scheda stampa

Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4336
Tess. con meandri di svastiche dal vano C” della villa di Barcola – Barcola – Trieste  ( TS )

edificio residenziale/villa
La villa suburbana detta "della statua" venne scoperta casuamente alla fine del 1887, e fu sottoposta a scavo tra il 1888 e il 1891. Studi recenti propongono l’unificazione di due nuclei scavati in tempi diversi: la "Villa dellla statua" e la vicina "Villa della palestra e del ninfeo". Poichè non è più possibile accertare l’appartenenza dei due complessi ad un’unica struttura abitativa, qui li si considera tuttavia separatamente. La "villa della Statua" si compone di un nucleo centrale costituito dagli ambienti di servizio, da due piccoli impianti termali, da atrio e peristilio con vani annessi, cui si aggiungono l’area del giardino e le strutture prospicienti il mare. Non c’è accordo tra le fonti per quanto riguarda la cronologia della villa, visti anche l’impossibilità di una verifica diretta e lo stato a volte lacunoso della documentazione. Rispetto a Donderer – che colloca la prima fase edilizia individuabile in epoca tardo-repubblicana/augustea – F.Fontana anticipa la datazione all’ età tardo-repubblicana, situando il periodo di maggior sviluppo edilizio della villa tra l’età tiberiano-claudia e quella neroniana; intorno al 70 d.C. si colloca una ristrutturazione della villa che comportò anche una serie di ampliamenti. Dopo questo periodo la mancanza di dati certi rende difficile seguire la storia dell’edificio, anche se, stando ai ritrovamenti numismatici, si può ipotizzare che la villa rimase in uso fino in età tardo-antica. L’area venne edificata pochi anni dopo lo scavo, perciò le strutture superstiti e i mosaici lasciati in situ furono interrati e attualmente non sono visibili (Planimetria allegata da Ciliberto 2007, fig 3)

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (3° q) al secolo I d.C. (3° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

AMBIENTE: non determinato
Il vano C” era situato lungo la facciata della villa rivolta verso il mare, nella zona più settentrionale messa in luce dallo scavo. Si presentava come un vano a pianta rettangolare che terminava sul mare con un’abside munita di una sorta di loggiato, come fanno pensare i rocchi di colonne in calcare. La loggia semicircolare sorgeva a sua volta su una sostruzione alta circa un metro, dalla quale si scendeva al mare attraverso quattro gradini che formavano una scalinata accessibile da tutti e tre i lati del loggiato.

Cronologia

Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati archeologici ed epigrafici

Specifiche di rinvenimento
Data:
1888/1889

Tess. con meandri di svastiche dal vano C” della villa di Barcola

Rivestimento con scansione: a più unità decorative

Rivestimento pavimentale in tessellato bicromo con decoraziione geometrica. Ne rimangono otto porzioni di varie dimensioni: 1- m 0.98 x 0.81; 2- m 0.72 x 0.71; 3- m 0.99 x 0.78; 4- m 0.97 x 0.79; 5- m 0.43 x 1.09; 6- m 0.50 x 0.71; 7- m 0.72 x 0.69; 8- m 0.75 x 0.76. L’immagine rivestimento è tratta da Fontana 1993, p. 287, n. 34.

Cronologia
Estremi temporali: dal secolo I d.C. (1° q) al secolo I d.C. (2° q)
Motivazione della cronologia: dati stilistici
Caratteristiche della preparazione
Tipo di preparazione: Letto di cementizio che poggia su uno strato più grossolano prodotto dall’impasto di mattoni sbriciolati, calce, sabbia e ciottoli di fiume, a sua volta posto sopra una sostruzione di rottami di laterizio, pietre e ciottoli entro cementizio.
Spessore: 10 cm

Unità decorative

Parte dell’ambiente: intero ambiente
Tipo di impaginazione: centralizzata a emblema/pseudoemblema
Cromia: bicromo

Il rivestimento presenta uno pseudoemblema centrale inserito in un campo monocromo di tessere bianche che viene raccordato alle pareti del vano attraverso una fascia di tessere nere. Il campo dello pseudoemblema è costituito da una composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, ambedue disegnati da due fasce bianche alternate a una nera, gli intervalli riempiti da file di quadratini e clessidre adiacenti, rispettivamente neri e bianche. I quadrati sono riempiti a loro volta da quadratini neri e clessidre bianche adiacenti, posti intorno ad un quadratino centrale in tessere bianche. Il bordo dello pseudoemblema è costituito da una linea di tessere bianche seguita da spine rettilinee corte, nere su fondo bianco, racchiuse entro due linee di tessere nere.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 11d – spine rettilinee corte, in colori contrastanti
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 192a – composizione ortogonale di meandri di svastiche e quadrati, questi ultimi delineati, i meandri disegnati da fasce bicrome, gli intervalli riempiti da file di quadratini e di clessidre adiacenti, in colori contrastanti
DM 105a – tessellato monocromo, a ordito di filari paralleli
Referenza fotografica: L’immagine è tratta da Fontana 1993, p. 287, n. 34.

Parte dell’ambiente: soglia
Tipo di impaginazione: iterativa
Cromia: bicromo

Il rivestimento della soglia presenta una decorazione con motivo a nido d’ape delineato in tessere nere su fondo bianco, ogni esagono è caricato da una tessera nera posta al centro. La composizione a nido d’ape è racchiusa entro un bordo costituito da una linea di tessere nere seguita da una in tessere bianche. Dalla documentazione grafica si deduce che il pannello decorato con la composizione di esagoni era ulteriormente riquadrato da due fasce monocrome di tessere nere poste sui lati lunghi della soglia.

BORDO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 1y – fascia monocroma
CAMPO
Specifiche tecniche
Identificazione della Decorazione: geometrica
Tecnica Esecutiva: tessellato (tessellato senza inserti)

Dimensioni Generiche Tessere: piccole o medie
Dimensioni Metriche Tessere: 0.8-1 cm

Decorazioni geometriche

MotivoModuloRiempimento
DM 204a – nido d’ape delineato (qui disegnato da linee doppie)
Referenza fotografica: L’immagine è tratta da Fontana 1993, p. 287, n. 34.

CONSERVAZIONE
Oggetto conservato: parte del pavimento – Conservato in: museo/antiquarium (Museo Civico di Storia ed Arte di Trieste – inv. 3263 (1-8))

Restauri moderni: Il rivestimento ha subito un primo intervento di restauro eseguito da G. Rinaldi, di poco successivo al momento dello strappo, secondo una serie di procedure accuratamente descritte nella relazione di scavo del Puschi datata al 1890: dopo lo strappo il mosaico venne suddiviso in otto pannelli fissati su un letto di cemento spesso circa 7 cm, reso più solido da un’armatura realizzata con assi di ferro incrociate; ogni pannello venne poi racchiuso da una fascia metallica, infine sottoposto a levigatura con la mola e lucidatura a cera Negli anni Novanta i pannelli sono stati nuovamente puliti e consolidati, in previsione della loro musealizzazione.Oggetto conservato: soglia – Conservato in: situ ()

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
Blake, M.E. 1936, Roman mosaics of the Second century in Italy., in Memoirs of the American Academy in Rome, Roma, p. 110, tav. 24.
Ciliberto, F. 2000, Considerazioni in margine ai mosaici della villa romana di Barcola: problemi di manodopera., in Atti del VI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Venezia, 20-23 gennaio 1999), Ravenna , p. 156.
Donderer, M. 1986, in Die Chronologie der römischen Mosaiken in Venetien und Istrien bis zur Zeit der Antonine, Berlin, pp. 98-99, n. 45, tav. 33.
Fontana, F. 1993, in La villa romana di Barcola. A proposito delle villae maritimae della regio X, Roma, pp. 122-124, n. 51, fig. 34.
Puschi, A. 1897, Eificio romano scoperto nella villa di Barcola. Relazione degli scavi eseguiti per cura del civico Museo di Antichità negli anni 1888 e 1889., in Archeografo Triestino, Trieste, pp. 303-304.

CITAZIONE E CONDIVISIONE
STRINGA BIBLIOGRAFICA: Brugnolo, Gaia, Tess. con meandri di svastiche dal vano C” della villa di Barcola, in TESS – scheda 4336 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4336), 2007
INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=4336

DATA SCHEDA: 2007 | AUTORE: Brugnolo, Gaia | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca