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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12156
Regio V, Sessorium, "Tempio di Minerva Medica" opus sectile – Roma  ( RM)

edificio residenziale/villa
Il Sessorium, o Palatium Sessorianum, è un’ampia residenza destinata all’imperatore, alla sua famiglia e alla corte, realizzata nel IV secolo da Costantino in parte sfruttando e restaurando le strutture di una lussuosa villa imperiale di età severiana, nota col toponimo Ad Spei Veteris o come Horti Variani, in parte costruendo edifici ex novo. Occupava un’area di circa 30/40 ettari e distingueva l’area destinata all’apparizione pubblica dell’imperatore, a Sud, da quella privata e più propriamente residenziale a Nord. Se ne riconoscono più nuclei: un complesso termale, le Terme Eleniane (1 in pianta), un settore destinato agli spettacoli (l’anfiteatro Castrense, 2 in pianta), un settore di rappresentanza, del quale sono attualmente identificabili due aule, quella utilizzata per la basilica di S. Croce in Gerusalemme (3 in pianta) ed il cd. ‘Tempio di Venere (e Cupido)’ (4 e 5 in pianta), visibile nel giardino del Museo della Fanteria, ed infine, ad Est dell’attuale basilica (6 in pianta), un quartiere abitativo di lusso destinato ai membri della corte di Elena (in particolare sono state identificate due domus di IV secolo, note nella letteratura archeologica come Domus dei Ritratti e Domus della Fontana: cfr scheda). Recentemente si è proposto di attribuire al complesso anche le strutture a Sud di piazzale Tiburtino (F. GUIDOBALDI, Il tempio di Minerva Medica e le strutture adiacenti: settore privato del Sessorium costantiniano, in RACr, 74, 1998, pp. 485-518), l’aula decagona nota come "tempio di Minerva Medica", varie strutture limitrofe di diverse dimensioni (varie aule absidate anche su ipocausti, ninfei e vasche), l’ esedra di quasi 12 m tra via Giolitti e Manzoni, il grandioso portico presso S. Bibiana distrutto nel 1880 per la costruzione degli archi omonimi ed il suo probabile proseguimento, un edificio in opus vittatum dal ricchissimo pavimento in sectile scoperto nel 1948. La pianta edificio è tratta da CARANDINI 2012.



Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

ambiente di rappresentanza
Il cosìddetto ‘Tempio di Minerva Medica’, attualmente affacciato su via Giolitti, è una struttura polilobata a pianta decagona, con nicchie semicircolari su tutti i lati tranne quello di ingresso, sul lato Nord; era realizzato in opera listata, con ricorsi di laterizio che presentano bolli massenziani e costantiniani. Era illuminato da dieci grandi finestre e aveva una copertura a cupola di 25 metri di diametro, parzialmente crollata nel 1828 (dell’altezza originale di 32 m rimangono 24 m). Era connesso con un’altra serie di aule, prevalentemente absidate, alcune delle quali dotate di ipocausti. Aveva probabilmente funzioni tricliniari e termali e doveva presentare un ricchissimo sistema decorativo parietale e pavimentale in opus sectile e tessellato, di cui rimangono scarsi lacerti (tracce di mosaici in pasta vitrea e di crustae marmoree sono presenti rispettivamente sulla volta e sulle pareti) ed un ricchissimo corredo statuario, elementi del quale sono stati rinvenuti a partire dall’età rinascimentale; il complesso era inoltre arricchito da giochi d’acqua e doveva svolgere funzioni di rappresentanza e semipubbliche. L’edificio, su basi archeologiche e stilistiche, si data al IV secolo.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
non documentata

Regio V, Sessorium, "Tempio di Minerva Medica" opus sectile

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: a più unità decorative?
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: policromo

Dei rivestimenti originali restano scarsissime tracce, prevalentemente impronte, che autorizzano ad ipotizzare una pavimentazione in sectile marmoreo. Nella ricostruzione del pavimento sono di aiuto le testimonianze dei viaggiatori ottocenteschi: sappiamo che "sul pavimento erano lastre di porfido" (BIASCI 2003, p. 164) e della presenza di un “pavimento in calce, con lastre di giallo antico e con zoccolo e cornicetta” (RT II, 397) . Negli ultimi interventi di scavo sono stati rinvenuti frammenti di marmo giallo antico, porfido e verde antico, che potrebbero essere pertinenti tanto a lastre pavimentali quanto a crustae parietali. Manca nell’edito la documentazione grafica e/o fotografica.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

BORDO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica?
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica?
Tecnica Esecutiva: opus sectile (sectile a base marmorea)

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: impronte – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Biasci, A. 2003, Manoscritti, disegni, foto dall’Istituto Germanico ed altre notizie inedite sul “Tempio di Minerva Medica”, in Bulettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Roma, pp. 145-182..

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Laurenzi, Elsa, Regio V, Sessorium, "Tempio di Minerva Medica" opus sectile, in TESS – scheda 12156 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12156), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12156

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Laurenzi, Elsa | REF. SCIENT. : Tortorella, Stefano | AGGIORNAMENTO: 2014 | COMPILAZIONE/REVISIONE A CURA DI: Angelelli, Claudia