Varano, villa di Arianna, ambiente di soggiorno F, cementizio e soglia in tessellato – Varano – Castellammare di Stabia ( NA )
edificio residenziale/villa La residenza, nota come Villa di Arianna, sorge all’estremità occidentale della collina di Varano, presso il sito dell’antica Stabiae. Durante le prime campagne di scavo, effettuate in epoca borbonica (1757-1769 e 1777-1778) da Weber e da La Vega, fu riportata in luce una serie di ambienti (indicati in pianta con il numero preceduto dalla lettera W) successivamente reinterrati. Uno scavo estensivo della residenza è stato quello effettuato a partire dal 1950, coordinato da D’Orsi; in seguito, nel 1981, alcuni sondaggi eseguiti a sud del peristilio W22 hanno riportato in luce uno spazio utilizzato probabilmente come stabulum. La prima fase edilizia della villa risale agli inizi del I sec. a.C., con successivi rifacimenti ed ampliamenti inquadrabili in epoca flavia. Il nucleo più antico dell’edificio è quello che da nord a sud comprende la sequenza dell’ingresso (W13), del peristilio quadrato W22 e dell’atrio 24. Quest’ultimo, di tipo tuscanico, conserva la pavimentazione in tessellato con punteggiato di dadi. A sud dell’atrio si aprono i cubicoli (44-45), a nord il cubicolo (23); quest’ultimo, scandito in anticamera ed alcova, conserva il pavimento in tessellato bicromo. Analogamente al triclinio invernale 27, gli ambienti si affacciano sul peristilio (W22). A nord si apre il tablino (18), pavimentato in tessellato bicromo con cornice perimetrale a meandro. A est del tablino si dispone l’ambiente 42, che conserva il rivestimento musivo in tessellato bianco profilato da una fascia di tessere nere, da cui si accede al corridoio (40), con pavimento musivo campito da un punteggiato di dadi. A ovest del tablino (18) si dispongono l’ambiente (17), con pavimento in tessellato bianco; l’ambiente (19), gli ambienti di servizio (20-22) e la cucina (4), disimpegnati dal cortile (21). Ad est dell’atrio (24), tramite il corridoio (40), si ha accesso al cortile (34), con pavimento in tessellato con inserti, attorno al quale si dispone una serie di ambienti di servizio: quelli che si aprono a nord del cortile (34) sono in gran parte franati, mentre si conservano a sud gli ambienti (37) e (48), ambedue pavimentati in cementizio con punteggiato irregolare di tessere. A sud dell’atrio si sviluppa un peristilio quadrato W22, ancora non scavato, ad ovest del quale sono ubicati gli ambienti (77, 79, 81, 82), ancora da identificare nella loro specifica funzione, seguiti dall’ambiente (71), che si sviluppa in lunghezza, dall’ambiente (83), e da un’ampia area scoperta (73.) Recentemente è stato indagato anche il viridario (86), in tessellato con punteggiato di crocette, e un cubicolo (89) sul quale si affacciano due alcove con pavimento in tessellato bianco. Procedendo verso nord-ovest si apre il triclinio (3), pavimentato in tessellato con inserti marmorei, e il gruppo di stanze (5-10). Alcune di esse conservano i piani pavimentali in tessellato; nello specifico, l’ambiente (5) è decorato da un tessellato bianco-nero con reticolato; l’ambiente (7), ornato da un tessellato monocromo bianco; l’ambiente (9), rivestito da un tessellato con composizione di esagoni; il cubicolo (10), con soglia musiva campita da stelle a quattro punte e pavimento in tessellato monocromo bianco. La residenza era inoltre dotata di un balneum, accessibile dal corridoio (87), composto da un calidario absidato 6, dal prefurnio (29), da un ambiente di servizio (28), dal laconico (30) e, infine, dal tepidario (31.) In epoca flavia, la villa inglobò un adiacente edificio a cui appartenevano gli ambienti panoramici (11-13) e A-F, aperti sul portico (54). Tra di essi spicca il triclinio estivo A, accessibile da una soglia con stelle a sei punte e rivestito in semplice tessellato bianco. Quest’ultimo ambiente è inquadrato dai corridoi (13) e D e dalle diete (12) (con tessellato bianco-nero decorato con meandri di svastiche e quadrati) ed E, precedute rispettivamente dalle anticamere 11 (con tessellato bianco-nero con meandro di svastiche e quadrati e F (con soglia bianco-nera con scacchiera di triangoli). In questa fase vennero annessi inoltre l’ampio peristilio H (104 x 81 m) ed una serie di ambienti aperti lungo il lato orientale. In particolare, l’ambiente M conserva il piano pavimentale in cementizio con inserti, e gli ambienti N ed O sono accessibili da soglie musive decorate rispettivamente da una losanga inscritta e da un motivo a cerchi allacciati (pianta edificio tratta da PESANDO, GUIDOBALDI 2006, p. 417). Cronologia Estremi temporali: dal secolo I a.C. (1° q) al secolo I a.C. (1° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
ambiente di soggiorno Ambiente di soggiorno F: il vano è, come per la diaeta E con la 12, simmetrico all’anticamera 11 e concepito alla stessa maniera, ai lati del triclinio estivo A, dal quale sono separati da due zone simmetriche a giardino. L’ambiente è mal conservato, quasi completamente privo di decorazione parietale e pavimento; le sue strutture in opera mista con reticolato e laterizi negli stipiti, si datano a partire dall’età tiberiana. La decorazione pittorica in IV Stile (45-69 d.C.), mancante sulla parete ovest, completamente di restauro, presenta uno zoccolo rosso con edicola e pannelli delimitati da motivi tessili; il registro mediano presenta pannelli rossi con bordi traforati e scomparti gialli con architetture e ghirlande. Un frammento a fondo rosso, che raffigura un satiro, è conservato al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (inv. 9116). La soglia è decorata da un tessellato bicromo con composizione di triangoli. Il campo dell’ambiente è un semplice pavimento in cementizio senza inserti. Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (4° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Specifiche di rinvenimento Data: 1757-1981
Varano, villa di Arianna, ambiente di soggiorno F, cementizio e soglia in tessellato
Rivestimento con scansione: a più unità decorative
Pavimento in cementizio a base fittile con soglia in tessellato bicromo a motivi geometrici.
Cronologia Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (3° q) Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Unità decorative
Parte dell’ambiente: intero ambiente Tipo di impaginazione: a campo omogeneo Cromia: monocromo
Pavimento in cementizio a base fittile, esteso all’intero ambiente e privo di decorazione.
BORDO Elemento non presente
CAMPO Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: assente Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile senza inserti)
Referenza fotografica: foto di C. Ariano.
Parte dell’ambiente: soglia Tipo di impaginazione: iterativa Cromia: bicromo
Tappetino bicromo con decorazione geometrica, a tessere nere su fondo bianco. La soglia è bordata da una fascia di sei file di tessere nere ad ordito diritto (DM 1y), da una fascia di tre file di tessere bianche e da una linea di tessere nere (DM 1a). Il campo è decorato da una scacchiera di triangoli rettangoli isosceli accostati lungo l’ipotenusa in moda da conferire alla composizione un effetto di scacchiera di quadrati bipartiti in bianco e nero (a) (DM 197a). La scacchiera all’interno della quale sono iscritti i rettangoli bianchi e neri è costituita da una griglia disegnata da una linea semplice punteggiata (DM 1b).
BORDO Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1a – linea semplice
CAMPO Specifiche tecniche Identificazione della Decorazione: geometrica Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)
Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Decorazioni geometriche
Motivo
Modulo
Riempimento
DM 197a – scacchiera di triangoli rettangoli isosceli
DM 1b – linea semplice punteggiata (a scacchiera di tessere)
Referenza fotografica: foto di C. Ariano.
CONSERVAZIONE Oggetto conservato: pavimento – Conservato in: situ Il pavimento è visibile. Oggetto conservato: soglia – Conservato in: situ La soglia è visibile. Oggetto conservato: soglia – Conservato in: situ La soglia è visibile.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Bragantini, I./ Sampaolo, V. 2009, in La pittura pompeiana, Napoli, p. 482, scheda 268.Pisapia, M. S. 1989, in Mosaici antichi in Italia, Regione prima. Stabia, Roma, p. 48, tav. XXVII.
CITAZIONE E CONDIVISIONE STRINGA BIBLIOGRAFICA: Ariano, Carmela, Varano, villa di Arianna, ambiente di soggiorno F, cementizio e soglia in tessellato, in TESS – scheda 18018 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18018), 2015 INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18018