Nel mese di novembre del 1953 durante lavori edilizi nei sotterranei di Palazzo Vescovile sono stati messi in luce i resti di una domus di età romana. Dell’edificio residenziale sono stati individuati, in maniera non completa, due ambienti affiancati (1-2), mentre di un terzo ambiente è stato individuato solo un tratto della preparazione di un pavimento che con tutta probabilità era in tessellato, dal momento che il vano si estendeva oltre i limiti dell’area di scavo. Gli ambienti 1 e 2 sono a pianta quadrangolare, entrambi disposti sullo stesso asse e ciascuno pavimentato in tessellato; sul lato ovest è stato rinvenuto il muro perimetrale, che in fondazione era composto da mattoni manubriati e in alzato da ciottoli legati con calce, con tracce di intonaco non dipinto sulla faccia interna. I pavimenti sono datati su base stilistica alla prima metà del I sec.d.C (la pianta con il posizionamento dei pavimenti è una rielaborazione di G. Paolucci da Aemilia 2000, p. 412; la planimetria allegata è tratta da Degani 1955, p. 24 fig.1).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Domus del Palazzo Vescovile, vano 1, tess. e soglia con losanga Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per buona parte della superficie originaria, scompartito in due tappeti, corrispondenti al vano e alla soglia. Il tappeto dell’ambiente è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, questi ultimi delineati, i meandri disegnati
da fasce bicrome, gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in colori
contrastanti; la soglia è invece decorata da un rettangolo campito da una losanga caricata da una losanga inscritta secondo l’asse minore, in tessere bianche e nere. Attualmente del pavimento di conservano 3 sezioni presso i magazzini dei Musei Civici.
L’ambiente 2 è un vano a pianta rettangolare adiacente all’ambiente 1, entrambi allineati sullo stesso asse. Non ci sono elementi che consentano di stabilire con precisione la destinazione d’uso dell’ambiente, nè da quale lato vi si accedesse. Presenta una pavimentazione in tessellato.
Lunghezza: 6.30 m – Larghezza: 5.60 m
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche di rinvenimento Data: 11/1953 – Ente responsabile: SA ER
Domus del Palazzo Vescovile, vano 2, tessellato bianco con bordo nero
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: bicromo
Pavimento in tessellato bicromo, messo in luce per una parte della superficie originaria e subito reinterrato. Il tappeto è in tessellato bianco, a ordito di filari paralleli e obliqui.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Degani, M. 1955, Reggio Emilia. Avanzi di un edificio romano della prima metà del I secolo., in Notizie degli Scavi di Antichità. Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei., Roma, p. 27, fig.4.Scagliarini Corlaita, D./ Venturi, E. 1999, in Mosaici e pavimenti romani di Regium Lepidi., Reggio Emilia, p. 102, tav. XLVI, 2.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Domus del Palazzo Vescovile, vano 2, tessellato bianco con bordo nero, in TESS – scheda 8625 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8625), 2010