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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12353
Villa di Desenzano, ambiente 11, tess. pol. con pastore in paesaggio agreste – Borgoregio – Desenzano del Garda  ( BS )

edificio residenziale/villa
Villa romana tardoantica, parzialmente indagata, della quale furono rinvenute diverse parti delle strutture a più riprese (1921-1923, 1928-1930, 1963-1976). Essa si situa poco a N della via gallica, lungo la riva meridionale del Lago di Garda. I resti dell’edificio, che ha avuto più fasi costruttive (FASI 1-5), tra la fine dell’età repubblicana e il V sec. d.C., si estendono per circa un ettaro, formando due blocchi principali: A (a Sud) e B,C,D (a Nord), separati da una strada di cui si è rinvenuto l’accesso a Ovest (amb. 26).
FASE 1 (età augustea, fine I sec. a.C. – inizio I sec. d.C.): probabile villa rustica, della quale sono noti due settori, il Settore "a" e un Settore rustico in corrispondenza dei Settori C-D. Il Settore "a" è costituito da sette ambienti, due dei quali (amb. n.d.) dotati di suspensurae e pavimentazione in tessellato bicromo ed è orientato N/S. La parte C-D è occupata da un ampio cortile, orientato NO/SE, con accesso dal lago e piano di calpestio in "battuto". Attorno ad esso si dispongono numerosi vani, alcuni con presenza di focolari, due dei quali (amb. 59, 61) conservano resti di pavimentazione in cementizio a base fittile.
FASE 2 (seconda metà I sec. d.C.): la villa viene interessata da una serie di interventi multipli volti ad una ristrutturazione dell’edificio precedente e all’estensione delle strutture verso il litorale. A questa nuova fase sembra appartenere l’impianto generale del complesso, orientato con leggera declinazione NE/SO, le cui murature sono conservate anche nel rifacimento tardoantico (FASE 3). I resti sono stati individuati in più punti. Di un ambiente non meglio documentato si è conservata, in corrispondenza dell’abside settentrionale dell’ambiente 4, parte della pavimentazione in tessellato bicromo geometrico. Sono stati individuati quattro vani, non meglio documentati (amb. n.d.), al di sotto del peristilio 2 (FASI 3-4), dei quali si conservano tracce dell’originario pavimento in cementizio a base fittile, che potrebbero far pensare a vani di servizio. Un vasto ambiente a destinazione produttiva (amb. n.d.) si trova in corrispondenza dei vani 32-33, 35-36 di FASE 5 nel Settore B, al di sotto dei quali vi è un’estesa pavimentazione in opus spicatum, su cui era impiantato probabilmente un torcular. Nei Settori C-D l’edificio della fase precedente (FASE 1) viene ristrutturato e viene dotato di un impianto di canalizzazione.
FASE 3 (II – III sec. d.C.): gli edifici precedenti vengono notevolmente ristrutturati, con la costruzione di ambienti con funzione d’ingresso e accoglienza. Nel Settore A il rinvenimento di alcune sculture di età adrianea, ritrovate nel vespaio scavato al di sotto del peristilio 2, ha fatto ipotizzare che proprio a questo periodo sarebbe da ricondurre il suo impianto e quello del viridarium 5. Il Settore B continua ad avere una funzione produttiva, come testimonia la pavimentazione in cementizio a base fittile rinvenuta a Sud dell’abside dell’ambiente 32 di FASE 5. Nei Settori C-D si hanno opere di ristrutturazione funzionali ad un nuovo edificio, con pavimenti in cementizio a base fittile e, in un ambiente non meglio documentato, poi obliterato dal vano 54 di FASE 4, in tessellato geometrico bicromo, al quale è associato uno zoccolo parietale con intonaco dipinto, datato – come il pavimento – al II sec. d.C.
FASE 4 (IV – V sec. d.C.): viene edificata una grande villa a padiglioni, nella quale sono stati distinti quattro Settori abitativi principali (A-D), posti su livelli di terreno diversi degradanti verso il lago, ed un Settore rustico (F).
Il Settore di rappresentanza A (amb. 1-28) è organizzato lungo un percorso assiale, che, partendo dal vestibolo ottagonale 1, aperto a Est verso il lago e affiancato a sud dall’ingresso secondario 16, attraversa il peristilio 2 e l’atrio biabsidato 3, concludendosi nel sontuoso triclinio triconco 4. Lungo il lato Sud del peristilio si accede, dal vestibolo 12, ad un appartamento più riservato costituito da un vano di soggiorno 11 (cubiculum?), con pavimento decorato da un tessellato con l’immagine del "Buon pastore", e dagli ambienti 13-14 a destinazione termale (rispettivamente tepidario e frigidario). Nell’angolo SO si apre il tablinum 10. Attraverso un percorso laterale, costeggiante il lato esterno settentrionale degli ambienti absidati (amb. 3-4), si accede al viridarium 5, abbellito da una fontana con euripo e da una decorazione parietale a cancellum. Sul fianco meridionale del viridarium 5, una soglia rialzata introduce ad un appartamento privato (amb. 6-8), del quale l’ambiente 6 costituisce il vestibolo, sia, verso Ovest, del vano ottagonale 7 sia, verso Est, del vano esagonale 8.
Nel Settore B viene aggiunto un probabile appartamento privato (amb. 38-48). Si tratta di vani a pianta quadrangolare, dei quali tre (amb. 39-40, 42) con pavimentazione in tessellato.
I Settori C-D vengono destinati a funzioni probabilmente termali. Nel Settore C l’ambiente 54, in parte distrutto, conserva frammenti della pavimentazione in opus sectile. Il settore D è, invece, caratterizzato da un cortile centrale 61, attorno al quale si distribuiscono alcuni ambienti, due dei quali (amb. 62-63) con pavimenti decorati in tessellato. L’estremità orientale, presso l’accesso dal lago, presenta una struttura absidata con buche di palo (amb. 56), forse la traccia di un porticciolo.
Le strutture tardoantiche del Settore rustico F vengono innalzate su un’area già sfruttata dall’uomo– non si sa per quale uso e in che rapporti con gli altri edifici del periodo – a partire dal I sec. d.C. L’edificio rustico, solo parzialmente noto, si trova a SE del complesso residenziale vero e proprio ed è dotato di un muro di recinzione, con ingresso da Ovest (amb. n.d.). Sono noti almeno due spazi aperti, con tracce di focolare, uno davanti all’ingresso (amb. n.d.), l’altro all’interno della recinzione (amb. n.d.), entrambi pavimentati in cementizio a base litica. Una terza area con focolare (amb. n.d.) si trova a Nord e presenta una pavimentazione costituita da un acciottolato. Dagli strati di riempimento proviene un frammento di intonaco parietale che poggia su un tegolone con scena di vendemmia, forse appartenente ad uno dei Settori residenziali.
FASE 5 (fine IV-V sec. d.C.): fase di ristrutturazione visibile nel Settore B. La parte meridionale di tale Settore viene rialzata rispetto ai vani adiacenti (amb. 39-40, 42) con la creazione dei vani 31-37, incentrati attorno alla grande aula absidata 35, presumibilmente a pianta rettangolare, la cui destinazione non è certa (aula di rappresentanza? aula di culto cristiana?); essa è pavimentata in opus sectile (abside) e tessellato (aula rettangolare). Tre ambienti conservano, invece, la pavimentazione in tessellato: amb. 32, amb. 33, amb. 37. Alcuni rinvenimenti di lastrine di marmo colorato nel Settore A, potrebbe far presumere che anche in questa parte della villa vi fossero pavimenti in opus sectile. Il Settore rustico F viene interessato da alcuni cambiamenti, tra i quali la creazione di nuovi ambienti di minori dimensioni e l’obliterazione di alcuni pavimenti, sostituiti da nuovi, come accade per l’acciottolato dell’area a Nord (amb. n.d.) coperto da un rivestimento in cementizio a base litica.
Il complesso residenziale venne distrutto nei primi decenni del V sec. d.C., durante le frequenti incursioni gotiche, probabilmente a causa di un incendio. (La planimetria allegata è tratta da Scagliarini, Rossi, p. 1)


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologico-stratigrafici

AMBIENTE: cubicolo
Ambiente 11: aula a forma di croce irregolare, appartenente al Settore residenziale A di una villa (FASE 4), alla quale si accede esclusivamente dall’ambiente 12, direttamente collegato al quadriportico 2, lungo il lato meridionale. Il vano, riscaldato col sistema ad ipocausto, presenta due rientranze absidi rettangolari maggiori (a Ovest e a Sud) e due minori (una corrispondente all’ingresso, l’altra nella parete Nord). La decorazione pavimentale è costituita per le absidi da un tessellato con motivo geometrico, sempre identico, mentre per la parte centrale da una scena di pastore in paesaggio agreste, orientato verso l’abside settentrionale. La parete occidentale conserva parte della decorazione dello zoccolo ad intonaco colorato, con trama di meandri rossi e gialli su fondo scuro, che richiama quella dell’ambiente 54.
In base alla presenza di un sistema di riscaldamento e alla decorazione figurata, che rimanderebbe alla persona del dominus, è stata ipotizzata una funzione di “cubicolo invernale” a due alcove e con lo spazio per un armadio. Potrebbe anche trattarsi di un triclinio con gli spazi per i divani e un tavolo o mobile. Si osserva, infine, che l’ambiente 12 mette in collegamento il vano 11 con un’infilata di altri due ambienti, costituenti dei vani termali, in particolare un tepidarium (amb. 13) e un frigidarium (amb. 14). (La pianta allegata è rielaborata da Roffia 1994, tav. I)

Lunghezza: 6 m – Larghezza: 5.5 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1966 – Ente responsabile: Soprintendenza Archeologica della Lombardia

Villa di Desenzano, ambiente 11, tess. pol. con pastore in paesaggio agreste

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento in tessellato geometrico e figurato policromo, a cinque unità decorative (a-e), corrispondenti alla parte centrale (a) e a quattro absidi (b-e). Lungo tutto il perimetro del pavimento scorre una fascia monocroma bianca, seguita da una cornice a fascia d’alloro con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, su fondo rosso. La prima unità decorativa è decorata da un paesaggio agreste nel cui centro spicca un pastore stante tra gli animali. Le altre quattro unità decorative sono costituite da una composizione di cerchi tangenti, bordata da una fascia d’alloro. Fotopiano da SCAGLIARINI et alii, Guide, fig. p. 3.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Misure
Lunghezza: 6 m; Larghezza: 5.5 m;

Unità decorative

Parte dell’ambiente: spazio centrale
Tipo di impaginazione: orientata
Cromia: policromo

Prima unità decorativa, corrispondente allo spazio centrale, in tessellato figurato policromo a ordito di filari obliqui e paralleli il cui campo, di forma quadrangolare, è bordato da una fascia d’alloro su fondo bianco con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, seguita, verso l’interno, da una fascia con fila di conchiglie capovolte e motivo a ombrello capovolto, mentre agli angoli è disegnato un kantharos. Il campo è decorato da una scena con al centro una figura maschile stante, in paesaggio agreste caratterizzato da un terreno bruno con radi cespugli. Alle sue spalle è disegnato un albero rigoglioso (Il fogliame è reso in prevalenza da tessere di tonalità verde scuro, con sfumature però anche più chiare, fino al giallo delle parti più esposte alla luce), davanti al quale stanno in riposo due animali, probabilmente una pecora in piedi e un cane seduto, caratterizzate da un muso minuto ed allungato, nel caso della pecora sproporzionato rispetto al resto del corpo. L’uomo è rappresentato con il braccio piegato a gomito e il volto girato verso destra, sulla cui fronte ricade una corta frangia di capelli, tagliati a casco; esso indossa sulle spalle una corta mantellina (alicula).

BORDO
Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.45 m – Larghezza: 2.95 m
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 89f – fascia cosparsa di foglie d’alloro con bordi dentati e nastro
DM 1i – linea doppia

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Kantharos
Conchiglia
CAMPO
Specifiche tecniche
Lunghezza: 3.45 m – Larghezza: 2.95 m
Identificazione della Decorazione: figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Paesaggio bucolicoPaesaggio agreste
Paesaggio bucolicoPastorecane
Paesaggio bucolicoPastorepecora
Paesaggio bucolicoPastorealbero
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI 1992, fig. 57.

Parte dell’ambiente: abside
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Seconda unità decorativa, corrispondente all’abside meridionale, il cui campo, bordato, dall’esterno verso l’interno, da una fascia monocroma bianca, una fascia d’alloro con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, su fondo rosso e da una fascia monocroma bianca delineata da una linea doppia di tessere nere, è decorato da una composizione ortogonale di 6 cerchi tangenti formanti quadrati concavi, i cerchi disegnati da una corona d’alloro (alternativamente a prevalenza di tessere di tonalità verde o di tessere di tonalità arancione-gialla) con bordi dentati, e caricati al centro da un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi attorno ad un punto. I quadrati concavi sono delineati da un bordo a segmenti di greca e caricati al centro da una rosetta dentata a croce.

BORDO
Specifiche tecniche
Lunghezza: 1.70 m – Larghezza: 3.95 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
DM 89f – fascia cosparsa di foglie d’alloro con bordi dentati e nastro
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 231d – var. policroma di composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi caricati da un ramo di foglie di acanto e di viticci unilaterali e da una treccia a due capifiorone di 4 petali affusolati e 4 loti trifidi attorno ad un punto
DM 268a – fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi
DM 89b – ghirlanda di alloro in ciuffi di 5 foglie, qui su fondo chiaro
DM 231d – var. policroma di composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi caricati da un ramo di foglie di acanto e di viticci unilaterali e da una treccia a due capirosetta dentata a croce
DM 32e – fascia con segmenti di greca incastrati e policromi
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI et alii, Guide, fig. p. 3.

Parte dell’ambiente: abside
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Terza unità decorativa, corrispondente all’abside occidentale, il cui campo, bordato da una fascia monocroma bianca delineata da una linea doppia di tessere nere, è decorato da una composizione ortogonale di cerchi tangenti formanti quadrati concavi, i cerchi disegnati da una corona d’alloro (alternativamente a prevalenza di tessere di tonalità verde o di tessere di tonalità arancione-gialla) con bordi dentati, e caricati al centro da un fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi attorno ad un punto. I quadrati concavi sono delineati da un bordo a segmenti di greca.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 231d – var. policroma di composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi caricati da un ramo di foglie di acanto e di viticci unilaterali e da una treccia a due capifiorone di 4 petali affusolati e 4 loti trifidi attorno ad un punto
DM 268a – fiorone composito di 8 elementi non contigui: 4 petali affusolati e 4 loti trifidi
DM 89b – ghirlanda di alloro in ciuffi di 5 foglie, qui su fondo chiaro
DM 32e – fascia con segmenti di greca incastrati e policromi
Referenza fotografica: Foto di Daniela Massara.

Parte dell’ambiente: abside
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Quarta unità decorativa, corrispondente all’abside settentrionale, il cui campo, bordato, dall’esterno verso l’interno, da una fascia monocroma bianca, una fascia d’alloro con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, su fondo rosso e da una fascia monocroma bianca delineata da una linea doppia di tessere nere, è decorato da una fila orizzontale di 3 cerchi tangenti formanti quadrati concavi, i cerchi disegnati da una corona d’alloro (alternativamente a prevalenza di tessere di tonalità verde o di tessere di tonalità arancione-gialla) con bordi dentati. I quadrati concavi sono delineati da un bordo a segmenti di greca.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 89f – fascia cosparsa di foglie d’alloro con bordi dentati e nastro
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 231d – var. policroma di composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi caricati da un ramo di foglie di acanto e di viticci unilaterali e da una treccia a due capi
DM 89b – ghirlanda di alloro in ciuffi di 5 foglie, qui su fondo chiaro
DM 32e – fascia con segmenti di greca incastrati e policromi
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI et alii, Guide, fig. p. 3.

Parte dell’ambiente: abside
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Quinta unità decorativa, corrispondente all’abside settentrionale, il cui campo, bordato, dall’esterno verso l’interno, da una fascia monocroma bianca, una fascia d’alloro con bordi dentati e nastro, delineata da una linea doppia di tessere nere, su fondo rosso e da una fascia monocroma bianca delineata da una linea doppia di tessere nere, è decorato da una fila orizzontale di 3 cerchi tangenti formanti quadrati concavi, i cerchi disegnati da una corona d’alloro (alternativamente a prevalenza di tessere di tonalità verde o di tessere di tonalità arancione-gialla) con bordi dentati. I quadrati concavi sono delineati da un bordo a segmenti di greca.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 89f – fascia cosparsa di foglie d’alloro con bordi dentati e nastro
DM 1y – fascia monocroma
DM 1i – linea doppia
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 231d – var. policroma di composizione ortogonale di cerchi tangenti (formanti quadrati concavi), i cerchi caricati da un ramo di foglie di acanto e di viticci unilaterali e da una treccia a due capi
DM 89b – ghirlanda di alloro in ciuffi di 5 foglie, qui su fondo chiaro
DM 32e – fascia con segmenti di greca incastrati e policromi
Referenza fotografica: da SCAGLIARINI et alii, Guide, fig. p. 3.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Villa Romana ed Antiquarium di Desenzano del Garda (BS))

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Villa Romana ed Antiquarium di Desenzano del Garda (BS) (Riferimento: Fortunati, Maria) via del Crocifisso 22 – Desenzano del Garda

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Grassigli, G.L. 1998, in La scena domestica ed il suo immaginario. I temi figurati nei mosaici della Cisalpina, Napoli, p. 274 , tav. 11.
MIrabella Roberti, M. 1982, Un musaico col Buon Pastore nella villa romana di Desenzano?, in Atti del V Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana (Torino et alibi, 1979), Roma, pp. 393-405.
Mirabella Roberti, M. 1994, Nuovi musaici dalla villa romana di Desenzano., in La Mosaique Greco – Romaine IV. Colloque International pour l’etude de la Mosaique Antique (Treves, 8-14 Aout 1984), Parigi, p. 108, tav. LIV.
Rossi, F. 1992, La visita della villa., in Villa romana. Desenzano, Roma, pp. 74, 80, fig. 57.
Scagliarini Corlaita, D. 1990, La villa di Desenzano., in Milano capitale dell’Impero romano: 286-402 d.C. (Milano, Palazzo Reale, 24 gennaio-22 aprile 1990), Milano, p. 260.
Scagliarini Corlaita, D. 1994, La villa di Desenzano. Vicende architettoniche e decorative., in Studi sulla villa romana di Desenzano , Milano, p. 54 , fig. 13.
Scagliarini, D./ Rossi, F. , in La villa romana di Desenzano, pp. 2-3, fig. p. 3.
Schumacher, W. 1977, Hirt und “Guten Hirt”., in Römische Quartalschrift für christliche Altertumskunde und für Kirchengeschichte. Supplementheft 34, Roma, pp. 221, 281, fig. 46a.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Massara, Daniela

, Villa di Desenzano, ambiente 11, tess. pol. con pastore in paesaggio agreste, in TESS – scheda 12353 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12353), 2012
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=12353

DATA SCHEDA: 2012 | AUTORE: Massara, Daniela

| REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca