall’ambiente 7 e dai vani ad esso vicini e che presentano un orientamento E-O (5-10); si può comunque supporre che i due nuclei edilizi coesistano, almeno da un certo momento (l’ambiente 5 infatti presenta il medesimo orientamento E-O dei vani 6-10, pur trovandosi nelle immediate vicinanze degli ambienti 1-4). Anche le fasi edilizie restano piuttosto incerte: sotto il pavimento in tessellato dell’ambiente 3 è stato messo in luce un tratto di pavimento in cementizio (4), ma dalla documentazione disponibile non è chiaro se si tratti della pavimentazione precedente dello stesso ambiente oppure se sia il pavimento di un altro vano. Solo il vano 5, oltre all’ambiente 3, presenta una pavimentazione in tessellato, mentre tutti gli altri ambienti sono pavimentati in cementizio. Sembra comunque, sulla base dell’analisi stilistica dei pavimenti, che l’impianto dell’abitazione sia da attribuire al I sec.a.C. (forse la prima metà), mentre i pavimenti in tessellato sono più tardi (I sec.d.C.). (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Degani 1967, p. 7, fig.2).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Via S.Pietro Martire, vano 1, cementizio con inserti marmorei Pavimento in cementizio a base marmorea (Degani lo chiama "marmiglia", Degani 1967, p. 8), con inserti marmorei policromi di piccole e medie dimensioni, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e subito reinterrato.
Via S.Pietro Martire, vano 5, tess. con comp. di ottagoni intersecanti Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e subito reinterrato. Del pavimento non esiste la documentazione fotografica, ma Degani scrive che la decorazione è come quella dell’ambiente 3 (Degani 1967, p. 8), quindi una composizione ortogonale di ottangoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori, formanti quadrati ed esagoni allungati, delineata.
L’ambiente 3 è un vano posto nel settore meridionale della domus e che presenta un orientamento differente rispetto a tutti gli altri ambienti. Il vano è pavimentato in tessellato, sotto il quale è stato rinvenuto un tratto di pavimento in cementizio, ma non è chiaro se si tratta di una pavimentazione precedente dell’ambiente oppure della pavimentazione di un altro ambiente (pertinente a un’altra fase edilizia o forse a un diverso edificio).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 02/1966 – Ente responsabile: SA ER
Via S.Pietro Martire, vano 3, tess. con comp. di ottagoni intersecanti
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: tricromo
Pavimento in tessellato tricromo, messo in luce per la quasi totalità della superficie originaria e subito reinterrato. Il tappeto è decorato da una composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori, formanti quadrati ed esagoni allungati, delineata in grigio su fondo bianco.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Misure Lunghezza: 5.4 m; Larghezza: 4.50 m; Caratteristiche della preparazione Tipo di preparazione: cocciopesto biancastro (15-17 cm); vespaio in ciottoli (8-10 cm) Spessore: 27 cm ca
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: 1.5-2×2-3 cm
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 169a – composizione ortogonale di ottagoni irregolari, intersecantisi e adiacenti sui lati minori (formanti quadrati ed esagoni allungati), delineata
Degani, M. 1967, Reggio Emilia. Scoperte archeologiche urbane ed extraurbane., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 8, fig. 4.Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, pp. 118-119, tav. LIII, 2.