Nel 1914 Muñoz esplorò l’area interna della basilica di S. Sabina, nell’area della navata centrale (zona III nella pianta del Darsy). Davanti alla porta centrale, presso l’angolo S, ad una profondità di 1.76 m sotto il pavimento attuale, si rinvenne una vasta sala pavimentata in mosaico; al centro, chiusa tra due cancelli, correva una sorta di recinzione longitudinale, delimitata da plutei e pavimentata in opus sectile, larga 2.90 m e più alta di 0.20 m del restante pavimento. Nel 1936-7, durante altri lavori sotto il portico, venne trovata un’altra parte della sala, che quindi si allungava sotto il quadriportico verso le terme. Queste scoperte, ed altre evidenze archeologiche, hanno permesso di identificare una ricca domus di III-IV secolo; occupava un’area di 30 x 60 m con il lato lungo verso SE e prospettava a NO sul vicus Altus, a SE sul vicus Armilustrii, a SO sul cortile delle terme; era separata da un vicolo dal gruppo di edifici situati a NE. Per Darsy, parti di questa domus, tra cui le colonne in granito inserite nella chiesa, sarebbero state reimpiegate nella costruzione della basilica e, nell’aula pavimentata a mosaico e sectile, dovrebbe essere riconosciuto il titulus di V secolo (DARSY 1968, p. 87), ipotesi tuttavia smentita dal riesame dei dati archeologici.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Vasta aula, intercettata nel 1914 e poi nel 1936-37, che si allungava dall’angolo S della navata centrale fino al quadriportico antistante la basilica (zona III); conservava la pavimentazione originale in mosaico, ad una quota inferiore di 1.76 m rispetto al pavimento attuale; al centro della sala, chiusa tra due cancelli, correva una predella pavimentata in sectile, larga 2.90 m e più alta di 0.20 m del restante pavimento.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1914
Regio XIII, S. Sabina, domus (?), tessellato bicromo a motivi geometrici
Parte dell’ambiente: aula Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tessellato bicromo a decoro geometrico, con composizione delineata di sinusoidi, contigue ed opposte (DM 249b), gli intervalli caricati da una rosetta inclusa. Le tessere sono piuttosto grandi e sono allettate in modo non perfettamente regolare.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo III d.C. (1° q) al secolo III d.C. (2° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 249b – composizione di sinusoidi contigue ed opposte, delineata
Blake, M.E. 1940, Mosaics of the Late Empire in Rome and Vicinity, in Memoirs of the American Academy in Rome, p. 84, fig. 12, 3.Chini, P./ Grandi, M. 2005, Osservazioni sul repertorio del mosaico bianco nero di II-III secolo a Roma, in La Mosaique Grèco-Romaine IX. Actes du Colloque International pour l’Etude de la Mosaique Antique (Rome, 5-10 novembre 2001), Roma, p. 62.Darsy, F.M.D. 1968, in Recherches archéologiques à Sainte Sabine sur l’Aventine, Città del Vaticano, p. 78, fig. 53.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio XIII, S. Sabina, domus (?), tessellato bicromo a motivi geometrici, in TESS – scheda 9094 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9094), 2009