scheda

Baia, cd. Terme, tessellato con punteggiato di quadrati
Baia – Bacoli ( NA )


Il complesso delle cosiddette Terme di Baia risulta essere un vasto agglomerato di strutture, scavato a partire dal 1941, ubicato sulle colline che circondano il Golfo di Baia e delimitato ad est dalla strada che collega Baia a Bacoli e a nord dalla linea ferroviaria cumana. Le strutture, digradanti verso il mare, non fanno parte di un complesso unitario, bensì di un insieme di edifici, alcuni con carattere spiccatamente termale, nel quale va forse riconosciuto il Palatium Baianum, ossia la residenza imperiale di Baia. Le strutture, che datano il loro primo impianto fra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C., e che raggiungono l’assetto attuale nel I secolo d.C., sono state suddivise convenzionalmente in cinque settori denominati, da nord a sud, Villa dell’Ambulatio, Terme di Mercurio, Terme della Sosandra, Terme Inferiori o Piccole Terme e Terme di Venere. La Villa dell’Ambulatio (1), chiamata così per via del lungo portico absidato, data il suo primo impianto fra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. Si tratta di una villa d’età repubblicana, inglobata nelle successive strutture d’età imperiale. Gli ambienti, realizzati con murature in opera reticolata, sono decorati da pavimentazioni in opus sectile e tessellato e si dispongono su sei terrazze digradanti, raccordate attraverso rampe di scale interne ed esterne. Le Terme di Mercurio, che occupano il settore nord-orientale dell’area archeologica, si articolano attorno ad un nucleo più antico, d’età tardo-repubblicano/augustea, costituito da una vasta aula in opera reticolata con copertura a cupola, attorno alla quale si aggiungono, in età primo e medio imperiale, altri ambienti termali. Le cosiddette Terme della Sosandra, che occupano l’area centro-meridionale del complesso, sono articolate attorno ad un’area scoperta circondata da portici. Il primo impianto, con strutture in opera incerta, è coevo a quello della Villa dell’Ambulatio, ossia fine del II-inizio del I secolo a.C. Agli inizi del I d.C. si può forse attribuire la fase di monumentalizzazione del complesso con la realizzazione di ambienti disposti su terrazze, mentre al II secolo d.C. vanno datate le successive modifiche. Il settore centrale è costituito da un portico a tre bracci (14) sul quale si affacciano diversi ambienti con funzione residenziale, ornati da un ricco apparato scultoreo, che presentano ancora tracce dell’originaria decorazione pavimentale in opus sectile ed in tessellato (15-19). Seguono, ad un livello più basso, un ampio emiciclo (20) ed un peristilio. Le Piccole Terme occupano il settore sud-occidentale dell’area archeologica. E’ l’edificio termale più antico, realizzato dopo la metà del I secolo a.C., con fasi edilizie successive databili al I e II secolo d.C., e caratterizzato da ambienti disposti in maniera assiale. L’ultimo settore del complesso termale è costituito dalle cosiddette Terme di Venere, disposte con orientamento nord-ovest/sud-est, ubicate presso l’angolo sud-orientale del complesso. Gli ambienti settentrionali si datano all’inizio dell’età imperiale, mentre quelli meridionali ad età adrianea. Si conservano ancora le decorazioni in stucco e le pavimentazioni in tessellato ed opus sectile riconducibili alle due diverse fasi edilizie (22-24). Per quanto concerne la cronologia, l’eterogeneità delle strutture che caratterizzano il complesso delle cosiddette Terme di Baia crea alcune difficoltà nella delineazione di un quadro cronologico ed evolutivo preciso. La I fase, alla quale sono riconducibili le strutture del primo impianto della Villa dell’Ambulatio e quelle in opera incerta delle Terme di Sosandra, potrebbe datarsi fra la fine II/inizi del I secolo a.C.; ad una fase successiva (fase II), inquadrabile fra la tarda età repubblicana e gli inizi del principato augusteo vanno ascritte le strutture delle Terme di Mercurio, in opera reticolata con blocchetti di tufo angolari. Ad una terza fase edilizia (fase III), inquadrabile nella prima età imperiale, risale un riassetto complessivo degli edifici, dotati, in alcuni casi, di pavimentazioni marmoree ed in tessellato. Ulteriori modifiche ed ampliamenti risalgono ad età adrianea e, più in generale, al pieno II secolo d.C (fase IV). L’intero complesso rimane in uno sino ad età severiana (fase V), come si evince dai diversi restauri riconducibili a quest’epoca. (La pianta della località e dell’edificio sono una rielaboorazione da P. Amalfitano, G. Camodeca, M. Medri, I Campi Flegrei un itinerario archeologico, Venezia 1990, p. 190-191 e 198).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
Baia, cd. Terme, opus sectile a modulo quadrato listellato
Pavimento in opus sectile a base marmorea, attualmente non più esistente. Si tratta di un rivestimento a modulo quadrato listellato, con quadrati in marmo chiaro, che le descrizioni identificano con il "marmor molossium", e listelli in rosso antico. La decorazione del campo, obliqua rispetto alle pareti del vano, è racchiusa da fasce di bordura in marmo bianco e nero.

Baia, cd. Terme, tessellato a canestro con inserti
Frammento pavimentale, di m 0.90×2, rinvenuto nell’area antistante il porto di Baia a circa m 11 dalla banchina e a -4.20 metri di profondità. E’ un tessellato a fondo bianco con tessere disposte a canestro ed inserti misti, marmorei e non marmorei, policromi.

Baia, cd. Terme, tessellato con composizione romboidale
Tessellato bicromo a decorazione geometrica raffigurante una composizione romboidale di meandri di svastiche a giro semplice e losanghe. La composizione è racchiusa all’interno di una losanga inserita in un riquadro. Gli spazi angolari di risulta sono campiti da triangoli delineati in nero. Il riquadro è inserito in un tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito obliquo.

Baia, cd. Terme, tessellato con reticolato svastiche
Tessellato bicromo a motivi geometrici. Il bordo della pavimentazione è composto, dall’esterno verso l’interno, da una fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito obliquo a cui fa seguito una linea tripla dentata. Il campo è decorato da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, disegnata da una linea tripla dentata bicroma, con andamento parallelo alle pareti del vano. I quadrati sono caricati da quadrati neri a lati concavi. La decorazione è interrotta al centro da un riquadro del quale rimangono esclusivamente le fasce di bordura costituite da una linea doppia nera, da una cornice con treccia a due capi bicroma fra due fasce monocrome bianche e, internamente, da una linea doppia nera.

Baia, cd. Terme, vano 10, opus sectile con motivo Qt8
Opus sectile a modulo quadrato con motivi semplici del quale si conservano solo le impronte. Le formelle, di cm 41, si caratterizzavano per l’impiego del motivo Qt8, ossia otto triangoli rettangoli disposti a formare un motivo a “girandola” o a “pale di mulino”.

Baia, cd. Terme, vano 11, pavimento in opus sectile
Pavimento in opus sectile a base marmorea del quale rimangono solo le impronte sullo strato preparatorio ed alcuni frammenti di lastre in fiordipesco e settebasi separate da listelli in bardiglio e porfido verde greco. La pavimentazione, che si conserva per una porzione di m 0.30×0.60, era decorata in origine da un rivestimento a rettangoli listellati. Le formelle rettangolari misuravano cm 30×60, mentre i listelli erano spessi cm 2.5. Le lastre rinvenute in situ è probabile che siano riferibili ad un restauro della pavimentazione.

Baia, cd. Terme, vano 13, pavimento in opus sectile
Pavimento in opus sectile a modulo quadrato con formelle di cm 20 circa, del quale rimangono esclusivamente le impronte lungo i lati meridionale ed occidentale. Il motivo decorativo è riconducibile al Q2 della classificazione proposta da Guidobaldi, ossia un quadrato di base con quadrato inscritto diagonalmente o al Q3 (quadrato di base con due quadrati inscritti in diagonale). Del materiale che costituiva le formelle rimane un solo frammento in ardesia sul lato sud, pertinente forse ad una formella a forma di triangolo rettangolo di cm 10 di lato. E’ probabile che il rivestimento fosse a base mista marmorea e non marmorea. La preparazione è composta da elementi fittili e marmorei, affogati nella malta.

Baia, cd. Terme, vano 14, opus sectile a rettangoli listellati
Pavimento in opus sectile a rettangoli listellati del quale rimangono solo le impronte. Del rivestimento si conservano un lacerto di lastra in marmo grigio con venature bluastre presso l’angolo nord-occidentale (cm 19×9) e parte della soglia in marmo bianco.

Baia, cd. Terme, vano 15, tessellato con doppia fascia nera
Tessellato bicromo bordato, lungo il lato meridionale, da una fascia monocroma nera di 4 filari di tessere (cm 2.7) a cui fanno seguito una fascia monocroma bianca di 4 filari di tessere (cm 3.7), una fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli (cm 13.5) ed una sequenza di linee triple in colori contrastanti (cm 2.7-3.0). Il campo è in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli. Lungo il muro meridionale si nota un tratto di pavimentazione in tessellato nero con tessere disposte su filari ad ordito obliquo.

Baia, cd. Terme, vano 16, tessellato con scena teatrale
Tessellato a decorazione geometrica e figurata. Il bordo, parzialmente conservato, è decorato da un meandro a giro semplice e quadrati in tessere bicrome. Il campo è ornato da una composizione ortogonale di croci contornate da coppie di losanghe, tangenti per due losanghe, formanti esagoni e quadrati. Il quadrato al centro della pavimentazione è decorato da un tessellato policromo a motivi figurati con scena teatrale raffigurante due personaggi con maschere della Commedia Nuova vestiti con abiti lunghi, pallio ed un tipo di calzatura chiamata “soccus”. Il personaggio di destra, con abito celeste e mantello marrone, si trova dinanzi ad un pilastro che fa da quinta teatrale e tiene il braccio destro teso in avanti verso l’interlocutore, mentre col sinistro regge un “pedum”. Il personaggio di sinistra con abito sui toni del giallo, celeste e marrone, presenta entrambe le braccia strette attorno alla vita. Le figure si caratterizzano per l’impiego di tessere di piccole dimensioni. La resa spaziale e la profondità sono ottenute mediante l’ombra portata dei personaggi. In corrispondenza del personaggio sul lato sinistro si notano una lacuna, che interessa la metà inferiore del corpo del soggetto, ed un restauro eseguito verosimilmente in antico. Attorno al pannello centrale con scena teatrale si dispongono quattro esagoni, dei quali se ne conservano solo tre, bordati da cornici a fila di rettangoli dritti, adiacenti, in colori contrastanti e a denti di lupo, raffiguranti, al loro interno, su fondo bianco, una pernice (ottagono ovest), una civetta (ottagono est) ed un’anatra (ottagono nord). I quattro quadrati posti agli angoli della pavimentazione, anch’essi fortemente compromessi dalle lacune della pavimentazione, raffigurano delle maschere teatrali in tessere policrome, bordate da trecce a due capi bicrome. Delle maschere se ne conserva solo una raffigurante un personaggio femminile della Commedia Nuova, caratterizzata da una capigliatura raccolta in un nodo sulla sommità del capo, interpretata come “falsa vergine”. La restante pavimentazione è andata perduta. Si conservano parzialmente quattro croci attorno al quadrato centrale ornate da fioroni di due corolle non contigue: la prima di 8 elementi non contigui, 4 petali cuoriformi e 4 petali ; la seconda di 4 elementi non contigui costituiti da pelte a volute e petali lanceolati (il centro è un cerchio sovrapposto). Rimane, inoltre, un lacerto di un quadrato lungo il lato orientale bordato da una cornice ad onde correnti ed ornato da una maschera pertinente ad un personaggio barbato non meglio identificabile. In base alle caratteristiche stilistiche e tecnico-esecutive del pavimento ed alla tecnica edilizia delle murature in opera mista, il pavimento è stato datato al II secolo d.C.

Baia, cd. Terme, vano 17, opus sectile di modulo quadrato
Rivestimento in opus sectile a modulo quadrato (cm 58 circa) a motivi semplici riconducibile, sulla base delle impronte, ad un Q3, ossia un quadrato di base con due quadrati iscritti diagonalmente.

Baia, cd. Terme, vano 18, tessellato con ottagoni irregolari
Tessellato bicromo a motivi geometrici decorato da una composizione ortogonale, delineata, di ottagoni irregolari con quattro lati concavi formanti cerchi. All’interno degli ottagoni sono inserite delle crocette apicate, mentre all’interno dei cerchi dei diamanti bicromi. Il bordo del rivestimento è costituito da una fascia in tessellato monocromo bianco a cui fa seguito una fascia monocroma nera. La decorazione, in fase con le murature in opera mista, può essere datata al II secolo d.C.

Baia, cd. Terme, vano 19, lastricato
Lastricato marmoreo del quale rimane un tratto di m 1.11×0.58. E’ impiegata una lastra rettangolare in bardiglio (m 0.615×0.19) e due lastre in marmo bianco frammentarie.

Baia, cd. Terme, vano 20, tessellato monocromo
Tessellato monocromo bianco con tessere disposte su filari ad ordito dritto. Del rivestimento si vedono due tratti di m 1.33×0.72 e 0.67×0.11 posti a quota differente. Lungo il margine del rivestimento le tessere, a forma di parallelepipedo, sono disposte di taglio.

Baia, cd. Terme, vano 21, lastricato
Pavimento in lastre marmoree del quale si conserva lo strato preparatorio con frammenti marmorei allettati nella malta. Del rivestimento rimane un lacerto di lastra in marmo bianco lungo la parete nord del vano (cm 40×10) e parte della soglia sempre in marmo bianco (cm 62×95).

Baia, cd. Terme, vano 21, tessellato bicromo
Tessellato bicromo messo parzialmente in luce lungo i lati del vano per un tratto di m 2.92 e 1.56. Del rivestimento si intravede esclusivamente la fascia di bordura composta da un tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito dritto, da una linea tripla nera, da una fascia monocroma bianca e da una seconda linea tripla nera. Non è nota la decorazione del campo.

Baia, cd. Terme, vano 22, lacerto di lastricato marmoreo
Pavimento in lastricato marmoreo del quale rimangono in situ due lastre in marmo bianco di cm 75.5×27.

Baia, cd. Terme, vano 23, pavimento in opus sectile
Pavimento in opus sectile del quale rimangono solo le impronte sullo strato preparatorio. Lo stato di conservazione delle impronte non consente una precisa identificazione del motivo decorativo forse riconducibile ad un modulo composito. Sulla superficie si notano fette d’anfora utilizzate per l’allettamento delle formelle. L’ambiente era verosimilmente dotato di una soglia marmorea della quale rimane un tratto di m 2.08×0.43.

Baia, cd. Terme, vano 24, opus sectile a modulo quadrato
Pavimento in opus sectile di modulo quadrato a motivi semplici. Sebbene rimangano solo le impronte, è possibile ricondurre il motivo decorativo ad un Q2, ossia un quadrato di base con un quadrato inscritto diagonalmente. La preparazione pavimentale presenta in superficie delle fette di anfora funzionali all’allettamento delle formelle, misuranti in origine cm 41.

Baia, cd. Terme, vano 25, tessellato con inserti
Tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito dritto, tessere nere sparse ed inserti in marmo bianco e calcare. Del rivestimento si conservano due tratti rispettivamente di m 6.05×0.53 e 2.06×0.68.

Baia, cd. Terme, vano 26, tessellato bicromo a motivi figurati
Tessellato bicromo a motivi vegetali e figurati. Il campo è inquadrato da un’ampia balza marginale in tessere bianche disposte ad ordito dritto e da due linee triple bicrome. Internamente, il campo è decorato da motivi vegetali e figurati. Si vede un cespo d’acanto di tre foglie, con nervature in tessere bianche, dal quale si dipartono racemi a volute terminanti in piccole foglie. Due racemi si intrecciano, formando tre spazi ovali decorati da motivi figurati. Partendo dal basso, è raffigurato un personaggio maschile, con velo rigonfio attorno alle braccia, realizzato in tessere nere con dettagli anatomici in tessere bianche, che tiene nella mano destra una lepre. Nell’ovale centrale, al di sopra di un pilastro, è raffigurata un’erma femminile con corona sul capo, verosimilmente di spighe, identificabile forse con la personificazione della stagione estiva. Nell’ovale superiore è inserito un kantharos biansato su piedistallo triangolare e corpo baccellato. In prossimità dell’orlo del vaso sono raffigurate cinque linee ricurve, da interpretare come zampilli stilizzati, mentre sulle anse poggiano due colombe. In base a considerazioni di carattere stilistico e alle murature con le quali la pavimentazione è in fase, il rivestimento è stato datato al II secolo d.C.

Baia, cd. Terme, vano 27, impronte opus sectile
Pavimentazione in opus sectile della quale si conserva esclusivamente la preparazione pavimentale in malta con frammenti marmorei disposti lungo filari regolari.

Baia, cd. Terme, vano 28, lastricato marmoreo
Lastricato marmoreo, realizzato mediante l’utilizzo di lastre di reimpiego in marmo cipollino, conservato per un tratto di m 1.47×1.31.

Baia, cd. Terme, vano 29, lastricato marmoreo
Lastricato marmoreo del quale si conservano alcune lastre in marmo bianco.

Baia, cd. Terme, vano 3, opus sectile con motivo Q3
Pavimento in opus sectile, del quale rimangono solo le impronte, caratterizzato da formelle di modulo quadrato di modulo pari a cm 41 decorate da un motivo Q3, ossia un quadrato di base con due quadrati inscritti posti sulla diagonale. Non sono noti i materiali impiegati per la stesura pavimentale.

Baia, cd. Terme, vano 4, opus sectile ad isodomo listellato
Opus sectile ad isodomo listellato del quale si conservano solo le impronte. Le lastre misuravano cm 120×60.

Baia, cd. Terme, vano 5, pavimento in opus sectile
Pavimento in opus sectile del quale rimangono solo le impronte. Lo stato di conservazione delle impronte non consente di identificare con precisione il motivo decorativo. Del rivestimento si conserva solo una formella quadrata in marmo africano e due formelle triangolari in portasanta e africano, riconducibili, probabilmente, ad un rattoppo dell’originaria pavimentazione.

Baia, cd. Terme, vano 6, tessellato bianco con fascia nera
Tessellato a fondo bianco con tessere disposte su filari paralleli. Il bordo, conservato solo sul lato meridionale, è composto da una fascia in tessellato bianco (cm 16), da una fascia monocroma nera di 4 filari di tessere (cm 4.7), da una fascia monocroma bianca di 6 filari di tessere, da una linea tripla nera di cm 4 e da una linea tripla bianca. Le tessere del bordo, rispetto a quelle del campo di cm 0.8, sono di forma più irregolare e di dimensioni maggiori (cm 1.0-1.2).

Baia, cd. Terme, vano 7, opus sectile ad isodomo listellato
Opus sectile ad isodomo listellato del quale rimangono solo le impronte. Le lastre misuravano circa cm 170 x 90, mentre i listelli avevano uno spessore di cm 5 circa.

Baia, cd. Terme, vano 8, opus sectile con motivo QkQ
Opus sectile a modulo quadrato (cm 41) a motivi semplici conservato solo come impronte. Sebbene il pessimo stato di conservazione della preparazione pavimentale non consenta di identificare con precisione l’originario motivo decorativo, è probabile che si tratti di un QkQ, ossia un quadrato di base con quattro trapezi isosceli che delimitano internamente un quadrato.

Baia, cd.Terme, vano 12, opus sectile con motivo Q2
Pavimentazione in opus sectile a base marmorea decorata da due diversi motivi decorativi. Lungo la parete ovest del vano il rivestimento è costituito da tre file di formelle di modulo quadrato (cm 30) a motivi semplici caratterizzate dall’impiego del motivo Q2, ossia un quadrato di base con quadrato interno inscritto in diagonale. Le alternanze cromatiche previste sono africano/giallo antico, porta santa/pavonazzetto, porta santa/giallo antico. Si conserva, presso l’angolo nord-orientale del lacerto in situ, un frammento di formella in bardiglio. Tre listelli in bardiglio separano il campo dalla soglia in marmo bianco. La restante pavimentazione, della quale si conservano solo le impronte, era caratterizzata da formelle di modulo quadrato reticolare Q/R/Q allettate su frammenti in marmo affogati nella malta dell’ultimo strato preparatorio. I quadrati nei punti d’incrocio misuravano cm 24, mentre i rettangoli cm 72×24. Del bordo si conserva un lacerto lungo il lato sud-occidenatale del vano. Non sono note le tipologie marmoree impiegate nella pavimentazione. Per quanto concerna la cronologia, la pavimentazione con motivo Q2 viene datata, sulla base delle concordanze cromatiche, al I secolo d.C., mentre quella a modulo quadrato reticolare, conservata solo in impronte e coeva alla decorazione parietale, a non prima dell’età adrianea.

Vano rinvenuto negli anni ’20 del secolo scorso durante le campagne di scavo guidate da Alda Levi e pertinente, probabilmente, al complesso delle cosiddette Terme. Il pavimento era decorato da un tessellato a motivi geometrici.
Cronologia
Non determinata

Specifiche di rinvenimento
Data:
1919-1920

Baia, cd. Terme, tessellato con punteggiato di quadrati

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Tessellato bicromo bordato da una fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari ad ordito obliquo a cui fa seguito una cornice composta da una fascia monocroma bianca fra due fasce monocrome nere. Il campo è decorato da un punteggiato di quadrati dentati in colore contrastante.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Bordo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1y – fascia monocroma

 

Campo

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 113e – punteggiato di quadrati dentati in colore contrastante

 
 

Referenza fotografica: immagine da Levi 1922, coll. 143-144, fig. 10
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: non documentato
Non è noto se il pavimento sia ancora esistente.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Borriello, M. R./ D’Ambrosio, A. 1979, in Forma Italiae, Regio I, Volumen XVI. Baiae-Misenum, Firenze, pp. 83-86, fig. 146.
Levi, A. 1922, Ruderi di terme romane trovati a Baja, in Monumenti antichi pubblicati per cura della R. Accademia dei Lincei, Milano, col. 143, fig. 10.

DATA SCHEDA: 2011 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Baia, cd. Terme, tessellato con punteggiato di quadrati, in TESS – scheda 9895 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9895), 2011

INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=9895


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