edificio residenziale/villa Presso via Crescenzi, nella zona a valle della linea ferroviaria Roma-Napoli, insistono una serie di evidenze archeologiche riferibili ad una villa romana disposta su due terrazzamenti, l’inferiore definito dal taglio del banco roccioso, il superiore sostruito da murature in opera incerta, già identificati tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Saggi archeologici effettuati tra il 2005 e il 2009 hanno riportato in luce una parte del settore residenziale dell’edificio. Essi consistono in un muro con paramento in opera reticolata, in un muro orientato in senso sud-ovest/nord-est privo di paramento esterno e in un pavimento a lastre di marmo bianco. Nelle vicinanze si trovano cinque ambienti (vedi pianta) allineati in senso nord-est/sud-ovest, che hanno conservato solo in parte le murature perimetrali. Nel settore orientale si apre l’ambiente 5, pavimentato da un opus sectile marmoreo a modulo quadrato. Ad esso seguono, procedendo verso ovest, due porzioni di una pavimentazione in cementizio a base fittile (US 25 e US 26), al di sotto della quale è stato intercettato un secondo livello pavimentale in tessellato bianco (US 29). Le pavimentazioni sono limitate, a nord-ovest, da un taglio moderno, dopo il quale si rinviene un ambiente (4), che conserva un breve tratto della pavimentazione a tessere bianche. Spostandoci nel settore nord-occidentale si incontrano, procedendo da nord, il vano (1) pavimentato in mosaico bianco, il vano 2, con pareti in opera quasi reticolata e pavimento in tessellato bianco con punteggiato di dadi in colore contrastante (US 12). A sud si rileva, infine, l’ambiente 3, rivestito da un tessellato bianco. Incerta è la datazione delle strutture: è stata ipotizzata una datazione complessiva nell’ambito del I sec. d.C. oppure bisogna ammettere l’esistenza di almeno due fasi distinte: la prima (non specificata), durante la quale furono realizzati i rivestimenti pavimentali in tessellato e una seconda fase, ascrivibile genericamente ad epoca imperiale, che vide la realizzazione dell’opus sectile (pianta edificio tratta da Palladino, Zicarelli 2012, fig. 4). Cronologia Non determinata
AMBIENTE: non determinato Ambiente 1: l’ambiente doveva aprirsi presso il settore nord-occidentale del saggio archeologico. Di esso si conserva un breve tratto della pavimentazione in mosaico bianco. Cronologia Non determinata
Specifiche di rinvenimento Data: 2009
Via Cesare Crescenzi, villa, ambiente 1, tessellato bianco
Parte dell’ambiente: non determinata Rivestimento con scansione: non documentato Tipo di impaginazione: a campo omogeneo? Cromia: monocromo
Mosaico a tessere bianche di grandi dimensioni (cm 2).
Cronologia Non determinata
BORDO
Elemento non presente
CAMPO
Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: non documentato Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti) Dimensioni Generiche Tessere: grandi Dimensioni Metriche Tessere: cm 2. cm
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Palladino, A./ Zicarelli, A. 2012, Nuovi rinvenimenti nell’ager Tusculanus., in Lazio e Sabina 8. Ottavo incontro di studi sul Lazio e la Sabina, Atti del convegno (Roma, 30-31 marzo, 1 aprile 2011), Roma, p. 235.
CITAZIONE E CONDIVISIONE STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, via Cesare Crescenzi, villa, ambiente 1, tessellato bianco, in TESS – scheda 16538 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16538), 2014 INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=16538