
L’impianto basilicale è diviso in tre navate da due serie di dodici colonne ed è preceduto da un nartece (o ardica) costituito da tre bracci addossati alla facciata. La navata centrale è conclusa da un’abside semicircolare all’interno e poligonale all’esterno, orientata a NE e fiancheggiata da ambienti simmetrici a pianta quadrangolare che concludono le due navatelle N e S. La presenza di pavimenti in tessellato è accertata nella navata centrale, nella navata laterale sinistra e nella zona antistante la facciata; i primi due lacerti sono datati, su base stilistica, all’epoca del vescovo Mariniano (595-606), mentre il terzo – proveniente dall’area antistante – potrebbe essere più antico, forse ancora inquadrabile nel corso del V secolo, all’epoca quindi di fondazione della chiesa.
Nella struttura sono anche documentati, come reimpiego, i cd. mattoni giulianei, mattoni molto stretti legati alla committenza di Giuliano Argentario (metà del VI secolo d.C.). (la pianta dell’edificio è tratta da A. Augenti, San Michele in Africisco e l’edilizia ecclesiastica ravennate tra V e X secolo. Archeologia e topografia, in “San Michele in Africisco e l’età giustinianea a Ravenna”, a cura di C. Spadoni, L. Kniffitz, Cinisello Balsamo 2007, p. 239, fig. 7.4).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
AMBIENTE: navataLa navata laterale sinistra è separata dalla navata centrale mediante una fila di 12 colonne ed è conclusa sul lato E da un piccolo ambiente a pianta quadrangolare che fiancheggia l’abside della navata centrale. Nella navata è stata rintracciata parte della pavimentazione in tessellato policromo; non è noto se si estendesse sull’intera superficie anche se sembra probabile. Su base stilistica tale pavimento può essere riferito all’epoca del vescovo Mariniano (595-606), tuttavia l’impianto della chiesa è riconducibile al V secolo.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo V d.C. (1° q) al secolo V d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Data: 1946-1948 – Ente responsabile: SA ER
S. Giovanni Evangelista, tessellato con composizione meandriforme
Parte dell’ambiente: intero ambiente
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo
Rivestimento in tessellato policromo, rintracciato per una parte della superficie originaria, di cui sono state staccate due sezioni oggi conservate a parete presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. Il tappeto è decorato da una composizione di file sfalsate di greche a scala, formanti quadrati. Il disegno è reso in tessere bianche e nere, su fondo rosso-rosa, i quadrati sono alternativamente a fondo nero. Tutti i quadrati sono campiti da crocette a ventaglio bianche.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo VI d.C. (4° q) al secolo VII d.C. (1° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
var. DM 187c – composizione di file sfalsate di greche a scala, formanti quadrati |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del campo – Conservato in: edificio religioso (Chiesa di San Giovanni Evangelista)
Restauri antichi: Si notano restauri antichi che interrompono il disegno originario; tali resaturi possono essere riferiti ad età medievale.
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Farioli Campanati, R. 1971, Ambientazione e idee informatrici del mosaico pavimentale ravennate, con particolare riferimento ai mosaici rinvenuti a Classe, in Corso di Cultura sull’arte Ravennate e Bizantina, p. 472, fig. 35.Farioli Campanati, R. 1995, in I mosaici pavmentali della chiesa di S. Giovanni Evangelista in Ravenna, Ravenna, p. 46.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, S. Giovanni Evangelista, tessellato con composizione meandriforme, in TESS – scheda 14102 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14102), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14102