La planimetria dell’edificio (sito 22) è nota solamente da un disegno di A. Azzaroni (1909), posizionata rispetto all’edificio noto quale “Casa del custode delle case popolari”, tuttora esistente. Lo scavo mise in luce tre tratti in muratura con andamento SO-NE e due, posizionati ad E, con andamento perpendicolare. Ad una profondità media di 4.2 m dal piano di calpestio moderno si rinvennero anche due piani pavimentali, di cui uno a mosaico (Disegno a china di A. Azzaroni, 1909; tratta da Manzelli, 2000).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Manzelli, V./ Grassigli, G.L. 2001, Abitare a Ravenna. Edilizia privata e apparati decorativi nelle domus ravennati di età romana., in Ravenna romana, Ravenna, p. 151-153, fig. 21.Manzelli, V. 2000, in Città romane, 2. Ravenna, Roma, pp. 94-95, fig. 47.