
La prima fase edilizia va ascritta all’età tardorepubblicana (I sec.a.C.); in questa fase il complesso era chiuso da un muro lesenato a Nord. Alla seconda fase (età flavia) va invece ascritta la ristrutturazione nelle forme ancora oggi conservate. In un momento successivo, inquadrabile nell’età traianea, al complesso è stato aggiunto un cortile-frutteto circondato da portici colonnati. La villa ebbe continuità di vita fino alla metà del IV secolo, per poi andare incontro ad un periodo di abbandono in cui vennero parzialmente asportati i materiali edilizi e nell’area si impiantarono alcune tombe; in età medievale avanzata i resti edilizi sono stati sepolti da una coltre alluvionale che ha raggiunto gli 11 m.
Il settore di ingresso si trova a Sud del complesso, nella pars rustica: un grande atrio (32) era preceduto da un corridoio porticato (31); ad Est si trovava un magazzino (34), mentre ad Ovest una cucina (24), dotata di pozzo e di due focolari. Il grande cortile (4) fungeva da area di smistamento dei percorsi di questo settore: ad Ovest si trovava un ambiente con macine (23) e un secondo ambiente (22) con vaschetta e una struttura interpretabile forse come forno per il pane. Sempre ad ovest di 4 si trova un piccolo settore di tre ambienti, intrepretato come l’appartamento del procurator: esso era costituito dai vani 19 e 20, con pavimenti in tessellato, e 21, forse pavimentato in cementizio. Sul lato Est del grande cortile (4) si collocavano dei piccoli cubicoli, muniti di focolare in una fase successiva. A Sud-Est di questo settore si colloca un piccolo impianto termale privato, di cui sono stati rintracciati almeno quattro ambienti: il vestibolo con spogliatoio (55), il frigidarium (56) ed il tepidarium/calidarium (57-58), i primi due pavimentati in tessellato; a questi ambienti va aggiunto anche un vano di serivizio (non numerato in pianta) con pavimento ad esagonette). A Nord del settore termale e ad Est della pars rustica si estendono il giardino-frutteto (52) e il vigneto (51); tra quest’area e la pars rustica trovano spazio anche un ambiente aperto con pozzo e fognatura (42) e il torcularium (3), la cui vasca sopraelevata era pavimentata in tessellato, mentre le pareti esterne sono rivestite in opus spicatum parietale. La pressa era collegata ad una vasca pavimentata in tessellato allocata all’interno del grande magazzino 2, un vasto ambiente scandito in tre settori da pilastri in laterizio. La pars urbana (o pars dominica) si trova nel settore Nord-Ovest del complesso edilizio: anche in quest’area una grande corte (1) funge da smistamento nei percorsi interni dell’edificio. Su di essa è affacciato il tablino (5), fiancheggiato da quattro cubicola (6,7,8,9), tutti pavimentati in tessellato. Il triclinio (16) è accessibile da un corridoio ad L (17); del triclinio si conserva il pavimento in tessellato. A Nord si trovano altri ambienti di soggiorno, i vani 10 e 14 pavimentati in cementizio, i vani 12-13 in tessellato.
Se i resti edilizi sono così ben conservati, non stupisce l’ingente quantità di materiali da costruzione, vasellame fittile e bronzei, vetri, suppellettili, frammenti scultorei e architettonici, monete, recuperate nel corso delle diverse campagne di scavo, che concorrono a definire l’immagine del complesso urbano-rustico.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: non determinatoL’ambiente 12 è un vano di media grandezza a pianta quadrangolare posto ad Ovest della corte 1 e ad Est del vano 15, separato dagli ambienti allineati 10, 13, 14 da un piccolo corridoio di smistamento. Esso appartatiene alla zona residenziale "privata" del complesso in esame ed è caratterizzato da un pavimento in tessellato, scandito in due zone differenti: la destinazione funzionale dell’ambiente è variamente interpretata come cubicolo d’apparato oppure come un vano di soggiorno con un’area forse occupata da mobilio. Sembra essere in uso a partire dalla seconda fase edilizia, riferibile all’età flavia. La decorazione delle pareti è a finto marmo, con specchiature in venature di rosso e di verde.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: anni 50 – Ente responsabile: SA ER
Villa di Russi, vano 12, tessellato con tappeto a nido d’ape
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Rivestimento in tessellato bicromo rintracciato in modo pressoché completo, scandito in due tappeti distinti, uno minore – forse destinato ad essere coperto da un lectus oppure un mobile, o forse semplicemente un’anticamera o un’area di passaggio nel vano – e uno maggiore. Il tappeto minore è in semplice tessellato bianco, regolarizzato da cornici lineari, mentre quello maggiore è decorato da un nido d’ape, sempre compreso tra cornici lineari e geometriche. Immagine rivestimento da Villa di Russi 2006, fig. a p. 59.
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (4° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo
Il tappeto dell’ambiente è inquadrato da una fascia bianca, le tessere ad ordito di filari paralleli e obliqui, poi una sequenza di due linee doppie nere comprese tra tre linee doppie bianche, ancora una fascia bianca a ordito di filari paralleli e obliqui, una linea doppia nera tra due linee doppie bianche, una treccia a calice bicroma, su fondo nero, allentata, l’orlo dritto, una linea doppia nera tra due linee doppie bianche, ancora una fascia bianca a ordito di filari paralleli e obliqui, una coppia di onde correnti contrapposte, con lo stesso orientamento, nere su fondo bianco, e una linea doppia nera. La decorazione del tappeto prevede un semplice nido d’ape; la particolarità della decorazione rissiede nel fatto che gli scomparti esagonali sono delineati in nero e il motivo, disegnato in bianco su fondo bianco, emerge per contrasto cromatico.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 101k – coppia di onde correnti contrapposte, con lo stesso orientamento | ||
DM 1i – linea doppia | ||
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli | ||
DM 74b – treccia a calice, allentata, con orlo curvo, in colori contrastanti |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie) |

Parte dell’ambiente: anticamera
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo
Il tappeto che potremmo definire dell’anticamera (o forse è lo spazio riservato a un mobile oppure a un letto?) è in tessellato bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, regolarizzato da una fascia più esterna sempre a ordito obliquo e in tessere bianche e da una sequenza di due linee doppie nere comprese tra tre linee doppie bianche.
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli | ||
DM 1i – linea doppia |
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 1 cm
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Villa di Russi)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
2006, in La villa romana di Russi: vecchie e nuove scoperte, Faenza, pp. 55, 59, fig. a p. 59.Mansuelli, G.A. 1954, La villa romana di Russi, in Felix Ravenna, pp. 58-59, fig. 4.Scagliarini, D. 1968, in Ravenna e le ville romane in Romagna, Ravenna, pp. 50-51.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Paolucci, Giovanna, Villa di Russi, vano 12, tessellato con tappeto a nido d’ape, in TESS – scheda 14201 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14201), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14201