scheda

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 4, tess. geom. bicromo con cerchi
Ravenna ( RA )


Gli scavi condotti nel 1980 per la costruzione della nuova sede della Banca Popolare misero in luce, in piazza Arcivescovado 2-4, i resti di un complesso abitativo in seguito denominato “Domus del Triclinio” (sito 20). L’area di scavo risulta delimitata a SE dai resti defunzionalizzati delle mura urbiche repubblicane che fungono da base d’appoggio per gli elevati della domus, in un terreno in cui la subsidenza rese necessario il rifacimento continuo dei pavimenti. Il fenomeno risulta evidente nella situazione riscontrata nell’ambiente 3 dove il piano pavimentale presenta una notevole pendenza verso NO, essendo il terreno sostenuto a SE dalle riseghe della cinta muraria. I limiti di scavo non permisero di indagare il settore N del complesso, nel quale è plausibile si trovasse l’ingresso della casa.
Alla prima fase, datata al I sec. d.C., appartengono alcuni ambienti gravitanti su una corte scoperta (amb. 1) pavimentata in lastricato di mattoni e dotata di un pozzo, collocato presso l’angolo S dell’area di scavo. Dal lato N di questo cortile si aveva accesso all’ambiente 2, forse un corridoio, con pavimento in cementizio, a sua volta comunicate con il vano 3, posto a S, di cui si rinvenne parte del tessellato geometrico originario.
Alla fine del II sec. d.C., nell’angolo SE corte scoperta 1, venne costruita una caldaia collegata all’intercapedine di 50 cm ricavata nella parete SE della stanza 3. L’inserimento del nuovo sistema di riscaldamento avvenne contemporaneamente al rifacimento del pavimento, posto ad una quota superiore di 35 cm, probabilmente per difendersi dall’umidità causata dal naturale abbassamento del terreno. Per ragioni analoghe, anche il corridoio 2 e la stessa corte scoperta 1, precedentemente pavimentati in cementizio e lastricato di mattoni, ricevono in questo momento la medesima stesura di esagonette fittili. In questa fase nell’angolo SE del corridoio sono già presenti alcuni gradini, che indicano l’esistenza di un secondo piano o di un piano rialzato.
Nel terzo quarto del III sec. d.C., il settore NE della domus venne ampliato con la costruzione dell’ambiente 4, pavimentato in tessellato geometrico e collocato ad una quota sopraelevata rispetto alle stanze esistenti. Il vano era accessibile tramite un adattamento dei gradini posti all’estremità SE del vano 2. Nello stesso momento fu aggiunto anche l’ambiente 5, la seconda area scoperta del complesso abitativo, occupato da una fontana e da vasche collegate al pozzo del cortile 1, ripavimentato per la terza volta.
All’inizio del IV sec. d.C. domus fu distrutta da un incendio di cui rimangono tracce sui rivestimenti in mosaico. Il rinvenimento delle parti metalliche di un letto tricliniare, di altri oggetti in metallo e di un certo numero di esagonette e mattoni accumulati nella corte 1, indica che l’edificio era in fase di ulteriore ristrutturazione quando la sua vita venne improvvisamente interrotta (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 1, pavimento in esagonette
Pavimento a commessi laterizi di forma esagonale.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 1, pavimento in mattoni
Pavimento a commessi laterizi di forma quadrata.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 1, pavimento in mattoni
Pavimento in mattoni rettangolari.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 2, pavimento in esagonette fittili
Pavimento a copertura unitaria costituito da commessi laterizi di forma esagonale.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 2, rivestimento in cementizio
Rivestimento in cementizio monocromo.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 3, tess. a croci di squadre e quadrati
Rivestimento in tessellato geometrico, bicromo, distinto in un ampio bordo bianco, punteggiato di tessere nere, ed in un pannello centrale, quadrato, decorato da uno stralcio di composizione reticolata di croci di quattro squadre e di quadrati adiacenti, formanti quadrati maggiori. Nel settore NO della stanza, nel bordo bianco compreso tra il pannello e l’ingresso, il rivestimento presenta un restauro antico ottenuto mediante una stesura subrettangolare di colore nero, punteggiata di tessere bianche.

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 3, tess. geometrico ad esagoni
Rivestimento in tessellato geometrico, bicromo, scandito in un bordo che termina con una linea tripla di tessere bianche e nere disposte a scacchiera, ed in un campo decorato da una composizione di esagoni bianchi circondati da rettangoli e triangoli neri. Se ne conserva un frammento delle dimensioni di 4 x 0,82 m, posizionato lungo la parete SE della stanza, nell’area occupata dall’intercapedine costruita durante la seconda fase di vita della domus.


Ambiente 4: ambiente di forma rettangolare, collocato a N della stanza 3, come quest’ultima a ridosso della mura urbiche d’età repubblicana, di cui sfrutta le fondazioni quale base d’appoggio. L’ambiente, costruito durante la terza fase di vita della domus, era posto ad una quota maggiore rispetto alle altre stanze e vi si accedeva tramite cinque gradini sistemati all’estremità SE del vano 2. La parete di NE presenta un’intercapedine di circa 50 cm funzionale al sistema di riscaldamento alimentato da una caldaia posta ad E, dove le mura urbiche erano già in parte demolite. La pavimentazione in tessellato suggerisce un ultilizzo della stanza quale ambiente di soggiorno o triclinio invernale (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, terza fase).

Lunghezza: 3.9 m – Larghezza: 4 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1980

Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 4, tess. geom. bicromo con cerchi

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Rivestimento in tessellato geometrico, bicromo, costituito da un’ampia fascia nera a stesura di filari paralleli, obliqui rispetto agli assi della stanza, entro cui si trova una composizione a pseudoemblema, entro un quadrato, di quattro cerchi e quattro losanghe disposti intorno ad un ottagono centrale. Il rivestimento fu trovato praticamente integro salvo alcune lacune posizionate sul bordo dello pseudoemblema, nell’ottagono centrale ed in due dei quattro cerchi angolari.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III d.C. (3° q) al secolo III d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 3.85 m; Larghezza: 3.15 m;

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5×1.2; 1.2×1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 10g – denti di sega, dentati
DM 1i – linea doppia
DM 2j – linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere)

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1.5×1.2; 1.2×1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia
DM 2j – linea dentellata (dentelli di gruppi di quattro tessere)
DM 70d – treccia a due capi, in colore contrastantenodo di Salomone
DM 1a – linea semplicefiore a sei petali

 
 

Referenza fotografica: Immagine tratta da Bermond Montanari, 1986.
Bermond Montanari, G. 1986, Attività di ricerca nel decennio 1973-1983., in Opuscola Instituti Romani Finlandiae, Roma, p. 12, tav. 4, fig. 1, tav. 7.
Bermond Montanari, G. 1990, L’impianto urbano e i monumenti., in Storia di Ravenna. I. L’evo antico., Venezia, p. 234, fig. 17.
George, M. 1997, in The Roman Domestic Architecture of Northern Italy, Oxford, p. 54, fig. 41/c.
Graziani, S. 2010, Abitare in città nella Romagna romana. La documentazione archeologica (I sec.a.C.-III sec.d.C.), in Cultura abitativa nella Cisalpina romana. 1. Forum Popili., Firenze, pp. 84-85, fig. 47.
Maioli, M.G. 1983, Ravenna, piazza Arcivescovado, nuova sede della Banca Popolare, domus romana., in Ravenna e il porto di Classe. Venti anni di ricerche archeologiche tra Ravenna e Classe., Bologna, p. 56.
Maioli, M.G. 1986, Appunti sulla tipologia delle case di ravenna in epoca imperiale., in Seminario Internazionale di Studi su “La Macedonia iugoslava”, Atti del convegno (Ravenna, 15-22 marzo 1986), Ravenna, p. 214, fig. 7.
Maioli, M.G. 1994, Nuovi ritrovamenti di mosaici romani geometrici bianconeri in Romagna., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p. 238.
Maioli, M.G. 2003, Il mosaico romano a Revenna. , in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici e altri tesori mai visti., Fusignano, p. 48.
Maioli, M.G. 2003, La domus del triclinio: lo scavo della Banca Popolare., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici e altri tesori mai visti., Fusignano, p. 56, fig. 4.
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 149, fig. 19.
Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, p. 122, fig. 72.
Racagni, P. 2003, Mosaici esposti., in Domus del triclinio. Alla scoperta di Ravenna romana. Mosaici ed altri tesori., Fusignano, p. 102.
Scagliarini Corlaita, D. 1987, Nuovi dati e nuove osservazioni sulle domus di Ravenna e della Romagna., in Seminario Internazionale di Studi su “Archeologia e Arte nella Spagna tardoromana, visigota e mozarabica” (Ravenna, 4-11 aprile 1987), Ravenna, p. 391, fig. 1.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Piazza Arcivescovado 2-4, amb. 4, tess. geom. bicromo con cerchi, in TESS – scheda 8958 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8958), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8958


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