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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14507
Luna 1, fase I, corte 4, cementizio marmoreo bianco con inserti policromi – Luni – Ortonovo  ( SP )

edificio residenziale/domus
LUNA 1, DOMUS SETTENTRIONALE. A ridosso del bastione E della Porta Settentrionale e delle mura dell’antica città di Luna venne portata alla luce la cd. Domus Settentrionale, vasta dimora della fine dell’età tiberiana costruita su precedenti edifici di incerta destinazione (cfr. ubicazione, da A. M. DURANTE, “L’edilizia privata a Luni”, in “Abitare in città. La Cisalpina tra impero e medioevo – Leben in der Stadt. Oberitalien zwischen roemischer Kaiserzeit und Mittelalter, Atti del Convegno (Roma, 4-5 novembre 1999)”, a cura di J. Ortalli, M. Heinzelmann, Roma 2003 (Palilia, 12), fig. 1 p. 143: n. 7, in rosso). Gli scavi, condotti alla fine degli Anni ’80 al di sotto del Casale Fontanini (ora Lapidario Lunense), permisero di indagare la sola ala residenziale, di oltre 350mq, di cui sono state riconosciute almeno due fasi di vita (cfr. planimetria resti, da GHIOTTO 2012, scheda LUNA 1, fasi I-II, pp. 240-241. Rielaborazione grafica P. Da Pieve), che hanno restituito numerosi rivestimenti pavimentali. L’abbandono delle strutture risale alla seconda metà del IV sec. d.C., in seguito a un disastroso sisma che provocò il collasso dell’edificio.
FASE I (fine età tiberiana). In questa fase si delinea l’impianto della domus, ulteriormente estesa verso NE, SE e SO, oltre i limiti di scavo, su una superficie pari a due isolati urbani; il settore messo in luce sembrerebbe riferirsi al quartiere estivo (DURANTE 2001, p. 17). Dall’ingresso, probabilmente aperto a NE su una strada ricalcante il tracciato delle mura, si accede all’atrio 1, occupato al centro dall’impluvio (a) e da una canaletta diagonale (b). Verso SO l’atrio comunica, mediante tre aperture scandite da pilastri, con il tablino 2 (non scavato) e, attraverso il corridoio 3, con il settore SE della dimora. Questo risulta incentrato sulla corte porticata 4, solo parzialmente indagata, dotata di un ampio giardino con vasca (c) e pozzo (d). Sul tratto di portico NO si affacciano due ambienti di rappresentanza (5-6) e un vano di incerta destinazione (7). Sul lato NO dell’atrio 1, infine, si apre un ambiente (8) impossibile da ricostruire a causa delle sovrapposizioni successive. Tutti i vani di questa fase presentano pavimenti in “graniglia di marmo” (cementizio marmoreo), con e senza inserti; in un caso il cementizio è abbinato all’opus sectile (sala 6), in gran parte asportato in seguito al sisma. Testimoniano la presenza di altri pavimenti in opus sectile non più localizzabili alcune formelle triangolari e quadrate in bardiglio e tre piccoli frammenti in alabastro dal riempimento del vano 6; un grande disco in marmo (diametro 70cm), una lastra frammentaria rettangolare (44x72cm) in marmo africano e una cospicua quantità di formelle triangolari e rettangolari di marmi diversi e di listelli di dimensioni vari in giallo e rosso antico e una losanga in porfido verde antico dal riempimento della corte colonnata 4. Rilevanti, infine, i numerosi elementi marmorei riconducibili a tarsie parietali, che concorrono ad arricchire l’apparato decorativo della domus in questa fase.
FASE II (media o tarda età imperiale). In un momento successivo le aperture sul lato SO dell’atrio 1 vengono tamponate, sul lato NO viene creato il vano 9, mentre a SE l’ambiente 5 viene suddiviso in due vani, accessibili dall’atrio 1 (10) e dal porticato della corte 4 (11). Il rinvenimento di pannelli in opera a graticcio sui pavimenti dei vani 6 e 10 attesta la presenza di un piano superiore. Per questa fase sono noti due pavimenti in “signino” e “graniglia” privi di inserti, rispettivamente nei vani 9 e 11, e un lastricato marmoreo (di cui sopravvivono solo le impronte) nel vano 10.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

AMBIENTE: corte colonnata
Corte colonnata 4, fase I (fine età tiberiana). Ampio spazio porticato scavato solo parzialmente, in corrispondenza del suo settore occidentale: in luce il braccio NO del portico (5 colonne laterizie su base quadrata), le fondazioni del colonnato NO, il raccordo con il portico SO e parte del giardino. Qui sono stati individuati una grande vasca rettangolare (6×1.70m) per la raccolta dell’acqua piovana (c), rivestita in cocciopesto e lastre di marmo, la relativa canaletta di scarico (e), un pozzo (d) e buche per l’alloggiamento di piante e pali di sostegno. Il piano pavimentale del portico è in “graniglia” di marmo e inserti marmorei policromi; negli intercolumni erano collocate lastre marmoree. La corte colonnata rimane in uso senza sostanziali modifiche nel corso della fase II (media o tarda età imperiale).

Lunghezza: >20 m – Larghezza: >15 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1982-86 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria

Luna 1, fase I, corte 4, cementizio marmoreo bianco con inserti policromi

Parte dell’ambiente: portico
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: composita
Cromia: policromo

Descritto come “graniglia di marmo”, il rivestimento è costituito da un cementizio a base marmorea, bianco, disseminato di inserti policromi (marmi e calcari locali, marmi d’importazione). Foto da DURANTE, GERVASINI 1994, fig. p. 34.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Misure
Lunghezza: >20 m; Larghezza: >15 m;

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Lunghezza: >20 m – Larghezza: >15 m
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base marmorea con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: da DURANTE, GERVASINI 1994, fig. p. 34

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Luni, Area Archeologica e Sistema Museale)

Luni, Area Archeologica e Sistema Museale (Riferimento: SBALig) Via Luni 37 – Ortonovo SP)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Durante, A.M./ Gervasini, L. 1994, Le indagini archeologiche, in Il Lapidario Lunense nel Casale Fontanini, Parma, p. 35, fig. p. 34.
Durante, A.M./ Gervasini, L. 2000, in Luni. Zona archeologica e Museo Nazionale, Roma, p. 73.
Durante, A.M./ Landi, S. 2001, Luna. Un Foro di età imperiale, in Da Luna alla Diocesi. Atti della Giornata di Studi del Giornale Storico della Lunigiana, La Spezia, p. 23, nota 20.
Durante, A.M. 2001, Urbanistica lunense. Note di aggiornamento, in Città antica di Luna. Lavori in corso, Genova, p. 17.
Gervasini, L./ Landi, S. cds, Pavimenti e rivestimenti parietali in opus sectile della domus settentrionale. Considerazioni sui sectilia lunensi (Ortonovo, SP), in Atti del XX Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Roma, 19-22 marzo 2014), Tivoli, cds.
Ghiotto, A.R. 2012, Luna 1, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 328.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Luna 1, fase I, corte 4, cementizio marmoreo bianco con inserti policromi, in TESS – scheda 14507 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14507), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14507

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca