Nel corso di alcuni lavori stradali effettuati a Cassino nel 2004 nei pressi della SS 149 furono intercettate alcune testimonianze archeologiche (n. 1 in pianta). Lo scavo, effettuato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, ha messo in luce una domus di epoca tardo-repubblicana indagata esclusivamente nel suo estremo limite nord-orientale, dove sono stati rinvenuti almeno 7 ambienti distribuiti su due file parellele (A-G in pianta), interpretati come vani di servizio. Le pareti perimetrali delle stanze conservano i paramenti esterni prevalentemente in opera incerta, in qualche caso tendente al quasi reticolato. Su alcune pareti, in particolare presso i vani A e B, si conservano porzioni molto frammentarie di intonaci dipinti (sono state rinvenute anche tracce della decorazione del soffitto, realizzata a cassettoni). L’ambiente A, intercettato presso il limite S-E dell’area oggetto di indagine, interpretato da S. Persichini, che ha supervisionato lo scavo, come ambiente di servizio, conserva porzioni di intonaci tripartiti ed il rivestimento pavimentale in cementizio. Gli ambienti B e C in origine dovevano costituire un unico vano che, in un momento successivo alla prima fase di impianto, non meglio definito, fu tramezzato mediante il setto murario n. 4; anche la parete n. 3, in opera mista di pessima fattura, fu realizzata in un momento posteriore. Nel vano C, pavimentato da commessi laterizi, è stata identificata una culina per la presenza di una concentrazione di carbone e di ceramica da fuoco. Immediatamente a N del vano D, parzialmente scavato, si sviluppa l’ambiente E, originariamente rivestito da un cementizio il cui sottofondo ha ceduto, crollando in corrispondenza di una sottostante canaletta, visibile anche al di sotto del vano F. Infine, gli ambienti F e G, intercettati presso il margine N dell’area di scavo, conservano ulteriori tracce sporadiche di intonaci dipinti. Il materiale numismatico (un denario di Traiano ed un dupondio di Commodo) e ceramico (sigillata, vernice nera, frammenti di anfora) consentono di inquadrare la prima fase di vita della domus nel I sec. a.C. con continuità d’uso almeno fino al II-III sec. d.C. (pianta località edificio tratta da S. Persichini 2008, fig. 1 p. 85; pianta edificio tratta da idem, fig. 2 p. 86).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Ambiente E: individuato presso il margina N-E dell’area oggetto di scavo, è l’unico ambiente scavato per intero. A pianta quadrangolare, il vano E conserva porzioni delle murature S e E (rispettivamente nn. 7 e 8), realizzate in opera incerta con pietrame calcareo irregolare, e del muro O (n. 9), realizzato in opera quasi reticolata di discreta fattura. Originariamente l’ambiente doveva essere pavimentato da un cementizio a base fittile crollato in corrispondenza di una canaletta sottostante. L’ambiente, per cui si è ipotizzata una destinazione utilitaria e/o di servizio, è inquadrabile nel I sec. a.C. (prima fase di vita della domus).
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici
Specifiche di rinvenimento Data: 2004/06
Domus di via Montecassino, amb. E, cementizio a base fittile
Parte dell’ambiente: intero ambiente Rivestimento con scansione: a copertura unitaria Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Rivestimento in cementizio a base fittile privo di inserti. Il manufatto non si è conservato a causa di un cedimento strutturale del piano pavimentale in corrispondenza di una canaletta sotterranea.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati archeologici
Persichini, S. 2008, Intervento di scavo d’emergenza nell’area urbana di Cassino: rapporto preliminare., in Dalle sorgenti alla foce. Il bacino del Liri-Garigliano nell’antichità: culture, contatti, scambi, Roma, p.88.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Domus di via Montecassino, amb. E, cementizio a base fittile, in TESS – scheda 9346 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9346), 2010