In loc. il Monacato, presso l’attuale comune di Castrocielo, è stato individuato un imponente complesso residenziale la cui prima fase edilizia è inquadrabile nel II sec. a.C., con ristrutturazioni nel corso del I sec. a.C. ed una terza fase di rioccupazione databile nel IV sec. d.C. La villa, denominata villa Eucheria, si affaccia sulla piana di Aquinum e sulla via Pedemontana, importante asse stradale di attraversamento della valle Latina, preesistente alla viabilità di epoca romana. Un muro di sostruzione in opera poligonale di IV maniera, su cui si sono sovrapposte le strutture medievali di un monastero benedettino, costituisce la fronte occidentale di una platea su cui si impiantò l’edificio (1). Il muro, visibile per una lunghezza di m 60, è composto, nella parte meridionale, da blocchi di travertino bugnati di forma quasi quadrata mentre a nord i blocchi hanno una forma poligonale; alla loro base è visibile un piccolo cunicolo fognario. All’estremità meridionale del muro bugnato si apre un criptoportico addossato ad uno dei muri di terrazzamento della platea (2). Esso si compone di una lunga galleria coperta con volta a botte che riceveva luce da venti finestrelle strombate che si aprono nel muro esterno; dal muro opposto, perpendicolare a questo, dipartono una rampa di salita alla platea superiore (3) ed uno stretto cunicolo (4). I muri interni della galleria sono completamente intonacati e decorati nelle volte da ampi riquadri delineati in rosso; sulle pareti sono visibili linee graffite. Il criptoportico doveva essere pavimentato da un tessellato bianco, di cui rimangono radi lacerti. Parallelo a questo esisteva un secondo criptoportico (5), a nord del muro di sostruzione in opera poligonale. Conserva la cortina muraria in opera incerta; al suo interno è visibile l’apertura di una galleria minore. I criptoportici, addossati ai muri di terrazzamento della platea, risalgono con tutta probabilità ad una seconda fase costruttiva, inquadrabile nel I sec. a.C. Sulla terrazza superiore sono visibili i resti di un’antica cisterna formata da 3 gallerie con volta a botte affiancate e intercomunicanti tramite due basse e strette aperture, con pareti rivestite di intonaco (6), su cui in epoca medievale si impiantò il monastero femminile di S. Maria di Palazzolo (7). Nel corso di alcune recenti indagini effettuate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio sono stati individuati presso la terrazza alcuni vani con cortina in opera listata pavimentati in mosaico (8), che documentano una terza fase di vita caratterizzata dalla rioccupazione del sito, databile nel corso del IV secolo d.C. Molti studiosi hanno connesso su base toponomastica il complesso residenziale di Villa Eucheria alla famiglia degli Anici Aucheni, documentati epigraficamente (CIL X, 5651) anche presso il sito di Fabrateria Vetus (Ceccano). (pianta loc. edificio tratta da Nicosia 2006, fig. 3 p. 20; pianta edificio tratta da Ceraudo 2004, fig. 50 p. 41)
Cronologia Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Il Monacato, Villa Eucheria, tessellato bianco E’ documentata la presenza di un tessellato monocromo bianco. Del pavimento si conservano attualmente le impronte nella malta di allettamento.
Ambiente 2: si tratta di un criptoportico che si sviluppa presso l’estremità meridionale del muro di terrazzamento della platea superiore. Esso si compone di una lunga galleria coperta con volta a botte che riceveva luce da venti finestrelle strombate che si aprono nel muro esterno, spesso m 1,50; dal muro opposto, perpendicolare a questo, si dipartono una rampa di salita alla platea superiore (3) ed uno stretto cunicolo (4). I muri interni della galleria sono completamente intonacati e decorati nelle volte da ampi riquadri delineati in rosso; sulle pareti sono visibili linee graffite. Il criptoportico doveva essere pavimentato da un tessellato bianco, di cui rimangono radi lacerti.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 2003
Il Monacato, villa Eucheria, criptoportico, mosaico
Parte dell’ambiente: corridoio Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: non documentato Cromia: monocromo
Nel 2003, nel corso di alcune ristrutturazioni, sono state rinvenute rade porzioni di un mosaico in tessere di calcare bianco che originariamente dovevano pavimentare il criptoportico.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AA. VV. 2004, Ville romane lungo la via Pedimontana tra Roccasecca e Piedimonte Sangermano, in Ager Aquinas. Aerotopografia archeologica lungo la valle dell’antico Liris, Marina di Minturno, pp.40-41.Nicosia, A. 2006, in Museo della città e del territorio. Aquino., Roma, p.114.