scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2624
Villa Marignane, vano 9, f. Candussi, p.c. 260/1, tess. con Stagioni – Aquileia  ( UD )

edificio residenziale/villa
Lo scavo, non visibile e non visitabile, si trova nel settore occidentale della città antica, immediatamente a sud-ovest del circo, all’esterno delle mura urbiche; nella città moderna l’area è ubicata in località Marignane, 300 m circa a sud del Cimitero, 40 m circa ad ovest della curva angolare della Strada Comunale n.5, nel fondo Candussi, p.c. 260/1. L’ampio complesso, conosciuto come Villa delle Marignane, è stato scavato solamente in parte e si sono identificati due nuclei, piuttosto distanti l’uno dall’altro. Il nucleo settentrionale era articolato attorno ad un quadriportico pavimentato in mosaico (vano 1), del quale sono stati messi in luce tre bracci. Sul braccio occidentale affacciavano almeno tre ambienti adiacenti ornati da tessellati: a partire da nord, il vano 2 (le fotografie di scavo non permettono di avere la certezza sul tipo di rivestimento, per quanto sembrino riconoscibili alcuni frammenti musivi), il vano 3, identificabile con un corridoio per le dimensioni lunghe e strette, e infine il vano 4, che verosimilmente, considerata l’ampia metratura, svolgeva funzioni di rappresentanza. Dal lato sud del quadriportico si accedeva anche ad un altro ambiente mosaicato (vano 5), situato ad un livello più basso degli altri e raggiungibile tramite una scala di tre gradini: la sua esistenza testimonia che la “Villa” si estendeva su più livelli. Il nucleo meridionale del complesso sembra essere stato articolato anch’esso attorno ad un porticato (vano 6), su cui sia affacciavano da nord non meno di tre ambienti adiacenti abbelliti da mosaici (vani 7-9). La residenza ha avuto almeno due fasi, come testimonia lo stato delle murature e la deformazione del pavimento del vano 4 dovuta alla presenza di un muro sottostante. Di queste due fasi, peraltro, non si conosce con certezza la cronologia e le proposte degli studiosi sono discordanti anche sulla datazione dei mosaici: Brusin 1954 ritiene che appartengano a diverse abitazioni dell’inizio del II sec.d.C., Blake 1936 li attribuisce ad età tardo-antoniniana, mentre Lopreato 1987 ritiene che facciano parte di una residenza imperiale databile tra l’età tetrarchia e la costantiniana. Per quanto concerne la planimetria del complesso, i disegni editi non corrispondono alle fotografie di scavo e pertanto non possono essere considerati attendibili. In questa sede, in attesa di una pubblicazione esatta, la pianta tratta da Bertacchi 2003, tav.22, n.159 è stata rielaborata dalla scrivente per dare un’indicazione di massima della posizione dei vani in esame.


Cronologia

Non determinata
Motivazione della cronologia: non determinata

AMBIENTE: triclinio
Vano 9. Dell’ambiente, situato nel nucleo meridionale del complesso, è venuta in luce parte della pavimentazione musiva, che suggerisce una datazione nella prima metà del IV sec.d.C. Vi si accedeva dal portico che si estendeva a sud (vano 6).

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1953 – Ente responsabile: SA TS

Villa Marignane, vano 9, f. Candussi, p.c. 260/1, tess. con Stagioni

Rivestimento con scansione: a T+U

Il pavim., di cui si ignora la sorte, è un tess. a fondo bianco che racchiude 2 pannelli formanti una T. Il pann. maggiore, corrispondente al gambo della T, sembra essere suddiviso in almeno 2 riquadri adiacenti: quello meglio conservato presenta un motivo non più riconoscibile, disegnato da una treccia a due capi policroma, da un meandro di svastiche a giro doppio e da una fila di crocette. Lo schema determina dei quadrati: nell’unico superstite si conserva il busto dell’Inverno. Il 2° riquadro mostra una fascia marginale formata da un meandro di svastiche a giro doppio seguita da una fila di crocette; la fascia pare interrotta da un cerchio disegnato da fasce geom. (le stesse che formano il bordo del pann.) e la decor. centrale è perduta. Il pann. minore è decorato da una comp. triassiale di stelle di 6 losanghe tangenti, formanti esagoni; le losanghe sono ornate da una losanga colorata, gli esagoni da un fiorone di tre hederae.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo IV d.C. (1° q) al secolo IV d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici

Unità decorative

Parte dell’ambiente: spazio conviviale
Tipo di impaginazione: giustapposta
Cromia: policromo

Due pannelli rettangolari che formano una T. Il pannello maggiore, che corrisponde al gambo della T, è incorniciato da tre linee bianche seguite da tre nere, una fascia di denti di sega dentati, una linea tripla bianca, una fascia di onde correnti, tre linee nere, due linee bianche e una fila di fusi sdraiati e di astragali. Il campo, assai danneggiato dalla presenza di sepolture di epoca tarda, sembra essere suddiviso in almeno due riquadri adiacenti: quello meglio conservato presenta un motivo non più riconoscibile, disegnato da due linee bianche, da una treccia a due capi, policroma, su fondo scuro, da un meandro di svastiche a giro doppio e da una fila di crocette bianche, non contigue, su fondo nero; lo schema determina dei quadrati, delimitati da una linea nera. In uno dei quadrati superstiti, posto in un angolo del pannello, si conserva il busto di una figura femminile stagionale, che il mantello sul capo identifica come l’Inverno; purtroppo metà dell’immagine è distrutta. Il secondo riquadro pare separato dal precedente dalla fila di fusi sdraiati e di astragali che circonda tutto il campo, e mostra una fascia marginale formata da un meandro di svastiche a giro doppio seguita da una fila di crocette bianche, non contigue, su fondo nero; la fascia sembra interrotta da un cerchio disegnato da molteplici fasce geometriche (le medesime che formano il bordo del pannello): una treccia a due capi, policroma, su fondo scuro, due linee bianche, una fila di fusi sdraiati e di astragali, due linee bianche, tre linee nere, una fascia di onde correnti e una fascia bianca. Il centro del cerchio pare occupato da un rattoppo in tessere bianche. Il pannello minore che forma la T, delimitato da una linea tripla bianca seguita da una linea tripla nera, è decorato da una composizione triassiale di stelle di sei losanghe tangenti, formanti esagoni; le losanghe sono ornate da una losanga colorata disegnata da una linea dentellata, mentre gli esagoni sono caricati da un esagono disegnato da una linea dentellata con al centro un fiorone unitario di 3 elementi non contigui, a hederae con la punta rivolta al centro. Lopreato 1987 colloca il pavimento in epoca costantiniana.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 101b – onde correnti a giro semplice
DM 1i – linea doppia
DM 10g – denti di sega, dentati
DM 1t – linea tripla
var. DM 23i – fila di fusi sdraiati e di astragali
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica e figurata
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1i – linea doppia
DM 214a – composizione triassiale di stelle di sei losanghe tangenti, formanti esagonilosanga
DM 3p – fila di crocette non contigue, in colore contrastante
DM 70j – treccia a due capi, policroma, con effetto di rilievo, su fondo scuro
DM 35f – meandro di svastiche a giro doppio
DM 2d – linea dentellata
non documentatofigurati
var. DM 255h – fiorone unitario di 3 elementi non contigui, a hederae con la punta rivolta al centro
DM 214a – composizione triassiale di stelle di sei losanghe tangenti, formanti esagoniesagono
DM 101b – onde correnti a giro semplice
var. DM 23i – fila di fusi sdraiati e di astragali

Decorazioni figurate

TemaSoggettoAltre componenti
Busto diStagioni
Busto diInverno
Referenza fotografica: da Brusin 1954.

Parte dell’ambiente: spazio tricliniare
Tipo di impaginazione: a campo omogeneo
Cromia: bicromo

Il pavimento è un tessellato bordato da una fascia nera seguita da tre linee bianche, il cui campo bianco, le tessere a ordito di filari paralleli e obliqui, racchiude due pannelli rettangolari che formano una T.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
DM 1t – linea tripla
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: da Brusin 1954. Dettaglio della lastra.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del bordo e del campo – Conservato in: situ

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Brusin, G. 1954, Le ultime scoperte archeologiche ad Aquileia. II, in Aquileia Chiama: Bollettino dell’Associazione Nazionale per Aquileia, Aquileia, fig. a p. 47.
Canuti, G. 1994, Iconografia delle Stagioni nei mosaici pavimentali antichi d’Italia, in Atti del I Colloquio dell’ Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Ravenna, 29 aprile-3 maggio 1993), Ravenna, p. 509, n.11.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Clementi, Tatiana, Villa Marignane, vano 9, f. Candussi, p.c. 260/1, tess. con Stagioni, in TESS – scheda 2624 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2624), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=2624

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Clementi, Tatiana | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca