scheda

Palazzetto bizantino via D’Azeglio 47, amb 12, tess cerchi annodati
Ravenna ( RA )


Lo scavo di via D’Azeglio 47 ha messo in luce un complesso abitativo pluristratificato in cui tra la fine del V sec. d.C. e l’inizio di quello successivo viene costruito il cosiddetto "Palazzetto bizantino" (sito 35). L’edificio si imposta nell’area precedentemente occupata da due domus (cfr. domus N di via D’Azeglio 47, e domus S di via D’Azeglio 47) separate da una strada con andamento NO-SE. Non è chiaro in realtà se si tratti di un’unica nuova abitazione o se si debbano separare gli ambienti posti a N da quelli posti a S, tuttavia, seguendo la tradizione letteraria che li indica complessivamente come appartenenti al “Palazzetto bizantino”, si è scelto di trattarli insieme.
Durante la prima fase, tra la fine del V sec. d.C. e l’inizio del VI sec. d.C., la strada viene defunzionalizzata mediante la costruzione dell’ingresso trasversale 1, la cui pavimentazione in mosaico denuncia immediatamente l’alto livello del complesso in esame. Il settore N mantiene in realtà l’assetto planimetrico assunto già nel IV sec. d.C. (cfr. domus N di via D’Azeglio 47, descrizione dell’edifico, terza fase abitativa): gli ambienti 11 e 12, pavimentati in opus sectile (vedi schede degli ambb. 11 e 12 in domus N di via D’Azeglio 47), rimangono esattamente gli stessi e corrispondono rispettivamente alle stanze 3 e 4 del nuovo contesto. In maniera analoga la corte scoperta 5, priva di pavimentazione, esiste già come tale dal IV sec. d.C., mentre la stanza 2, precedentemente un ingresso completamente aperto sulla strada e privo di pavimento, viene ora dotata di un complesso tessellato policromo. Nel vano 7, uno spazio di servizio destinato ai visitatori della casa, trova posto una latrina ed il pavimento continua ad essere un semplice battuto di terra. Declassato risulta invece il vano 6, probabilmente un altro spazio di servizio, in cui un battuto di terra copre il precedente mosaico di V sec. d.C. (cfr. amb. 10 domus N di via D’Azeglio 47). Nel settore S del palazzetto, la stanza 8, pavimentata in tessellato geometrico policromo, è stata variamente interpretata: una stanza di soggiorno in fondo al corridoio 10, o un vano di passaggio analogo all’ambiente 2, simmetrico rispetto all’ingresso 1. Indipendentemente dalla funzione, su di essa si apriva ad E l’ambiente 9, anch’esso pavimentato in tessellato, mentre della stanza 14, ad O, pavimentata in semplice cementizio, non si conoscono gli accessi. Nell’estremo angolo O dello scavo si trova l’ambiente 13 che assieme ai vani 11 e 12 costituisce la parte scoperta e non pavimentata della casa. Infine anche la lettura dei vani 15, 16 e 17, in questo momento dotati rispettivamente di un pavimento in cementizio e di rivestimenti in opus sectile, cambia a seconda che si riconosca in essi un ninfeo monumentale gravitante sulle strutture per l’acqua della corte 13, o una serie di piccoli ambienti collegati al corridoio 10.
Durante la seconda fase, collocata circa alla metà del VI sec. d.C., il settore S del palazzetto va incontro ad importanti cambiamenti. I vani 11 e 12, precedentemente aree scoperte, vengono ora dotati di una pavimentazione in opus sectile, mentre l’ambiente 14, prima in cementizio, riceve ora un tessellato policromo con pseudoemblema figurato.
La terza fase di vita del complesso abitativo si situa tra la fine del VI sec. d.C. e l’inizio del VII sec. d.C. Gli interventi più rilevanti riguardano le stanze già modificate nelle fase precedente: gli ambienti 11 e 12 perdono infatti il rivestimento in opus sectile in favore di una nuova pavimentazione in tessellato geometrico. La stanza di rappresentanza 10 viene ampliata ed il nuovo tessellato, posto in continuità con quello precedente, presenta una complessa decorazione policroma.
L’abbandono dell’area si data a partire dal VII sec. d.C., momento in cui nell’area si imposta una necropoli (Planimetrie tratte da "Atria longa patescunt", in corso di stampa; prima, seconda, terza fase).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (4° q) al secolo VI d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Palazzetto bizantino via D’Azeglio 47, amb 12, pav. in opus sectile
Pavimento in opus sectile.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 10, tess cerchi allacciati
Tessellato costituito da un bordo a fila di pelte diritte e affrontate, ai lati di una losanga sdraiata, e da un campo a cerchi allacciati in colori contrastanti, con effetto di fasce. Al momento dello scavo il tessellato si conservava in maniera estesa ed in buono stato, ad eccezione di due lacune rispettivamente nei settori NO e SE, tali comunque da non comprometterne la ricostruzione complessiva dello schema geometrico.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 11, retic. di quadrati
Rivestimento costituito da due unità decorative, rispettivamente per la soglia posta a SE dell’ambiente, e per il vano a reticolato di quadrati. Al momento dello scavo del rivestimento si conservava un ampio lacerto collocato nel settore N della stanza ed una breve porzione parallela al lato S della medesima (Immagine tratta da Baldini Lippolis, 2004, terza fase abitativa).

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 16, opus sectile isodomo
Rivestimento in opus sectile costituito da un bordo a fascia dato da lastre scure allineate, e da un campo con decorazione a struttura isodoma bianca, profilata di listelli rossi. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in maniera piuttosto lacunosa: rimaneva parte della preparazione in cementizio su cui erano allettate alcune lastre marmoree.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 17, opus sectile isodomo
Pavimento in opus sectile a struttura isodoma listellata. Della pavimentazione rimane tuttavia solo la preparazione in cementizio su cui si conservano le impronte delle laste asportate in antico. Il rivestimento sembra essere del tutto simile a quello rinvenuto nella stanza limitrofa ad E (cfr. amb. 16).

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 2, tes con stella e cerchi
Rivestimento in tessellato policromo costituito da un bordo a doppia cornice delimitante un campo a pseudo emblema quadrato, con composizione centrata di un cerchio intorno ad un altro cerchio. Il rivestimento si conservava in stato di quasi integrità al momento dello scavo ad eccezione di una lacuna lungo il lato NO della stanza.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb 8, tes di ottagoni concavi
Rivestimento costituito da un bordo a fila di quadrati e rettangoli sdraiati, adiacenti, e da un campo a composizione ortogonale di ottagoni concavi caricati di quadrati anch’essi concavi, formanti pelte. L’effeto complessivo risulta essere di circoli tangenti che circoscrivono quadrilobi. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in maniera piuttosto lacunosa, tale comunque da permettere una ricostruzione pressochè completa dello schema decorativo.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb. 1, reticolato di trecce
Tessellato costituito da due unità decorative relative rispettivamente alla soglia ed al vano della stanza. La prima unità è decorata da un motivo di bipenni, mentre la seconda presenta un campo a reticolato di treccia a due capi, con motivi geometrici variati. Il tessellato si presentava, al momento dello scavo, in condizioni di quasi integrità salvo una lacuna al centro del lato lungo SE, che tuttavia non pregiudicava la ricostruzione complessiva del rivestimento.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb. 14, cementizio monocromo
Cementizio monocromo.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb. 14, tess. a pseudoemblema
Rivestimento costituito da due unità decorative rispettivamente per la parte E della stanza, risalente alla seconda fase abitativa del complesso, e per la parte O, aggiunta in seguito ad un ampliamento, durante la terza fase.
L’unità E è costituita da un bordo a coppia di sinusoidi allacciate e da un campo a pseudo-emblema collocato su uno sfondo a composizione reticolata di quadrati tangenti sulla diagonale, con quadrati inscritti negli spazi di risulta cruciformi.
L’unità O, separata dalla precedente da una fila di quadrati e rettangoli sdraiati, presenta un bordo a treccia a due capi seguita da una fascia a reticolato di linee dentate. Il campo è decorato da una composizione in un cerchio di una corona di otto cerchi.
Al momento dello scavo l’unità E si conservava in stato di quasi integrità ad eccezione di una lacuna significativa nel settore N dello pseudo-emblema, mentre dell’unità O si mise in luce circa un quarto dell’estensione calcolata.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb. 15, cementizio monocromo
Cementizio costituito da frammenti di terracotta arancioni e beige entro una matrice di colore grigio-beige. Al momento dello scavo il rivestimento si conservava in maniera estesa nella parte dell’ambiente messa in luce, ad eccezione di una lacuna collocata circa al centro. E’ stata avanzata inoltre l’ipotesi che possa trattarsi di una preparazione per una pavimentazione in opus sectile simile alle stanze adiacenti verso O.

Palazzetto bizantino, via D’Azeglio 47, amb. 9, tess. a cuscini
Tessellato costituito da un bordo decorato da una fascia percorsa da una sinusoide e da un campo a composizione reticolata di quadrati curvilinei e di cerchi adiacenti formanti ottagoni irregolari e concavi. Al momento dello scavo si conservava un lembo di tessellato delle dimensioni di circa 5.8 x 1.3 m lungo la parete NO della stanza.


Ambiente 12: ambiente di forma rettangolare, collocato tra il vano di passaggio 11 e la corte scoperta 13. Durante la prima fase di vita del Palazzetto bizantino, assieme a tali vani doveva costituire uno spazio scoperto, privo di pavimentazione, delimitato a N da un muro lesenato. Nella seconda fase venne dotato di una pavimentazione in opus sectile, di cui è stata riconosciuta solo la preparazione, mentre nella terza fase risulta pavimentato in tessellato geometrico policromo (Planimetria tratta da "Atria longa patescunt", in corso di stampa, terza fase).

Lunghezza: 6.8 m – Larghezza: 4.4 m

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (4° q) al secolo VI d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1994

Palazzetto bizantino via D’Azeglio 47, amb 12, tess cerchi annodati

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento costituito da tre unità decorative di cui due a disegno geometrico ed una a decorazione vegetalizzata. La prima unità occupa la soglia E dell’ambiente e presenta una composizione iterativa di bipenni delineate. La seconda, nel vano della stanza, è costituita da una composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi. La terza infine ricopre la soglia O ed è decorata da un fiore a calice trifido, affiancato da volute a ricciolo. Al momento dello scavo l’unità decorativa del vano si conservava in stato di quasi integrità, mentre molto più lacunosa risultava la soglia E, di cui rimaneva circa la metà. Della soglia O se ne mise in luce un breve lacerto nel settore N, affiancato da chiari interventi di restauro (Immagine tratta da Baldini Lippolis, 2004, terza fase abitativa).

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (4° q) al secolo VII d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 6.8 m; Larghezza: 4.4 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato

Tessellato costituito da un campo decorato a scacchiera di bipenni, delineate e campite, e da un bordo a linea tripla di tessere bianche. Tale bordo separa l’unità decorativa in esame dal campo di quella posta ad O, appartenente al medesimo rivestimento, e dal campo dell’unità posta ad E, appartenente al rivestimento della stanza limitrofa.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1t – linea tripla

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 221c – scacchiera di bipenni delineata e campita, a tre colori

 
 
Referenza fotografica: Immagine tratta da Baldini Lippolis, 2004.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo

Tessellato a fondo bianco da cui emerge un fiore a calice trifido affiancato da volute a ricciolo. L’unico fiore conservato è volto ad O, verso l’esterno della stanza, e poggia su un segmento di stelo quasi a contatto con il bordo dell’unità decorativa adiacente. La composizione presenta colori alterati e poco distinguibili, nondimeno si nota che il calice, profilato di tessere scure, aveva il riempimento sfumato, mentre le volute, terminanti in nappine rosse o arancioni, mostrano una transizione, talvolta brusca, dai toni più scuri a quelli più chiari. Il bordo O del tessellato venne restaurato in antico con tessere di dimensioni maggiori, di forma irregolare e con colori distribuiti in maniera casuale.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: vegetale
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni vegetali

MotivoModulo
Fiore a calice trifido, affiancato da volute a ricciolo, desinenti in nappine

 
 
Referenza fotografica: Immagine tratta da Baldini Lippolis, 2004.

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Tessellato costituito da un bordo terminato da una linea tripla bianca entro la quale si trova un campo a composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni a lati concavi.
Il bordo inizia con una breve stesura monocroma, bianca, ad ordito di filari paralleli, perpendicolari rispetto agli assi della stanza, limitata ai lati NE e SO dell’ambiente. Segue, su tutti i lati, una linea tripla bianca incorniciata da due linee semplici di tessere nere.
Il campo è decorato da una composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari e concavi. Tutta la composizione è disegnata da cordoni a bordi dritti, profilati di nero, fumati alternativamente nel beige-rosato ed arancione, o nel bianco-azzurro e beige. I cerchi annodati sono caricati di un cerchio minore, di quattro quadranti, campito alternativamente di bianco-azzurro e di arancione. Gli ottagoni concavi presentano un quadrato dentato ed iridato, su un fondo di tessere beige che costituisce il colore base del rivestimento.

Bordo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1t – linea tripla
DM 1a – linea semplice

 

Campo


Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 235a – composizione ortogonale di cerchi annodati, formanti ottagoni irregolari a lati concavi, disegnata da cordoni a bordi dirittiquadrati dentati, cerchi di quattro quadranti

 
 
Referenza fotografica: Immagine tratta da Baldini Lippolis, 2004.

Baldini Lippolis, I. 2004, Gli a ambienti. , in Archeologia urbana a Ravenna. La “Domus dei Tappeti di Pietra”. Il complesso archeologico di via D’Azeglio., Ravenna, pp. 101-102, figg. 142-143/2, 145.
Maioli, M.G. 1993, Ravenna, via D’Azeglio, n. 47. Complesso archeologico., in Studi e documenti di archeologia, Bologna, p. 358, fig. 56.
Maioli, M.G. 1994, Il complesso archeologico di via D’Azeglio a Ravenna: gli edifici di epoca tardoimperiale e bizantina; relazione preliminare., in Seminario Internazionale sul tema: “Ravenna, Costantinopoli, Vicino Oriente”, Atti del convegno (Ravenna, 12 – 16 settembre 1994), Ravenna, p. 57.
Maioli, M.G. 1996, I mosaici del complesso di via D’Azeglio in Ravenna., in Atti del III Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Bordighera, 6-10 dicembre 1995), Bordighera, p. 337, fig. 1.
Maioli, M.G. 2003, La stratificazione urbana di via D’Azeglio., in Viaggio nei siti archeologici della provincia di Ravenna, Ravenna, p. 17, figg. 1, 2.
Marini Calvani, M./ Maioli, M.G. 1995, in I mosaici di via D’Azeglio in Ravenna, Ravenna, p. 67, fig. 50.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Quarello, Manuela | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Quarello, Manuela, Palazzetto bizantino via D’Azeglio 47, amb 12, tess cerchi annodati , in TESS – scheda 9025 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9025), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9025


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