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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11789
Velia, Terme romane, frigidario, tessellato con scene marine – Velia – Ascea  ( SA )

edificio termale
Complesso termale ubicato nel settore sud-occidentale dell’area urbana di Velia ai piedi del versante meridionale della collina dell’acropoli. Il complesso termale presenta una struttura "ad anello", con ambienti disposti attorno ad un ampio frigidario (4). L’edificio è stato realizzato in un’unica fase edilizia. In base alle caratteristiche planimetriche, alle tecniche edilizie e ai dati desunti dall’analisi delle decorazioni, il primo impianto è stato datato fra la fine del I e gli inizi del II sec. d.C. (Fase I). A questa fase risale l’intera struttura dell’edificio di forma trapezoidale con estensione pari a mq 1100. Alla fase I sono ascrivibili le strutture in opera laterizia ed in opera vittata di arenaria e cotto e gli apparati decorativi, pavimentali e parietali. Il nucleo principale dell’edificio è costituito dal frigidario (4) e dagli ambienti caldi (6-8). Lungo il lato orientale dell’edificio si dispongono gli ambienti d’ingresso dell’edificio: il vestibolo (2), l’atrio (1) e l’apoditerio (3), dotati di murature in opera cementizia con paramento in opera vittata. Dal vestibolo si accede al frigidario (4), mediante un ingresso scandito da due colonne su basi attiche delle quali solo una è attualmente conservata. L’ambiente, di pianta all’incirca quadrata (m 8.85×9.0), è dotato di murature in opera laterizia (lato nord) ed opera laterizia e listata (lati est ed ovest), con pavimento in tessellato a scene marine e vasca sul lato nord-occidentale. Attraverso il vano di passaggio (5), situato lungo il lato occidentale del frigidario e pavimentato con lastre marmoree, si passa al tepidario (6) ubicato nel settore settentrionale dell’edificio. L’ambiente, con pareti in opera laterizia, è dotato di una pavimentazione in lastre marmoree di reimpiego, posta su suspensurae, e tubuli ricoperti da lastre di marmo sulle pareti. Il tepidario è comunicante a nord con il vano 7 e ad ovest con il calidario (8), in opera laterizia, con abside sul lato occidentale e tracce dell’originaria pavimentazione in lastricato marmoreo. Lungo il lato esterno occidentale dell’edificio corre il corridoio (13), mentre più a nord si trova un cortile di servizio (16) dotato di un pozzo antecedente all’impianto dell’edificio. Il settore sud-orientale delle terme è occupato dal vano (11), dotato di vasca sul lato ovest, mentre a nord dell’atrio (1) si trova una latrina (12). Fase II (IV sec. d.C.): l’impianto dell’edificio rimane invariato. Risalgono a questa fase alcuni tamponamenti in "opera a ciottoli" ed alcune modifiche nella planimetria del calidario. A questa fase è verosimilmente ascrivibile la pavimentazione del tepidario in lastre marmoree di reimpiego. In una fase successiva al IV secolo, viene murato l’ingresso principale, murato il passaggio fra atrio e vestibolo ed impiantata una calcara all’interno del frigidario. (La pianta dell’edificio è tratta da Vecchio 2007, p. 93, fig. 4; la pianta della località è tratta da R. Sauer, Sedimente und Sedimentationgeschichte in der Unterstadt von Velia, pp. 117-124, fig. 1).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: frigidario
Vano 4. Frigidario di pianta all’incirca quadrata, che occupa il settore centrale delle terme. Gli elevati si conservano per un massimo di m 0.23 ad est e m 3.6 a sud. Il paramento è in opera laterizia. Il pavimento, convergente verso il centro dove si trova un tombino, è decorato da un rivestimento musivo a scene marine. L’accesso al frigidario è scandito da due colonne poggianti su basi attiche delle quali solo una si conserva per un’altezza di m 0.85. Sul lato occidentale del vano si apre un ambiente (m 3.30×2.90) destinato all’alloggiamento del labrum, con elevati conservati per un massimo di m 3.40. Lungo il lato sud-occidentale del frigidario si trova la piscina absidata 4b (5.20×2.80) con pareti in opera listata e pilastri anteriori in opera laterizia. La vasca è profonda m 1 ed è accessibile mediante tre gradini alti m 0.95 e larghi m 5.20. Nella parete occidentale, a m 1.80 di altezza, si aprono tre finestroni. Lungo il lato orientale del frigidario si trova la piscina rettangolare 4c (4.35×2.25), con pareti conservate per un massimo di m 1.50 in elevato, in opera listata e pilastri in laterizio. Al centro della parete occidentale si trova la vasca 4a, all’interno della quale si conservano tracce dell’originario rivestimento in tessellato. Nell’angolo sud-occidentale del vano si trova, infine, una struttura circolare pertinente ad una fornace realizzata in fase tarda. L’ambiente viene realizzato durante la fase I (fine del I/ inizi del II sec. d.C.). (La pianta dell’ambiente è tratta da Vecchio 2007, p. 93, fig. 4).

Lunghezza: 9.0 m – Larghezza: 8.85 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1959/00/00

Velia, Terme romane, frigidario, tessellato con scene marine

Rivestimento con scansione: a copertura unitaria

Tessellato bicromo a decorazione geometrica e figurata. Il bordo, ampio complessivamente m 1.45, è composto, dall’esterno verso l’interno, da un’ampia fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, da una linea doppia bianca, da una fascia nera di 4 filari di tessere e da una linea tripla bianca. Segue un bordo a mura isodome di tre filari di "ortostati": il primo filare è ornato da crocette con petali a squadra, il secondo da svastiche ed il terzo da quadrifogli. Tutti i riempitivi sono realizzati in tessere nere su fondo bianco. Segue, internamente, una linea tripla bianca ed un ultima fascia di bordura ornata da spine rettilinee corte in colori contrastanti. In corrispondenza dei quattro angoli sono inseriti quadrati ornati da fiori di 8 elementi in tessere rosse e gialle: quattro petali a "edera" con punta rivolta verso il centro, intervallati da quattro petali lobati. Degli originari quattro quadrati se ne conservano solo due. In corrispondenza del punto medio di ogni lato è inserito un quadrato ornato da nodi di Salomone o quadrati a stuoia in tessere bianche, rosse e gialle. Se ne conservano tre: due ornati da nodi di Salomone ed uno da un quadrato a stuoia. Il campo è decorato da soggetti marini. In posizione all’incirca centrale si trova un tombino marmoreo per il deflusso delle acque, bordato da una cornice con pelte a volute di forma e dimensioni irregolari, alcune contrapposte in maniera simmetrica. La cornice è racchiusa da fasce monocrome in colore contrastante. Attorno al tombino si dispongono due coppie di ippocampi affrontati, realizzati in tessere nere su fondo bianco. Gli ippocampi sul lato nord-orientale hanno un corpo spiraliforme, mentre quelli del lato sud-occidentale una coda con andamento ad "S". L’ambientazione marina è ottenuta mediante l’inserimento di pesci e delfini; il moto ondoso è reso mediante linee orizzontali in tessere nere. Le tessere sono di diverse dimensioni: quelle bianche cm 1.2×1.0, quelle nere da cm 1.5×1.8-2.0, quelle rosse cm 1.0×0.8, quelle ocra 0.6×0.8. Lungo ilo lato sud-occidentale dell’ambiente si trova la vasca in tessellato di m 2.95×2.85 con pavimentazione in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, del quale rimangono alcuni lacerti in corrispondenza dei lati. Al di sotto della pavimentazione si notano i resti della preparazione in cocciopesto. Lungo il lato occidentale ed al centro della pavimentazione della vasca rimangono in situ due fori circolari per lo scarico delle acque.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 7 m; Larghezza: 7 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: frigidario
Tipo di impaginazione: centralizzata
Cromia: bicromo

Tessellato bicromo a decorazione geometrica e figurata. Il bordo, ampio complessivamente m 1.45, è composto, dall’esterno verso l’interno, da un’ampia fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, da una linea doppia bianca, da una fascia nera di 4 filari di tessere e da una linea tripla bianca. Segue un bordo a mura isodome di tre filari di "ortostati": il primo filare è ornato da crocette con petali a squadra, il secondo da svastiche ed il terzo da quadrifogli. Tutti i riempitivi sono realizzati in tessere nere su fondo bianco. Segue, internamente, una linea tripla bianca ed un ultima fascia di bordura ornata da spine rettilinee corte in colori contrastanti. In corrispondenza dei quattro angoli sono inseriti quadrati ornati da fiori di 8 elementi in tessere rosse e gialle: quattro petali a "edera" con punta rivolta verso il centro, intervallati da quattro petali lobati. Degli originari quattro quadrati se ne conservano solo due. In corrispondenza del punto medio di ogni lato è inserito un quadrato ornato da nodi di Salomone o quadrati a stuoia in tessere bianche, rosse e gialle. Se ne conservano tre: due ornati da nodi di Salomone ed uno da un quadrato a stuoia. Il campo è decorato da soggetti marini. In posizione all’incirca centrale si trova un tombino marmoreo per il deflusso delle acque, bordato da una cornice con pelte a volute di forma e dimensioni irregolari, alcune contrapposte in maniera simmetrica. La cornice è racchiusa da fasce monocrome in colore contrastante. Attorno al tombino si dispongono due coppie di ippocampi affrontati, realizzati in tessere nere su fondo bianco. Gli ippocampi sul lato nord-orientale hanno un corpo spiraliforme, mentre quelli del lato sud-occidentale una coda con andamento ad "S". L’ambientazione marina è ottenuta mediante l’inserimento di pesci e delfini; il moto ondoso è reso mediante linee orizzontali in tessere nere. Le tessere sono di diverse dimensioni: quelle bianche cm 1.2×1.0, quelle nere da cm 1.5×1.8-2.0, quelle rosse cm 1.0×0.8, quelle ocra 0.6×0.8. Lungo ilo lato sud-occidentale dell’ambiente si trova la vasca in tessellato di m 2.95×2.85 con pavimentazione in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, del quale rimangono alcuni lacerti in corrispondenza dei lati. Al di sotto della pavimentazione si notano i resti della preparazione in cocciopesto. Lungo il lato occidentale ed al centro della pavimentazione della vasca rimangono in situ due fori circolari per lo scarico delle acque.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 95b – Mura isodome
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
DM 1i – linea doppia
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Corteo diIppocampo
TiasoDelfino
Pesci

Parte dell’ambiente: vasca
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: monocromo

Tessellato bicromo a decorazione geometrica e figurata. Il bordo, ampio complessivamente m 1.45, è composto, dall’esterno verso l’interno, da un’ampia fascia in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, da una linea doppia bianca, da una fascia nera di 4 filari di tessere e da una linea tripla bianca. Segue un bordo a mura isodome di tre filari di "ortostati": il primo filare è ornato da crocette con petali a squadra, il secondo da svastiche ed il terzo da quadrifogli. Tutti i riempitivi sono realizzati in tessere nere su fondo bianco. Segue, internamente, una linea tripla bianca ed un ultima fascia di bordura ornata da spine rettilinee corte in colori contrastanti. In corrispondenza dei quattro angoli sono inseriti quadrati ornati da fiori di 8 elementi in tessere rosse e gialle: quattro petali a "edera" con punta rivolta verso il centro, intervallati da quattro petali lobati. Degli originari quattro quadrati se ne conservano solo due. In corrispondenza del punto medio di ogni lato è inserito un quadrato ornato da nodi di Salomone o quadrati a stuoia in tessere bianche, rosse e gialle. Se ne conservano tre: due ornati da nodi di Salomone ed uno da un quadrato a stuoia. Il campo è decorato da soggetti marini. In posizione all’incirca centrale si trova un tombino marmoreo per il deflusso delle acque, bordato da una cornice con pelte a volute di forma e dimensioni irregolari, alcune contrapposte in maniera simmetrica. La cornice è racchiusa da fasce monocrome in colore contrastante. Attorno al tombino si dispongono due coppie di ippocampi affrontati, realizzati in tessere nere su fondo bianco. Gli ippocampi sul lato nord-orientale hanno un corpo spiraliforme, mentre quelli del lato sud-occidentale una coda con andamento ad "S". L’ambientazione marina è ottenuta mediante l’inserimento di pesci e delfini; il moto ondoso è reso mediante linee orizzontali in tessere nere. Le tessere sono di diverse dimensioni: quelle bianche cm 1.2×1.0, quelle nere da cm 1.5×1.8-2.0, quelle rosse cm 1.0×0.8, quelle ocra 0.6×0.8. Lungo ilo lato sud-occidentale dell’ambiente si trova la vasca in tessellato di m 2.95×2.85 con pavimentazione in tessellato bianco con tessere disposte su filari paralleli, del quale rimangono alcuni lacerti in corrispondenza dei lati. Al di sotto della pavimentazione si notano i resti della preparazione in cocciopesto. Lungo il lato occidentale ed al centro della pavimentazione della vasca rimangono in situ due fori circolari per lo scarico delle acque.

BORDO
Elemento non presente
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: area archeologica (Parco archeologico di Elea-Velia)

Restauri antichi: Si notano due integrazioni sul lato meridionale e nord-occidentale eseguite in tessere bicrome sparse. Si notano, inoltre, due "rattoppi" all’interno del campo, realizzati mediante lastre in cipollino.
Condizione giuridica: proprietà Stato

Parco archeologico di Elea-Velia (Riferimento: Bisogno, Giuseppina) c.da Piana di Velia – Ascea Marina (Sa)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Vecchio, C. 2007, Le Terme romane del Quartiere meridionale di Velia, in Architettura Pubblica e privata nell’Italia antica (Atlante tematico di topografia antica, 16), Roma, pp. 112-121, figg. 25-32.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Succi, Silvia, Velia, Terme romane, frigidario, tessellato con scene marine, in TESS – scheda 11789 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11789), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=11789

ISPEZIONE: 2012 | DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Succi, Silvia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca