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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12028
Duomo, basilica, navata S, tessellato geometrico e figurato (uccelli, pesci) – Novara  ( NO )

EDIFICIO: basilica cristiana
Il Duomo di Novara, intitolato a S. Maria Assunta, sorge nel settore SO della città (cfr. ubicazione, da G. SPAGNOLO GARZOLI, “Piani urbanistici e edilizia privata. Problemi e soluzioni nei municipi di Novara e Vercelli”, in “Intra illa moenia domus ac Penates (Liv. 2, 40, 7): il tessuto abitativo nelle città romane della Cisalpina. Atti delle Giornate di studio, Padova, 10-11 aprile 2008”, a cura di M. Annibaletto e F. Ghedini, Roma 2009, fig. 1 p. 208: in rosso), in un’area precedentemente occupata da edifici residenziali (domus del quadriportico del Duomo, vd. infra), ed è collegato tramite un grande quadriportico al complesso del Battistero (vd. infra), che si erge a O in asse con l’ingresso della chiesa. L’edificio di culto attuale, opera di A. Antonelli, sorse nella seconda metà del XIX secolo sui resti della cattedrale romanica (fine XI-XII sec.), a sua volta impostata su una basilica paleocristiana a tre navate (cfr. pianta, da PEROTTI 1980, fig. p. 49: in rosso), costruita nella prima metà del V sec. d.C. per volontà del vescovo Gaudenzio (meno probanti le ipotesi che vogliono l’edificio originario di origine pagana, poi trasformato in chiesa cristiana dallo stesso vescovo); l’accesso alla basilica doveva avvenire da N, dove il rinvenimento di un lastricato in marmo rosa di Verona (vd. infra) suggerisce la presenza di uno spazio aperto. Secondo le ricostruzioni più plausibili la ristrutturazione romanica mantenne l’impianto paleocristiano a tre navate, sopraelevando l’edificio con l’aggiunta di matronei e ampliandolo con un nartece sul fronte O e con un nuovo presbiterio preceduto da un transetto su quello E. La cattedrale romanica era ornata da un ricco mosaico pavimentale, che interessava le navate e il presbiterio e che, almeno per quanto riguarda le navate laterali e forse un lacerto sporadico raffigurante un giovane nimbato (Sole=Cristo), doveva appartenere all’edificio paleocristiano: la decorazione musiva di XI-XII sec. è solo parzialmente ricostruibile, in base alle descrizioni e ai disegni del Bartoli (1770) e del Frasconi (ante 1813), ma oggi risulta di difficile definizione a causa dei consistenti rifacimenti messi in atto dall’Avon fra il 1832 e il 1838 (in situ oggi è visibile solo il mosaico del presbiterio). In questa sede si considerano i mosaici della navatella S, forse ripetuto identico in quella N, e il frammento figurato del giovane nimbato, oggi murato nella parete esterna S dell’Orfanotrofio di S. Lucia.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: navata laterale
Navata S: la ricostruzione della navata meridionale è solo ipotizzabile. Era pavimentata in tessellato geometrico bicromo, posto a un livello inferiore rispetto al piano del quadriportico e a quello del presbiterio.

Lunghezza: 33 m – Larghezza: 7.50 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Duomo, basilica, navata S, tessellato geometrico e figurato (uccelli, pesci)

Parte dell’ambiente: navata
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: non documentato

Il pavimento della navata S, un mosaico geometrico unitario, non è conservato: il Bartoli e il Frasconi ne sottolineano il pessimo stato di conservazione già all’epoca delle loro visite (1770 e ante 1813). Le proposte ricostruttive sono due: il mosaico delle navate laterali (forse identico) è unito da una fascia trasversale lungo la porzione più occidentale della navata centrale, andando quindi a disporsi come una grande “U” (PEROTTI 1980, fig. p. 112; MINGUZZI 1995, fig. 20 pp. 52-53); i mosaici delle navate laterali sono due tappeti geometrici distinti (MINGUZZI 1995, fig. 39, pp. 76-77). In assenza di dati certi, è possibile solo tentare di definire la decorazione geometrica del pavimento S, ornato da “croci a estremità acute, tangenti e disposte longitudinalmente: negli spazi “a stella”così determinati sono inseriti cerchi racchiudenti piccoli animali (uccelli, pesci, polipi, granchi) e croci”. Disegno ricostruttivo da MINGUZZI 1995, fig. 39, pp. 76-77.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo VI d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Misure
Lunghezza: 33 m; Larghezza: 7.50 m;

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Figure diAnimali
Referenza fotografica: Ipotesi ricostruttiva 1, da MINGUZZI 1995, fig. 20 pp. 52-53 (sim. PEROTTI 1980, fig. p. 112).

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: non documentato

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Minguzzi, S. 1994, Pavimenti musivi della Cattedrale di Novara., in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, pp. 269-271, fig. 7.
Minguzzi, S. 1995, in I mosaici pavimentali della Cattedrale di Novara dal Tardoantico al Medioevo, Ravenna, pp. 85-88, figg. 20, 37, 39.
Perotti, M. 1979, L’antico mosaico pavimentale del Duomo di Novara., in Novarien, Novara, tav. p. 256.
Perotti, M. 1980, in L’antico duomo di Novara e il suo mosaico pavimentale, Novara, p. 99, fig. p. 112.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Duomo, basilica, navata S, tessellato geometrico e figurato (uccelli, pesci), in TESS – scheda 12028 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12028), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12028

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca