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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11048
Mola-Paduano, villa, amb. 5, cementizio, Pad-I – Paduano – Mola di Bari  ( BA )

edificio residenziale/villa
La villa individuata in località Paduano o Padovano, in territorio di Mola di Bari, è ubicata in un’area costiera pianeggiante, delimitata ad Est dalla profonda insenatura di Cala Paduano o Padovano, sbocco al mare di un antico letto torrentizio, dove sono state pure indagate le strutture di un antico molo, in grossi blocchi di tufo di forma regolare, nei pressi del quale sono stati raccolti numerosi frammenti ceramici, pertinenti per lo più ad anfore e a ceramica d’uso comune. L’edificio, a circa Km 20 a Sud di Bari, è ubicato nel sito identificato con la mansio Turris Iuliana, citata in Itin. Burdig. 609-610, e si colloca non lontano dal tracciato viario della via Minucia, poi ricalcato dalla via Traiana. La villa, già individuata nel 1961, è stata sistematicamente oggetto di scavi dal 1988 al 1994; si articola in pars urbana e rustica e presenta una lunga sequenza insediativa, databile dalla fine del II sec. a.C. al II sec. d.C. e articolata in tre fasi edilizie, con tracce di frequentazione sporadica in età tardoantica e altomedievale. La pianta allegata si riferisce alla fase I (pianta edificio rielaborata da CIANCIO 1994). FASE I (fine II-inizi I sec. a. C.-prima metà del I sec. d.C.): Il muro perimetrale Ovest della villa è costituito da grossi blocchi isodomici in tufo (dimensioni medie m 1,40 x 0,80) uniti a secco, mentre i muri perimetrali Nord e Est risultano perduti. L’ingresso principale della villa non è stato individuato, ma è verosimile che si trovasse ad Est, in asse con atrio e peristilio, in prossimità della profonda insenatura di Cala di Paduano. La pars urbana, estesa su una superficie pari a mq 600, è costituita da 8 ambienti, delimitati da muri in opus incertum, in alcuni casi rivestiti da intonaco dipinto in rosso, giallo, azzurro e rosa e con zoccolo nero alla base. Dopo l’ingresso, non individuato, si trova l’atrium 1, dotato di una vasca centrale impermeabilizzata con cocciopesto (m 5,30×4,50; profondità: m 0,70) e rivestito da un tessellato policromo. A Ovest si sviluppa il grande peristilio (2), con viridarium colonnato (7×4) all’interno, e decorato da un tessellato policromo che riveste l’intera superficie del vano, mentre lo spazio degli intercolumni è pavimentato da un rivestimento in ciottoli fluviali dimezzati. A Nord-Ovest del peristilio vi sono due oeci (3, 4) quadrangolari affiancati, dei quali non è noto il limite Nord, entrambi pavimentati da un tessellato bicromo. A Sud degli oeci si trova un grande vano di forma rettangolare (5), comunicante con l’oecus 4 a Nord, con il peristylium a Est e con il triclinium 6 a Sud, interpretato dubitativamente come triclinium. Presenta una pavimentazione in cementizio coperto da stucco di colore rosso e decorato da scaglie calcaree di forma quadrangolare (mm 40), nere e bianche, disposte in modo irregolare. A Sud del triclinio 5 si trova un altro ambiente di grandi dimensioni (6), interpretato anch’esso come triclinium e pavimentato da un tessellato policromo con pseduoemblema centrale. A Sud-Est del triclinium 6 si trova il cubiculum 7, a doppia alcova, pavimentato da un tessellato policromo, in cui si distinguono la soglia, lo spazio delle alcovae e lo pseudoemblema centrale. Ad Est del cubiculum si trova la culina (8), con pavimentazione in terra battuta mista a calce, mentre a Sud della pars urbana si articolano i vani della pars rustica, estesi su una superficie pari a mq 500, delimitati da muri a doppio paramento, in conci di calcare locale uniti a secco, con pavimentazione in terra battuta, interpretati come locali di servizio e magazzini. FASE II (seconda metà del I sec. d.C.): il colonnato del peristilio fu chiuso, a metà altezza, da un pluteo, sì da trasformare il peristilio in un portico semicoperto. All’interno del viridarium fu realizzata una struttura circolare rozzamente costruita con pietre di forma irregolare, verosimilmente con funzione di cottura. Non è possibile stabilire se siano da collocare in questa medesima fase cronologica i restauri dei pavimenti musivi, in particolare presso la soglia E del triclinium 6, nonché nell’ala Sud e nell’angolo Nord-Ovest del peristilio 2. FASE III (fine I-inizi II sec. d.C.): abbandono dell’edificio.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici, stilistici ed epigrafici

AMBIENTE: triclinio
Ambiente 5: vano interpretato come triclinium, ubicato a Sud degli oeci 3 e 4 e a Nord del triclium 6; accessibile dall’oecus 4, dal peristylium 2 e dal triclinium 6; a Ovest è delimitato dal muro perimetrale dell’edificio.

Lunghezza: 7.20 m – Larghezza: 4 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1988-1991 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia

Mola-Paduano, villa, amb. 5, cementizio, Pad-I

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo

Pavimento in cementizio coperto da stucco di colore rosso e decorato da scaglie calcaree di forma quadrangolare (lato mm 40), nere e bianche, distribuite senza ordine.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo I a.C. (1° q)

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base non identificata con inserti lapidei)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.4 x 0.4 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103b – punteggiato irregolare di tessere rettangolari su signino

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Ciancio, Angela 1994, Documenti di arte musiva in Puglia. I mosaici della villa di Mola di Bari, in Melanges de l’Ecole Francaise de Rome-Antiquité, Rome, p. 268.
Ciancio, Angela 2002, Mola-Paduano. Una villa marittima nei circuiti commerciali del Mediterraneo, in La Peucezia in età romana, Bari, p. 19, Tav. 5B (ricostruzione computerizzata).

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Mangiatordi, Anna, Mola-Paduano, villa, amb. 5, cementizio, Pad-I, in TESS – scheda 11048 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11048), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11048

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Mangiatordi, Anna | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca