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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14527
Luna 2, fase II, vano 6, opus sectile nd – Luni – Ortonovo  ( SP )

edificio residenziale/domus
LUNA 2, DOMUS DEI MOSAICI. Nell’isolato urbano dell’antica Luna compreso fra il Grande Tempio a N e il complesso capitolino a S (vd. infra) sorge la cd. Domus dei Mosaici (cfr. ubicazione, da DURANTE 2003, fig. 1 p. 143: n. 5, in rosso), costruita in età augustea sui resti di una o due abitazioni di epoca tardorepubblicana (cfr. GHIOTTO 2012, scheda LUNA 2, fase I, p. 329) con pavimenti in cementizio fittile decorato (vd. infra). L’edificio, individuato nel 1957 e scavato solo parzialmente nel 1970-71 e nel 1978-79, ha restituito tre fasi edilizie, comprese fra l’epoca augustea e la seconda metà del V sec. d.C, quando, in seguito a un evento disastroso che distrusse la città nella seconda metà del IV sec. d.C., si misero in atto importanti modifiche all’apparato decorativo della domus (cfr. planimetria resti, da GHIOTTO 2012, scheda LUNA 2, fasi III-IV. Rielaborazione grafica P. Da Pieve).
FASE II (età augustea/giulio-claudia). A questo momento risale l’organizzazione planimetrica della domus attorno alla corte porticata 1, delimitata da una peristasi di 3×3 colonne (forse con finestre) e provvista di pozzo (a) e vasca quadrangolare centrale (b). Non sono noti, a causa delle ristrutturazioni successive, l’ingresso e la distribuzione degli spazi interni. Durante sondaggi condotti nel 2000 si è portato alla luce l’unico piano pavimentale di questa fase, l’opus sectile del vano 6.
FASE III (fine III-inizio IV sec. d.C.). In questa fase l’articolazione dell’edificio è meglio nota, grazie alla presenza dei mosaici che danno il nome alla domus. Gli intercolumni della corte 1 vengono chiusi e i portici suddivisi da tramezzi, determinando quattro ambienti indipendenti (11-14). Viene inoltre ricavata una fontana (c) lungo i lati S e O dello spazio aperto. A N, dal vano 11, si accede a tre ambienti affiancati (vano 2, cubicolo 3, corridoio 4), l’ultimo dei quali (4) aperto verso il settore settentrionale della domus, non ancora indagato. A E, dalla sala 12, si raggiungono il grande ambiente di rappresentanza 6 e l’area scoperta 5, forse tenuta a giardino; questa risulta in comunicazione anche con alcuni altri ambienti (7-9), a loro volta in connessione con il vano riscaldato 10. Per questa fase sono noti alcuni tessellati, talvolta figurati, dai vani 2-3, 6, 11, 14, e un pavimento in marmo, forse in opus sectile, dal vano 10.
FASE IV (prima metà V sec. d.C.). Il vano 7 viene suddiviso in due nuovi ambienti (15-16), mentre nella sala 12 viene posato il grande mosaico del Circo Massimo di Roma. Si ipotizza che le terme, la peschiera e un altro impianto non scavato, individuati nel settore N del triportico capitolino e della basilica (vd. infra), potessero essere pertinenti alla fase tardoantica della domus.


Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

ambiente di rappresentanza
Vano 6, fase II (età augustea/ giulio-claudia). Di questa fase è noto solo un pavimento in opus sectile, non ulteriormente descritto.
Fase III (ultimo quarto III sec. d.C.). Vasto ambiente rettangolare, accessibile da E attraverso la sala 12 e da N attraverso il cortile 5. Il piano pavimentale è costituito da un tessellato policromo, di cui si conserva solo una parte del bordo a girali vegetali.

Lunghezza: 9.80 m – Larghezza: 6.90 m

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

Specifiche di rinvenimento
Data:
2000 – Ente responsabile: Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria

Luna 2, fase II, vano 6, opus sectile nd

Parte dell’ambiente: non determinata
Rivestimento con scansione: non documentato
Tipo di impaginazione: non documentato
Cromia: non documentato

Verosimilmente pertinente alla fase augustea della domus, il pavimento in opus sectile rinvenuto nel 2000 durante un sondaggio sotto il mosaico a girali vegetali di fase III (vd. infra) non è ulteriormente descritto.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: non documentato
Tecnica Esecutiva: opus sectile

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: non documentato – Conservato in: situ (Luni, Area Archeologica e Sistema Museale)

Luni, Area Archeologica e Sistema Museale (Riferimento: SBALig) Via Luni 37 – Ortonovo SP)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Durante, A.M. 2001, Edilizia privata a Luna. Note a margine di recenti scoperte, in Abitare in Cisalpina. L’edilizia privata nelle città e nel territorio in età romana. Atti della XXXI Settimana di Studi Aquileiesi (Aquileia-Grado, 23-26 maggio 2000), Treste, p. 276, nota 22.
Durante, A.M. 2001, Urbanistica lunense. Note di aggiornamento, in Città antica di Luna. Lavori in corso, Genova, p. 20.
Ghiotto, A.R. 2012, Luna 2, in Atria Longa Patescunt. Le forme dell’abitare nella Cisalpina romana. Schede e planimetrie, Roma, p. 329.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Da Pieve, Paola , Luna 2, fase II, vano 6, opus sectile nd, in TESS – scheda 14527 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14527), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=14527

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Da Pieve, Paola | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca