Casa del Salone Nero (VI, 11-13): la dimora, di proprietà dell’augustale L. Venidius Ennychus, si apre al n. 13 lungo il decumano massimo. Le strette fauces immettono nell’atrio, con impluvio al centro, su cui si aprono vari cubicoli ed un vasto tablino (L). Nel settore retrostante trova spazio il peristilio, provvisto di un colonnato di ampiezza differente che si sviluppa lungo due lati. A SO sono ubicate due diaetae (D, E) ed ambienti di servizio (A-C, F), mentre a NO si apre l’oecus G, con decorazione pittorica a fondo nero attribuibile al III stile (da cui deriva il nome della dimora) e l’esedra o cubicolo H-O. La costruzione dell’edificio risale ad età sannitica, pur se importanti ampliamenti e ristrutturazioni vennero effettuati in età augustea, con successivi interventi nel corso dell’età imperiale. I pavimenti, in cementizio con inserti e tessere e in tessellato bicromo a decorazione geometrica, riflettono le differenti fasi edilizie della dimora (pianta edificio tratta da GUIDOBALDI ET ALII 2014, p. 351).
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
AMBIENTE: altroMarciapiede: marciapiede antistante l’ingresso della domus, pavimentato in cementizio a base fittile con inserti marmorei, esteso lungo quasi tutto il lato NE dell’insula.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo II a.C. (1° q) al secolo II a.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
Data: non documentata
Area archeologica, Casa del Salone Nero (VI, 11-13), marciapiede, cementizio a base fittile con inserti marmorei
Parte dell’ambiente: marciapiede
Rivestimento con scansione: a copertura unitaria
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: policromo
Cementizio a base fittile decorato con inserti marmorei di forma prevalentemente irregolare (dimensioni massime: cm 22 di lato) in giallo antico, bardiglio, marmi bianchi ed ulteriori marmi non specificati. Il cementizio si estende a coprire quasi tutto il tratto NE dell’insula VI, pur se con disposizione differenziata degli inserti, anche perché verosimilmente venne restaurato più volte in antico. Il pavimento è generalmente inquadrabile nell’ambito del IV stile.
Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (2° q) al secolo I d.C. (4° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici ed archeologici
BORDO
Elemento non presente
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: cementizio (cementizio a base fittile con inserti marmorei)
Decorazioni geometriche
Motivo | Modulo | Riempimento |
---|---|---|
DM 103a – inserti su cementizio |
CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: situ (Scavi di Ercolano) Lo stato di conservazione è discreto.
Restauri antichi: Visibili restauri in cocciopesto.
Condizione giuridica: proprietà Stato
Scavi di Ercolano (Riferimento: Guidobaldi, Maria Paola) Corso Resina, 1, 80056 – Ercolano (NA)
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Guidobaldi, F. et alii 2014, in Mosaici antichi in Italia, Regione prima. Ercolano, Pisa-Roma, p. 352, tav. XXXII, 329.
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Area archeologica, Casa del Salone Nero (VI, 11-13), marciapiede, cementizio a base fittile con inserti marmorei, in TESS – scheda 18589 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18589), 2016
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=18589