scheda

Fregellae, domus, cementizio con pseudoemblema circolare
Fregellae – Arce ( FR )

L’edificio residenziale era ubicato presso il quartiere settentrionale della città di Fregellae, destinato all’edilizia residenziale (G). A causa dell’instabilità geologica del terreno e delle profonde attività di aratura e di scasso agricolo, della domus si conserva unicamente un rivestimento pavimentale in cementizio, asportato, restaurato e conservato presso l’attuale Museo di Ceprano (pianta loc. edificio tratta da http://www.comune.arce.fr.it/it/fregellae.shtml).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (2° q) al secolo III a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

L’ambiente non si è conservato a causa dell’instabilità geologica del terreno unitamente alle attività di scasso agricolo effettuate nella zona prima che essa fosse sottoposta a vincolo archeologico; del vano si conserva unicamente il rivestimento pavimentale in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di dadi bianchi interrotto da uno pseudoemblema circolare, distaccato e conservato presso il Museo di Fregellae (Ceprano). Al momento del distacco, in corrispondenza dello pseudoemblema, è stata rinvenuta una fossa connessa ad un pozzo contenente vario materiale ceramico, tra cui alcuni vasetti miniaturistici pertinenti all’atelier des petites estampilles, che costituiscono un valido terminus ante quem in quanto tale produzione vascolare cessa agli inizi del III sec. a.C. F. Coarelli ha supposto che si possa trattare di una sorta di deposito, forse di valenza rituale.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (2° q) al secolo III a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Fregellae, domus, cementizio con pseudoemblema circolare

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria?
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Rivestimento in cementizio a base fittile decorato da un punteggiato di dadi bianchi interrotto da uno pseudoemblema realizzato in tessere bianche (calcare) e rosse (in cotto), delimitato da una linea di tessere bianche ed una linea di tessere rosse che circoscrivono un motivo geometrico-vegetalizzato costituito da un fiore stilizzato a sei petali in rosso su fondo bianco (m 0,70). Il pavimento è stato asportato, restaurato e attualmente si conserva presso il Museo Archeologico di Fregellae. Va detto che, al momento del distacco, al di sotto dello pseudoemblema è stata riportata in luce una fossa connessa ad un pozzo contenente materiale eterogeneo (soprattutto ceramico), cronologicamente databile non oltre il III sec. a.C. Coarelli ha ipotizzato che si possa trattare di una sorta di deposito, forse di valenza rituale.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo III a.C. (2° q) al secolo III a.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Massetto in cementizio e calce disposto al di sopra di un vespaio in ciottoli di fiume poggiante direttamente su un battuto di terreno argilloso.

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1a – linea semplice

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e geometrico-vegetalizzata
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con tessere musive)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103e – punteggiato di dadi, su signino
DM 257b – fiorone unitario di 6 elementi non contigui, a petali affusolati (qui il centro è un cerchio sovrapposto)

 
 

Referenza fotografica: Da Ardovino 1990, fig.4 p.259.
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Archeologico di Fregellae, sala D/vetrina 16)

Restauri moderni: Il pavimento è stato asportato dall’ambiente di pertinenza tramite sezionamento e distacco, previo rinforzo dei bordi tramite velatura; è stata inoltre messa in sicurezza la porzione ornata da uno pseudoemblema mediante un involucro in poliuretano espanso ad alta densità, in maniera tale da assicurarne l’indeformabilità. Le lacune e le anomalie del massetto preparatorio sono state livellate con materiali moderni in poliuretano espanso e sostegni in vetroresina. Il rivestimento è stato predisposto su di un pannello a nido d’ape in alluminio rinforzato da un’intelaiatura in ferro.

Museo Archeologico di Fregellae (Riferimento: Monti, P.G.) Palazzo Comunale – Ceprano

Ardovino, A.M. 1990, Intervento sperimentale di conservazione di pavimenti in opus signinum a Fregellae., in Archeologia Laziale, X. Decimo incontro di studio del Comitato per l’archeologia laziale, Roma, pp.258-260, figg. 4-5 p.259.
Boila, P./ Coarelli, F./ Crawford, M. et alii 1998, La storia e lo scavo., in Fregellae. Le fonti, la storia, il territorio, Roma, p.63.
Coarelli, F. 1995, Gli scavi di Fregellae e la cronologia dei pavimenti repubblicani., in Atti del II Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del mosaico (Roma, 5-7 dicembre 1994), Bordighera, p.21, fig.12 p.28.
De Albentis, E./ Furiani, M. 1997, in L’antica Fregellae e il museo di Ceprano. Archeologia e tradizioni, Roma, pp.40-41, fig. p.41.
Gatti, S./ Cifarelli, F.M. 2009, Aspetti storico-culturali. La valle del Sacco dopo la romanizzazione tra città e campagne., in Sorgenti e terme della valle del Sacco, Padova, pp.118-119, fig.20 p.119.
Pesando, F. 1997, in Domus. Edilizia privata e società pompeiana fra III e I secolo a.C., Roma, p.280.

DATA SCHEDA: 2010 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Fregellae, domus, cementizio con pseudoemblema circolare, in TESS – scheda 9310 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9310), 2010

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9310


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