
L’area meridionale della villa si compone di un edificio (1) dotato di una serie di vani allineati, con paramenti murari in opera reticolata policroma, forse un magazzino o un casermaggio; ad O si apre un ambiente (2) in opera mista. Più a S sono visibili una cisterna a pianta rettangolare (3) ed i resti del muro di cinta della villa (4), in opera mista alternata a reticolato. In prossimità della sponda del lago si apre un piccolo ninfeo (5) dotato di nicchie nelle pareti, a N del quale si sviluppa il c.d Edificio balneare ad esedre (6), un complesso termale provvisto di tepidario, calidario, con abside sporgente verso l’esterno (d), ad O del quale si apre una grande palestra con quadriportico. Tale settore della villa, che ha restituito lussuosi sectilia pavimenta, in massima parte ricostruibili dalle impronte delle lastre nella malta di allettamento, è inquadrabile, sulla base dei bolli laterizi, in età domizianea, con strutture più antiche in reticolato.
Più a N è visibile una muratura con funzione di argine sul lago (7) ed un piccolo vano rettangolare (8), forse pertinente ad una fontana. Sulla sponda del lago, presso un boschetto, si conservano i ruderi di un secondo impianto termale (9), risalente in massima parte in età domizianea. Più a N si sviluppa un complesso di costruzioni differenti la cui planimetria non è determinabile (10); sono visibili una serie di vani adiacenti ad un ambiente con impluvio, rivestito in tessellato (28). Ad O si articolano alcuni ambienti variamente rimaneggiati nel corso dei secoli, con resti di pavimentazioni in mosaico ed in opus sectile (29). A N degli ambienti insiste un edificio a pianta semicircolare con muri radiali, prospicente il lago, di dubbia funzione (11), un muro di argine (12, analogo al muro n. 7), una grande piscina/peschiera scoperta (13: m 59×32), costituita da un bacino rettangolare con lato E concavo e definita da un ambulacro, preesistente all’impianto domizianeo. A detta del Lugli tale complesso potrebbe essere interpretato come uno xystus. A S si apre una cisterna a pilastri (14: c.d. Cisterna a Pilastri o Quadrata), la cui parte superiore è provvista di un grande spazio rettangolare pavimentato in mosaico bianco in cui sono ricavati alcuni vani pavimentati a commessi laterizi disposti a spina di pesce. Al di sotto della cisterna si sviluppa un poderoso muro di terrazzamento (15) a S del quale si articolano una serie di cisterne, pozzi ed ambienti (16-21, 23-27) ed un acquedotto per l’approvvigionamento idrico della villa (22). Presso la copertura della cisterna n. 20 (c.d. Cisterna dell’Eco), sono stati ricavati dieci vani pavimentati a commessi di laterizio disposti a spina di pesce. Lungo il lato esterno N si apre un ulteriore vano, anch’esso rivestito in opus spicatum. Tra gli ambienti del settore destinato alla conserva delle acque si segnala infine la presenza di un ulteriore impianto termale (29), non ancora scavato ma di cui si riconoscono gli ambienti con tubuli per il riscaldamento e i rivestimenti pavimentali in tessellato ed in opus sectile. Infine, ad O della c.d. Cisterna della Raccolta (20), è stato intercettato un ambiente rivestito in tessellato bianco (30. Pianta località edificio tratta da Coarelli F., Lazio, Roma 1984, pp.168-169; pianta edificio tratta da Lugli 1926, carta n. 3).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici
AMBIENTE: non determinato
L’ambiente, non documentato, si apre nel tratto O del portico che delimita la peschera della villa (13). Di esso si conserva un lacerto della pavimentazione in tessellato bianco decorato con inserti policromi e un punteggiato irregolare di tessere nere.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Data: non documentata
Villa di Domiziano, tessellato bianco con inserti policromi
Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Lacerto di tessellato bianco decorato con inserti quadrangolari policromi (calcari? marmo?) e con un punteggiato irregolare di tessere nere.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 109b – punteggiato irregolare di inserti litici e tessere musive |
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Esposito, M. 2004, Pavimenti musivi dalla Villa di Domiziano e dai siti circostanti., in Studi e ricerche sul patrimonio archeologico del Parco Nazionale del Circeo. Atti del Convegno dell’Ufficio Gestione Beni ex ASFD di Sabaudia in occasione del settantennale del Parco Nazionale del Circeo (Sabaudia, 27 marzo 2004), Sabaudia, p. 109, fig. 2 p. 110.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Villa di Domiziano, tessellato bianco con inserti policromi, in TESS – scheda 10378 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10378), 2011
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=10378