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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15439
Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, peristilio 36, cementizio con inserti policromi litici e vitrei  – Pompei – Pompei  ( NA )

edificio residenziale/domus
Grande domus, nota come casa del Fauno, che occupa l’intera Insula 12 della Regio VI, con accesso dal lato sud (via della Fortuna), tramite gli ingressi 2 e 5. La casa è dotata di due atri, 7 e 27 e un peristilio 54-36. Sul lato ovest di quest’ultimo, si apre il quartiere servile, che si sviluppa con gli ambienti 19-25. La parte settentrionale della casa era occupata originariamente da un hortus convertito, attorno alla fine del II sec a.C., nel peristilio 39. Nonostante la storia edilizia della casa non sia del tutto chiara, si ritiene che il nucleo originario risalga al III sec. a.C. Questo primo edificio occupava solo la parte centrale dell’insula ed era caratterizzato da un apparato decorativo di buona qualità. Nella prima metà del II sec. a.C. l’edificio viene abbattuto per costruire una nuova grande casa, di cui si conservano la maggior parte degli ambienti e a cui risale l’articolazione nei due atri. Alla fine del II sec. a.C. la casa viene dotata di un nuovo apparato decorativo, a cui si ascrivono i pavimenti e le pitture di I stile, e si trasforma l’hortus nel peristilio 39-40. I vani 37-38, 42-44, ubicati lungo il lato nord del peristilio 36-54, vengono radicalmente riallestiti. La casa si distingue per l’eccezionale qualità dei pavimenti e, in particolare, per la presenza di ben nove rivestimenti in tessere minute che vengono mantenuti e restaurati per tutta la durata di vita della casa. L’ingresso al civico 2 conduceva alle fauces 53, pavimentate in sectile non marmoreo e comunicanti, attraverso una soglia in tessere minute con maschere tragiche, con l’atrio 27. Quest’ultimo è rivestito in cementizio con, al centro, una vasca in sectile. Sul lato sinistro dell’atrio 27, il cubicolo 31 è pavimentato in tessere irregolari, mentre l’ala 29 è rivestita in grandi tessere irregolari policrome con, al centro, un emblema in tessellato con colombe, attribuibile ad un intervento di restauro effettuato in un’epoca tarda. Sul lato destro, l’ala 30 era dotata di un pavimento simile con, al centro, un emblema (o pseudoemblema) in tessere minute, con un gatto che cattura una pernice. sul lato nord dell’atrio 27 si apre il triclinio 34, pavimentato con pseudoemblema in tessere minute, con Dioniso bambino che cavalca una tigre con testa di leone. A sinistra, il triclinio 35 presenta uno pseudoemblema con paesaggio marino e pesci. In asse con l’ingresso, il tablino 33 è pavimentato in sectile a cubi prospettici, introdotto da una soglia in tessellato policromo. Sul lato est dell’atrio 27, il cubicolo 28 è pavimentato in tessellato con, al centro, un emblema in tessere minute, su cassetta di terracotta. A est, l’atrio secondario 7, si considera il settore più privato della casa. L’ala 14 si apre a metà del lato est ed è rivestita in scaglie marmoree bianche, con pseudoemblema in tessellato bianco e nero, ora perduto. Nel settore mediano dell’insula, il primo peristilio 36 è pavimentato in scaglie policrome, come le alae 29 e 30. A metà del lato nord, inquadrata da due colonne, è l’esedra 37, pavimentata dal grande mosaico in tessere minute con la reffigurazione della Battaglia di Isso, introdotta da tre soglie con animali nilotici. Ad est dell’esedra, l’oecus 42, affacciato sul peristilio 39-40, è pavimentato in tessellato bianco e nero, con emblema centrale policromo in tessere minute. Il vano 43 è in semplice tessellato bianco, mentre il corridoio 38 è in tessellato, con inserti di lastrine policrome. Pianta tratta da De Vos 1994, p. 80.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo I a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici

AMBIENTE: corte colonnata
Primo peristilio 36, che occupa quasi interamente la zona centrale della casa. L’accesso avveniva dal corridoio 16, tramite l’atrio secondario 7, ma il peristilio era visibile anche dalla finestra del tablino 33. Al centro si trova una vasca, dotata di fontana alla fine del I sec. a.C. I fusti delle colonne in tufo, le pitture di I stile ed il pavimento risalgono alla prima fase decorativa.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1831-1832

Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, peristilio 36, cementizio con inserti policromi litici e vitrei

Parte dell’ambiente: peristylium
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: policromo

Inserti policromi litici e vitrei, molto fitti e disposti in modo disordinato su cementizio a base fittile.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (4° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

BORDO

Elemento non presente

CAMPO

Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti misti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 103a – inserti su cementizio
Referenza fotografica: Da De Vos 1994, p. 119, fig. 49a-b

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ (Pompei, scavi)

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
De Vos, M. 1994, VI 12, 2 casa del Fauno, in Pompei pitture e mosaici. Volume V. Regio VI. Parte Seconda, Roma, pp. 118-119, fig. 49a-b.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Boschetti, Cristina, Casa del Fauno, Regio VI 12, 2, peristilio 36, cementizio con inserti policromi litici e vitrei , in TESS – scheda 15439 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15439), 2013
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=15439

DATA SCHEDA: 2013 | AUTORE: Boschetti, Cristina | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca